Chapter 14

8 0 0
                                    


Rog, rog dove sei-dissi con voce impastata dal sonno tasti la parte di letto accanto a me e mi accorsi che non c'era nessuno alzai la testa di botto issa domi a sedere lui non c'era
Lui non c'era.
Tre cazzo di parole che lo distrussero roger non era lì si alzo dal letto e andò verso l'armadio di roger lo apri ed era vuoto.
Cazzo, cazzo, cazzo.
Se ne era andato.
Scese come un fulmine di sotto trovando John e freddie con in mano un foglio e le lacrime agli occhi.
Presi quel dannato foglio e lessi ogni parola che era come una coltellata al cuore.
Roggie dove sei..
Lo avrebbe trovato nonostante tutto anche se fosse stato dall'altra parte del mondo lo avrebbe trovato ad ogni costo.
-quando lo avete trovato? - cercai di dire con voce calma ma visibilmente provata.
-poco fa- rispose John vedendo freddie in preda alle emozioni e incapace di rispondere.
-BRUTTO PEZZO DI MERDA CHE NON SEI ALTRO! È SOLO COLPA TUA-si mise ad urlare contro di me con le lacrime agli occhi - LO HAI FATTO SOLO SOFFRIRE BASTARDO- disse spingendomi indietro e facendomi cadere a terra seduto.
Aveva ragione e lasciai che tutta la sua rabbia si riversasse su di me tacendo alle sue urla l'unica cosa che mi meritavo.
-HAI IDEA SI QUANTE VOLTE ABBIA PIANTO IN TUA ASSENZA?! OPPURE DI QUANTE VOLTE LO HO TROVATO IN PIEDI DI NOTTE NELLA SPERANZA DI PRENDERE SONNO?! EH NE HAI LA MINIMA IDEA DI COSA ABBIA PASSATO IN QUEST'ULTIMO PERIODO BRIAN?! EH?! -.
Freddie sapeva molto di più di quanto non sapessi io è incredibile e penso che anche John ne fosse a conoscenza di tutto ciò.
Mi rimisi in piedi issandomi in tutta la mia altezza e salendo a grandi falcate le scale per arrivare al piano superiore avere giusto il tempo di vestirmi e affermare le chiavi della macchina per correre al piano di sotto e sbattere la porta per uscire alla ricerca di roger.
Non avevo la più pallida idea di dove sarei dovuto andare di sicuro non a casa dei suoi genitori non sarebbe mai andato lì né ero sicuro.
Ma forse Clare mi sarebbe stata d'aiuto.
Mi fermai alla prima cabina telefonica e composi il suo numero aspettando che rispondesse.
-Pronto?- sentii una voce molto simile a quella di Clare velata come la sua ma allo stesso tempo distinta da quella della ragazza a causa della mancanza di sicurezza nel tono.
-P-pronto con chi parlo?-disse di nuovo la voce mi mancava quasi il fiato l'avrei riconosciuta fra milioni di voci era la sua.
Roger.
Roger.
Il mio Roggie.
Le uniche cose che mi rimbombavano in testa posai la cornetta e corsi verso la macchina con un solo obiettivo la casa di Clare.
Arrivai davanti al grande ingresso dove abitava clare scesi dalla macchina e mi precipitati al campanello.
Aspettai impaziente davanti alla porta finché non si apri rivelando la figura minuta della sorella del batterista.
Mi tranquillizzava la sua figura perché aveva gli stessi tratti di roger.
-Brian disse interrompendo i miei pensieri-cosa ci fai? - qui disse con una voce falsamente sorpresa.
Sapeva perché ero lì lo sapeva molto bene anche se non lo dava a vedere.
-Clare sai molto bene perché sono qui lui dov'è? - dissi con tono deciso impaziente di vederlo e stringerlo fra le mie braccia.
-Ma lui chi Brian? - fece la finta tonta con voce canzonatoria.
-Clare-mi ritrovai a ringhiarle contro nonostante non mi piacesse farlo - Dove cazzo è roger-dissi con una voce intimidatorio facendogli capire di non aver tempo da perdere.
Vedendo che era un po' intimorita dal mio tono disse in un flebile sussurro-primo piano seconda stanza a destra... - la misi da parte e salii le scale impaziente di vedere il mio Roggie.
Bussai delicatamente alla porta finché non sentii una voce che mi disse-Entra clare- abbassai lentamente la maniglia immaginando già la reazione di roger nel vedermi.
Incontrai il suo sguardo spento era seduto sul letto con una camicia da me regalata e dei pantaloni a zampa che fasciavano il suo corpo per me divino perfettamente.
-B-Brian- lo sentii balbettare con le lacrime che salivano nei suoi splendidi occhi che sarei rimasto a guardare per ore solo per la loro bellezza.
Li aveva presi dal padre lo sapevo erano esattamente uguali ma si differenziavano solo per la luce che li filtrava.
Quelli del padre erano puro ghiaccio con chiunque al contrario di quelli del suo rog erano pieni e vividi e piccole scintille trapelavano da quelle due perle ogni volta che si emozionava per qualcosa.
Era incredibile come in quell'angelo riuscissero a parlare gli occhi senza che lui aprisse bocca.
Mi avvicinai cautamente a lui sedendomi al suo fianco e rimanendolo a guardare ancora un po' era incredibilmente sexy e ogni suo movimento faceva scaldare ogni parte del mio corpo in un modo involontario...
Lo feci avvicinare a me senza che dicesse nulla e lo tirai in un abbraccio forte ma delicato nei suoi confronti non avrei mai permesso a nessuno di toccare questa creatura angelica per nessun motivo al mondo.
-Ti prego-dissi sussurrando contro il suo orecchio - non farlo mai più-conclusi lasciando che una calda lacrima mi scendesse sulla guancia dai miei occhi serrati per evitare che ne uscissero altre.
Lo sento girarsi e guardarmi dritto negli occhi e sussurrare-forse ho sempre aspettato questo vederti qui da solo con me solo per averti mio e solo mio-dice sporgendosi un po' più verso di me.
Cazzo quella distanza mi stava facendo impazzire e sentivo già di avercelo duro solo alla sua vista.
Sentivo il suo respiro si di me finché il suo naso non tocco il mio e la tentazione divento indomabile.
-ho sempre voluto tutto questo ho sempre voluto te Brian-dice abbassando ancora di più il suo tono di voce e mettendosi a cavalcioni su di me.
-Non hai mai sognato quella sera nel locale è successo tutto quello che volevo che accadesse da troppo tempo ormai-disse lasciandomi senza parole ma con un sorriso malizioso sulle labbra.
-sai-continuó - è stata la scopata migliore della mia vita mi hai dato un orgasmo da dio-dice leccandoti il labbro inferiore.
Cristo! stavo impazzendo tutto quello che ricordavo era vero me lo ero scopato cazzo!
Ma Ora basta.
Lo presi per i fianchi e lo feci stendere sul letto facendo si che fosse sotto di me presi il suo piccolo viso tra le mani e baciai quelle dolcissime labbra che avevo così tanto bramato.

don't leave me , stay whit meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora