Prologo

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In una piccola cittadina, nascosta tra le colline e avvolta in un silenzio quasi irreale, viveva una bambina di nome Annette. Aveva appena dieci anni, eppure il suo sguardo, nascosto dietro grandi occhiali dalle lenti spesse, sembrava portare il peso di mille pensieri. Il nome di questa cittadina, un luogo così apparentemente sereno e ordinato, rimarrà celato, perché la sua importanza nella storia è solo apparente, come la facciata di perfezione che nasconde.

Se il caro lettore desidera farsi trasportare in questo angolo remoto, immagini una fila di villette tutte identiche, dai tetti spioventi e dalle facciate curate. Alcune di esse erano dipinte di giallo, altre di celeste, ma tutte erano immerse in un rigoglioso verde, dominato da alberi altissimi. Questi, nelle notti più buie, proiettavano ombre inquietanti, creando un'atmosfera che incuteva un timore ancestrale, come se la natura stessa volesse svelare un segreto.

Al centro di questa cittadina si ergeva una maestosa cattedrale, la cui guglia si perdeva nel cielo. Ogni domenica, i cittadini si radunavano lì, non per autentica devozione, ma per mantenere intatta quell'illusione di perfezione. Eppure, sotto la superficie, si celavano peccati inconfessabili, che facevano di quei cittadini forse i più corrotti al mondo.

Era una torbida giornata d'autunno quando Annette, con la sua solita espressione concentrata, stava pulendo il suo telescopio. Quella sera si sarebbe verificata un'eclissi solare, un evento raro, che avviene solo una volta ogni cinquant'anni. Annette, con le sue trecce ben curate e un leggero sovrappeso, non era come gli altri bambini. Mite e buona di cuore, coltivava una passione insolita per una bambina della sua età: l'astronomia. Passava ore con il naso all'insù, cercando di cogliere i segreti dell'universo.

Non era solo il suo aspetto a renderla diversa. Annette balbettava, e la sua voce incerta la rendeva spesso oggetto di scherno. Gli altri bambini la deridevano, lanciandole parole come pietre, ferendola nel profondo. Ma Annette, nonostante tutto, trovava conforto nelle stelle, che le sembravano le uniche a non giudicarla.

Il destino di Annette è scritto nelle stelle che tanto ama, e nei prossimi capitoli scopriremo quale viaggio le riserva il futuro.





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