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Ameli

In questo momento la mia testa è un completo casino, sono a lezione di ballo e mi sta scoppiando la testa.

Non ho capito se ho effettivamente fatto pace con Tom, e perché Sara quando mi ha rivisto è stata così "carina"?

Non ci sto capendo niente, quella non era la Sara che conosco, non si sarebbe mai vestita in quel mono, non era così entusiasmante, la Sara che conoscevo era più timida, più tranquilla, più dolce e più tenera, la ragazza della quale mi ero innamorata, ma ora sembrava, mhhh, più cazzuta e stanza, e non in senso positivo.

Ero così sovrappensiero che caddi dalle nuvole diverse volte oggi, compresa ora

<Ameli tutto ok?>

<mh?>

Caddi di nuovo dai miei pensieri e guardai il mio compagno di ballo che mi risvegliò dai miei pensieri, si chiama Jackson

<tu ho chiesto se stai bene, è tutta la lezione che sembri distratta, c'è qualcosa che non va?>

<mh? Oh, scusa...sono un po sovrappensiero oggi...meglio...meglio se mi riposo un secondo>

<oh, ok, ma sicura che vada tutto bene?>

<si si assolutamente, mi siedo solo un attimo>

<ok, se lo dici tu>

Mi sedetti su una delle panche che avevamo in sala, passai praticamente così tutta la lezione fino a che non dovettimo tornare negli spogliatoi per tornare a casa.

Sistemai il mio borsone mentre le altre ragazze uscivano dagli spogliatoi già pronte per tornare a casa, però è strano

Da quando sono venuti i ragazzi alle scorse lezioni non mi hanno più infastidito, bho

Mi stavo mettendo la felpa, quando sentii bussare alla porta dello spogliatoio

<Ameli? Ci sei? Sono io, Jackson, posso entrare?>

<si entra>

Non guardai ma sentii Jackson entrare nella stanza chiudendo la porta

<Ameli sei sicura di stare bene? Sei sempre concentrata agli allenamenti, è strano vederti così con la testa tra le nuvole, c'è qualcosa che non va?>

Mi bloccai un secondo quando mi chiese questo, presi un respiro profondo e mi girai verso di lui guardandolo con una leggera tristezza e una totale confusione confusione negli occhi, poi mi sedetti su una delle panche che abbiamo negli spogliatoi e mi presi la testa tra le mani, con lui che si sedette accanto a me

<non voglio costringerti a parlarmi se non vuoi, ma se vuoi parlarne con qualcuno puoi farlo con me, sono qui per ascoltarti se hai bisogno>

Lui mi appoggiò una mano sulla spalla per rassicurarmi, presi un altro respiri profondo e lo guardai, dai di lui mi fido glielo posso dire

Gli raccontai tutto, del macello che è successo con Tom, del mio reincontro con Sara, del fatto che sono super sotto pressione per gli europei, di tutto quello che è successo nell'ultimo periodo

<non...non sapevo che ti piacesse Tom Kaulitz>

<li sappiamo solo io e Bill, suo fratello, e a questo punto anche te>

Sembrava abbastanza basito come se volesse consolarmi ma non sapesse cosa dire, semplicemente mi abbracciò accarezzando la schiena per rassicurarmi, ricambiai l'abbraccio

<Non dovresti avere tutti questi pensieri per la testa, sai una cosa, hai bisogno di svagarti un po, ti serve un'uscita, magari, domani sera? Possiamo uscire io e te, da amici, possiamo andare in un bar o al cinema, o qualsiasi cosa ti vada di fare, ti faccio rilassare un po>

Lo guardai leggermente sorpresa, non me lo aspettavo onestamente da lui, ci sta provando con Me?

<non lo so Jacky, non so se me la sento>

<ei ei non fa niente, non voglio costringerti se non vuoi, è solo una proposta tra amici, a me non cambia nulla, fammi solo sapere se ci ripensi ok?>

Mi fece un sorriso rassicurante, in effetti non sarebbe tanto male, dopo tutto siamo amici da tanto, non dovrei preoccuparmi, è solo un'uscita tra amici, quanto male potrà farmi

<dai, non penso mi farebbe troppo male un uscita, ci sto>

<va bene, ti passo a prendere domani sera alle 8, conosco un bar che ti piacerebbe molto, allora a domani Ameli>

<a domani Jacky..>

Jackson usci dallo spogliatoi, io presi le mie cose, appena uscita dalla mia scuola di ballo raggiunsi Georg che mi aveva accompagnato anche questa volta, da quando ero uscita questa domanda non smetteva di rimbombarmi nella in testa

Avrò fatto una cazzata?

Dopo una ventina di minuti tornammo a casa, ho riflettuto un pochino in macchina, sono giunta alla fativica conclusione che è meglio se parlo con Tom per chiarimenti, per essere apertamente precisi di aver risolto

Andai in camera mia e appoggiai il mio borsone di ballo sulla sedia accanto alla mia scrivania, mi diedi una veloce sistemata perché ero un po inguardabile

<ok, devi solo parlargli, niente di che>

Mi cambiai la maglia, dato che era sudata, ed usci dalla mia stanza dirigendosi verso quella dei gemelli, presi un respiro profondo e aprii la porta

<Tom ci sei? Ho bisogno di parlarti->

Mi bloccai sul momento quando mi accorsi di una cosa

Tom era in piedi davanti al suo letto, con la sua maglia tra le mani, a petto nudo, con i dread sciolti con solo una fascia in fronte

Spalancai leggermente gli occhi alla vista del suo fisico ben scolpito, come cazzo faceva ad essere così fottutamente attraente anche con i dread sciolti?!

Meno male riuscivo a nascondere e confondere il rossore sulle mie guance con il rossore provocato dell'allenamento

Sembravo una totale ebete messa così ma era complicato ignorare le farfalle nello stomaco alla vista di questa scena, solo la sua voce mi risvegliò da questo mio stato di trance

<Ameli tutto ok? Mi...mi devi dire qualcosa?>

Si rimise la maglietta addosso e finalmente riuscii a distogliere lo sguardo dal suo petto e guardarlo di nuovo negli occhi, le farfalle svolazzavano vivacemente nel mio stomaco, ma cercai di ricompormi, ma non riuscivo a non balbettare

<Emm...mm-no no t-tranquillo...vedo...vedo che sei impegnato...te lo..te lo dico dopo, scusa il disturbo ora esco...>

Lui annuì semplicemente facendomi un leggero sorriso, poi uscii dalla stanza e chiusi la porta, appoggiai la schiena al muro, facendo respiri lenti con la bocca per calmare i battiti cardiaci

<mi sa che era il momento sbagliato>

sei il meglio di me~tom kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora