CambiaMenti.

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I'm a shooting star leaping through the sky

Like a tiger defying the laws of gravity

Don't Stop Me Now – Queen


Alice era una ragazza che non amava stare al centro dell'attenzione, era una ragazza solitaria, se non fosse per la sua migliore amica Clelia che continuava a trascinarla in giro per le feste universitarie nella speranza che potesse conoscere qualche ragazzo. Alice non amava le attenzioni dei ragazzi, anzi, ne era quasi infastidita e non amava l'insistenza che alcuni ragazzi utilizzavano solo per potersela portare a letto.

Alice poteva fare invidia a qualsiasi ragazza, se non fosse per la sua altezza. Aveva dei lunghissimi capelli biondi, che solitamente portava con dei boccoli, che le scendevano delicatamente sulle spalle minute e che coprivano quel piccolo tatuaggio che raffigurava l'immagine di Charles Leclerc che indicava il cielo durante la sua prima vittoria in Formula 1, aveva gli occhi di un azzurro così intenso, che ricordavano il cielo terso d'estate e ogni persona che incontrava quegli occhi non poteva fare a meno di perdersi dentro. Non era molto alta, come lo era Clelia e non aveva un fisico definito, ma cercava di mantenere quanto più possibile quello che aveva allenandosi due volte a settimana in palestra, per non ritornare allo stato di obesità di cui aveva sofferto negli anni precedenti. 

Quella mattina, non ne voleva proprio sapere di alzarsi, era lunedì 13 Dicembre 2021 e questo significava una sola cosa per lei, la consegna del progetto che le aveva risucchiato ogni tipo di energia che aveva in corpo. Quel progetto che le aveva impedito di studiare per gli ultimi esami, quel progetto di Design di interni, corso che amava alla follia, scelto come esame per completare il suo curriculum universitario e che aveva portato avanti con tanta determinazione e passione che alla fine ne era stata risucchiata completamente. Prese un bel respiro e si alzò dal letto. Cercò di fare il più piano possibile per non svegliare quelle coinquiline così antipatiche, con le quali aveva scambiato pochissime parole, se non quando si trattava di dover pagare affitto e bollette. Si fece il caffè, mangiò uno yogurt greco e tornò in camera sua per prepararsi ed andare in università. Si fece una lunga doccia calda che la aiutò a svegliarsi, decise di mettere un filo di trucco per coprire le occhiaia che l'accompagnavano da mesi e indossò il completo che aveva comprato qualche giorno prima in un piccolo negozio affianco all'università con la sua migliore amica Clelia. Una volta pronta, raccattò tutte le sue cose e uscì di casa. L'università distava un paio di chilometri e quella mattina soffiava un vento gelido, tipico del mese di dicembre. Fortunatamente i suoi genitori, le avevano permesso di portare con sé la macchina. 

Una volta arrivata a destinazione, si premurò di cercare un parcheggio che le permettesse di fare meno strada possibile per arrivare all'ingresso e una volta trovato ci si avviò verso di esso. Quella mattina l'università era stracolma di gente, passando dal piccolo parco creato per permettere agli studenti di passare un'ora di pausa in pieno relax, sentì dei ragazzi parlare di quanto accaduto la sera prima in Formula Uno, ma la cosa che le fece drizzare le orecchie fu quando uno di loro nominò il neo-campione del mondo Max Verstappen. Si perse ad ascoltare il discorso dei ragazzi e si rese conto di essere tremendamente in ritardo solo quando Clelia la prese sottobraccio e la tirò verso di sé. Clelia la osservò e si rese conto di quanto fosse stanca l'amica e di quanto fosse dimagrita nell'ultimo periodo. D'un tratto, le venne un colpo di genio e le disse: « Ehi, Ali, ho una proposta per te!» Alice scoppiò a ridere poichè già sapeva quanto folli potessero essere le proposte della sua amica. La guardò e le chiese: «Sentiamo cosa mi proponi questa volta Clè» l'amica sorridendo rispose: « Una volta consegnato il progetto e chiesto la tesi al professore, ti porto a cena fuori, sei dimagrita troppo e questo non va bene!»  Alice sorrise e annuì prima di entrare nello studio del professore. 

Una volta consegnato il progetto, Alice ricevette i complimenti dal professore e dai suoi assistenti, che accettarono volentieri la sua richiesta di poter svolgere la tesi con loro. Alice salutò tutti i presenti e nel momento in cui stava per andare via il professore la fermò e le disse: «Signorina Balossino, lei è la studentessa che ha eccelso nella mia materia e oltre ad aver presentato un progetto impeccabile ha sostenuto e superato brillantemente questo esame, per cui avrei una proposta da farle» Alice essendo di natura molto curiosa non perse tempo nel chiedere al professore di cosa si trattasse e lui le spiegò: « Vorrei che lei vada in Erasmus nel Principato di Monaco, farà un tirocinio presso un importantissimo studio di ingegneria e architettura a cui sono affiliato, è stata selezionata tra le studentesse più brillanti del mio corso e merita questa opportunità, le sarà offerto un alloggio e le spese del viaggio e della permanenza saranno interamente a carico dell'università, allora cosa ne pensa?» Alice sgranò gli occhi incredula di quanto stesse accadendo e non perse tempo, accettò volentieri la proposta. Lasciò quella stanza con le lacrime agli occhi e il cuore in petto che sembrava volesse saltare fuori da un momento all'altro, corse verso il parco alla ricerca di Clelia per poterle raccontare tutto.

Una volta trovata l'amica, Alice le andò incontro e l'abbracciò, Clelia confusa le chiese: « Cos'è tutto questo affetto oggi? Stai bene? Hai per caso la febbre?» Alice scoppiò a ridere e finalmente si decise a parlare e a raccontare quella proposta del professore che poteva voler dire solo una cosa, cambiamento. Clelia a quel punto riabbracciò l'amica e le disse di essere fiera di lei e che tutti i suoi sforzi, finalmente, stavano per essere ripagati. Ad Alice serviva andare via da quel posto, la logorava, non vedeva l'ora di allontanarsi, anche per poco tempo, ma aveva bisogno di cambiare aria. A volte si sentiva fuori luogo, non amava come i suoi colleghi e le sue colleghe dell'università la guardassero, sembrava che stessero sempre a giudicarla, troppo bella per stare sulle sue, troppo bella per diventare ingegnere e ogni volta che un esame le andava bene, il loro unico pensiero era che si scopasse il professore, perchè non era possibile che una ragazza  così bella, così delicata e così gentile, potesse ambire a qualcosa di grande grazie alle sue capacità e alla sua intelligenza. Questo ad Alice faceva male e a volte restava ore chiusa in camera, sotto le coperte a piangere con la musica nelle orecchie. Alice aveva bisogno di staccare da tutta quella cattiveria ed è per questo che non ci ha pensato neanche mezzo secondo ad accettare la proposta e sapeva che Clelia sarebbe stata contenta e che l'avrebbe appoggiata anche in questa folle avventura. « Nessuno potrà fermarmi ora» aveva detto ridendo alla migliore amica e si avviarono verso il parcheggio per andare a pranzo.

Concedimi - Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora