XIX

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Bill:<<sulla mia no>> dissi sorridendo.
<<dai andiamo>> gli diedi un bacio sulla fronte e le porsi la mano, la prese ed uscimmo.
T/n pov
presi la sua mano, un'onda di sicurezza mi avvolse, Bill mi faceva sentire al sicuro, non so di preciso il perchè, non è che mi piaceva? bho non ci volevo pensare.
Gustav:<<t/n>> disse mettendomi la mano davanti.
T/n:<<mh?>>
Georg:<<tutto ok?>> annuì.
Tom:<<non mangi?>>
T/n:<<no, non mi va>> Bill mi guardò male.
Bill:<<ti devo imboccare? susu>> risi.
T/n:<<non mi va>>
Bill:<<suu>>
Com'è andata alla fine? mangiai obbligata da Bill.
T/n:<<contento?>>
Bill:<<certo>> alzai gli occhi al cielo e risi.
Georg:<<che minchia si fa mo?>>
Gustav:<<e che cazzo ne so>> i miei occhi si illuminarono.
Tom:<<ma che cazzo ha visto questa>> soffermò lo sguardo dove lo avevo io.
Bill:<<ma tutto apposto?>>
T/n:<<vi prego andiamo>> dissi indicando le giostre.
Georg e Gustav:<<noo ma dai>>
Bill:<<ma scherzi? vi vomito addosso>>
Tom:<<DAI ANDIAMO RAGA!>>
Bill:<<ma tu stai male>>
Tom:<<daiiii>>
Bill:<<nono>>
Tom lo prese sulle spalle e andarono.
Bill:<<DAI MA CHE CAZZO>>
T/n:<<muovetevi o vi prendo a calci se non venite>> mi misi a correre.
Georg e Gustav alzarono gli occhi al cielo e mi seguirono.
T/n:<<dai tutti qua stanno>> sussurro e mi metto la mano sulla fronte in modo da coprirmi. Bill mi guardò.
Bill:<<ma perchè ti interressa>>
T/n:<<beh, direi che se mi hanno preso in giro 3 anni fa non esiteranno a farlo anche adesso>>
Bill:<<va be ma che ti frega>>
Tom:<<beh, andiamo?>>
T/n:<<ehm.. ma se cambiamo posto?>>
Tom:<<fino a ora volevi andarci quindi le cose sono due, o vieni e basta o ti prendo a calci in culo e ti porto comunque>> risi.
T/n:<<va be.. andiamo che devo dire>> vidi un ragazzo familiare.
T/n:<<nonono andate solo voi>> dissi allontanandomi.
Gustav:<<che ti prende t/n>>
T/n:<<non voglio andarci>> mi girai per andarmene. Bill mi seguì.
Bill:<<ei ma perché>>
T/n:<<non voglio>> sospirò.
Bill:<<ragazzi>> fece segno di venire.
Georg:<<che succede>>
Bill:<<andiamo>>
Tom:<<ma dove? dai ma io volevo andarci>> Bill lo guardò male.
<<va bene, un'altra volta>>
Mi arrivò un messaggio e presi il telefono. Era un messaggio del mio ex, ecco solo questo ci mancava.
Messaggi:
X:<<ma ci si rivede, girati>> mi girai e lo vidi.
T/n:<<nonono>> mi nascosi dietro Bill e tutti mi guardarono straniti.
Bill:<<ei che succede>> disse guardandosi intorno.
T/n:<<c'è ne andiamo?>>
Tom:<<io non ti sto capendo>>
T/n:<<vi prendo andiamo in hotel o in qualunque posto ma andiamocene da qui>>
Bill:<<va bene>> poco dopo arrivarono i bodyguard o assistenti, insomma che cazzo ne so, e salimmo in macchina.
Il mio ex tempo fa non era buono con me, inziava ad essere sempre più possessivo fino a picchiarmi o addirittura violentarmi, ecco perchè ero agitata. Tirai un sospiro per calmarmi. Bill probabilmente aveva capito, infatti mi abbracciò.
Arrivammo, ci diedero le chiavi delle stanze e salimmo su.
Ognuno aveva stanze diverse, apparte Tom e Bill.
Entrai nella mia e mi appoggiai sul letto cercando di calmarmi, ma stavo solo piangendo. Bevvi un po' di acqua. Aprii il telefono per vedere se c'erano altri messaggi e per fortuna non ne trovai nessuno.
Bussarono alla porta. Mi avvicinai e vidi prima dallo spioncino, era Bill. Aprii la porta.
T/n:<<dimmi>> notò i miei occhi gonfi.
Bill:<<che succede T/n>> disse prendendomi la faccia con due mani.
T/n:<<nulla>>
Bill:<<è impossibile che non ci sia nulla, non saresti ridotta in queste condizioni>> si chiuse la porta dietro.
T/n:<<perchè ti interessa>>
Bill:<<perchè si tratta di te>>
T/n:<<perché ti preoccupi per me, ci conosciamo da poco non ha senso>> tirò un sospiro.
Bill:<<non è facile da spiegare, ma non voglio dirlo adesso, ora dimmi che succede, io voglio aiutarti, sai che ci sono però non lo fai mai>>
T/n:<<non lo faccio con nessuno non solo con te>>
Bill:<<è questo il problema>>
T/n:<<non è un problema per te, tu stai bene>>
Bill:<<che ne sai se sto bene, non te l'ho mai detto>>
T/n:<<hai detto bene, tu sai i miei problemi, ma tu me li hai mai detti i tuoi?>> restò in silenzio.
<<ecco>> risi.
Bill:<< si ok, ma tu te ne sei mai importata? me lo hai mai chiesto? io sono sempre venuto da te per sapere il problema ma tu ti tiri indietro>>
T/n:<<a me frega Bill, non te l'ho mai chiesto perché volevo che venissi tu da me, a capire che c'ero come punto di appoggio>>
Bill:<<come l'avrei dovuto capire, spiegami>>
T/n:<<ma non vedi come ci trattiamo ogni giorno? non lo vedi? non puoi darlo per scontato Bill, è ovvio che se mi tratti così io ricambi la cosa>> sospirai.
<<è ovvio che io poi mi affeziono anche se ho paura, e mi sto rendendo conto che tu non mi abbandonerai, o almeno spero e così mi stai dimostrando>> dissi tutto d'un fiato.
<<come tutti>> aggiunsi.
Bill:<<io non faccio parte di quel "tutti", sei l'unica persona che ancora mi capisce, apparte il gruppo>>
T/n:<<dobbiamo restare qui a fare i depressi?>> rise.
Bill:<<no, però voglio sapere cosa ti turba, perché te ne sei voluta andare>> sospirai.
<<va bene ho capito, non voglio stressarti, me ne vado>> disse andando verso la porta.
T/n:<<siediti>> si girò verso di me e sorrise. Corse piano verso la sedia davanti a me.
Bill:<<vai, ti ascolto>>
T/n:<<mh.. allora da che inzio>>
<<beh.. sai che i miei genitori sono divorziati, o almeno erano prima che mia madre morisse, mi prendevano in giro per questo, mia madre non si prendeva cura di me e lo sapevano ma a nessuno fregava, ero abbandonata da tutti, sono riuscita a farmi alcuni amici anche se non molto sani, e finalmente mi sono trasferita in Germania e poi ho conosciuto voi>>
<<lì c'erano i miei compagni di classe in questione, non volevo che sapessero che sono tornata>>
Bill:<<si ma dopo mi sei sembrata molto spaventata>>
T/n:<<mh.. c'era un mio "ex">>
Bill:<<non eri in buoni rapporti>>
T/n:<<no.. no per niente>> dissi guardando a terra.

Spazio autrice:
scusatemi l'assenza, mi si era rotto il telefono ed ero convinta di non recuperare più l'account quindi ho smesso di fare le parti, ma poi ci sono riuscita, scusatemi ancora, spero che questo capitolo vi piaccia🫶🏻

la mia piccola stella ~bill kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora