Quattro anni più tardi....

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Annette aveva passato quattro anni lontano dalla sua famiglia, dai suoi genitori, da quei compagni che l'avevano derisa, o che meglio avevano lasciato che venisse derisa, senza intervenire mai.

Annette in quei quattro anni alla scuola per balbuzienti era stata veramente benissimo, era riuscita a farse degli amici, Sarah e Simon, balbuzienti come lei, che proprio come lei migliorarono la loro abilità nel linguaggio.

Quel muro che sembrava a tutti loro, invalicabile, a poco e a poco lo avevano scavalcato, ovviamente non del tutto però il miglioramento attuato dal non dire una singola parola, a diventare dei logorroici , é stato tanto.

Annette fu molto rammaricata di lasciare la scuola per balbuzienti, dove i suoi genitori l'anno in cui fu bocciata la mandarono. Recuperò l'anno perso, e frequentò con serenità gli anni delle medie, senza alcuna derisione e scherzo.
Insieme a degli amici con i quali si era aperta e con i quali poteva scherzare.

Adesso si trovava costretta a lasciare andare quel posto che per lei era diventata un confort zone, un posto sicuro.

Sarah immaginava e aveva compreso la tristezza di Annette perché anche lei provava la medesima sensazione nel vedere andarsene la sua amica del cuore, ma negli occhi di Annette leggeva una tristezza maggiore, più grande della sua ...

Sarah e Simon sarebbero rimasti anche gli anni successivi nella scuola per balbuzienti, ovvero quelli del liceo. La s2cuola per balbuzienti era privata  e i genitori di Annette  ritenevano che avessero speso abbastanza per quella figlia,  a cui non volevano così bene.

Sarah decise di comprare dei braccialetti per lei, Annette e Simon.
Loro tre in quei 4 anni si definirono la cintura di Orione, e in ognuno dei braccialetti c'era scritta una delle tre stelle che lo costituiscono:

Alintak × Sarah
Alinam  × Simon
Malintak  × Annette

Sarah :  "Annette, Simon , anche se adesso ci separiamo, stiamo sempre sotto lo stesso cielo."

Simon: "Grazie mille, sono bellissimi"

Annette: " grazie Sarah, non so come farò  senza voi due, quando tornò a casa"
"Mi mancherete così tanto"

Si abbracciarono e Annette  andò via.

Annette, aspettava la macchina che la sarebbe dovuta venire a prendere ma vedendo che non arriva nessuno decise di prendere l'autobus, molto probabilmente i suoi genitori si erano dimenticati di lei..

Infatti le loro chiamate verso Annette era sporadiche. Solo in occasioni speciali come Natale e il suo compleanno, in un anno si erano pure dimenticati di chiamarla per farle gli auguri. Già per loro era tanto quello che avevano fatto per lei, gli avevano pagato per tutti quelli anni quella scuola per balbuzienti , la cui retta era molto alta ma che per fortuna la sua famiglia se  la poteva ampiamente permettere.

Il posto dove stava aspettando l'autobus, in uno spiazzale vuoto, visivamente era uno di quei posti che mettono nell'anima inquietudine. Non sapeva nemmeno a che ora sarebbe passato, era appeso su un cartellone un foglio con gli orari, e per quanto ne diceva quel foglio il prossimo autobus che stava per arrivare sarebbe arrivato per le 8 di sera, un orario non molto sicuro per una ragazza a quell'ora, in quell'isolato vuoto ....

Ad Annette le si avvicinò un ragazzo che le chiese  l'orario dell'autobus

Ragazzo : Scusami, sai a che ora passa l'autobus? Perché quello che sarebbe dovuto passare un ora fa non è passato.

Annette, prese dall'ansia di questa informazione, o dal fatto che un essere maschile le stesse rivolgendo parola in modo educato, riuscì comunque a pronunciare una frase  senza balbettare.

''credo alle 8, o almeno così c'è scritto''

Ragazzo : ''Grazie mille gentilissima''

Annette: ''figurati, di nulla, alla fine non ti sono stata granché di aiuto ''

Ragazzo: ''Ma ti pare, sei molto bella''

Annette: ''Gr-Grazie''

Non era solita ricevere lusinghe, ed era molto imbarazzata, ma alla fine  riuscì a parlarci senza nessun tipo di problema. E quel complimento così inaspettato fece molto bene alla sua autostima.

Anzi parlarono per tutto il tragitto in autobus.

Annette una volta arrivata a casa però realizzò di non aver detto il suo nome, ma di non aver chiesto il nome di quel ragazzo sconosciuto.

L'unico dubbio che le venne era se lo conoscesse già, perché le sembrava più o meno avere la sua età e stava andando verso la sua cittadina dove non erano così tanti, anche se lei era stata lontano per tanto tempo ...

Annette arrivò a casa , i suoi genitori la videro diversa, con un aspetto decisamente migliore.

La sua amica Sarah le aveva insegnato a mettere le lenti a contatto a posto di quei buffi occhiali grandi, che metteva sempre. Alla scuola per balbuzienti si era avvicinata al mondo dello sport, e aveva acquisito una forma fisica lodevole. Infatti era passata dall'essere grassa ad avere un fisico tonificato, ormai non balbettava nemmeno più (o almeno non spesso). 

Infatti non si smette mai di essere balbuzienti, lei lo era ancora , ma aveva migliorato molto la sua proprietà di linguaggio e sicurezza in quest'ultimo.

I genitori dialogarono per la prima volta serenamente, e sembravano felici di parlare con lei.

Probabilmente visto che non balbettava più...

Anche se forse i genitori erano solo felici di riavere un po' di rumore in casa, in quanto le altre figlie si erano tutte fatte famiglia, in altre città, tranne la piccola Rosaly.

I genitori di Annette le dissero: '' Sappiamo che quando te ne sei andata alla scuola per balbuzienti siamo stati molto duri con te, però cara era per il tuo bene, adesso guardati sei passata dall'essere una racchia ad avere l'aspetto di una principessa''

Annette pensò :''iniziamo bene'', ovviamente non lo disse, ma dalla sua espressione facciale si vedeva perfettamente quello che pensava

I genitori di Annette : '' Quindi cara Anne, ti abbiamo fatto come regalo di ben tornata, un telescopio, sappiamo che c'eri rimasta male di quando te lo abbiamo rotto per la tua bocciatura, ma siamo relativamente soddisfatti dei tuoi risultati nella scuola per balbuzienti, anche se potevi fare certamente di più''

Annette, aveva messo da parte quell'amore infinito verso le stelle, lo spazio e l'infinito...

Però le sembrava il momento di riprendere in mano tutta la sua vita, e quello le sembrava un segno di buon auspicio.

Annette: '' Grazie mille mamma e papà''

Non gli abbracciò e si difilò a letto. Infatti il giorno seguente avrebbe iniziato il  primo giorno di Liceo, dove avrebbe molto sicuramente rivisto Celine e quel bambino, ormai adesso sicuramente cresciuto  di nome  Sebastian che l'avevano bullizzata.

Ad Annette non andava di vedere nessuno di loro, nemmeno gli altri compagni. Tuttavia  gli avrebbe certamente rivisti perché il liceo di quella cittadina era quello e tutti andavano lì.

L'unica consolazione, col fatto di essere stata bocciata e che almeno per molte materie non avrebbe seguito i lori stessi corsi.

Cari lettori come andrà secondo voi il primo giorno di scuola di Annette?

l'amore ignotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora