The Night We Met

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When the night was full of terrors
And your eyes were filled with tears
When you had not touched me yet
Oh, take me back to the night we met

The Night We Met - Lord Huron

La sera di Capodanno, Max era incazzato con il mondo. Daniel aveva insistito come al suo solito per andare a ballare al Jimmy'z, ma Max come sempre non ne aveva nessuna voglia. Alla fine si fece convincere dall'amico e si pose due obiettivi per la serata: il primo era bere fino a stare male e il secondo di portarsi qualche ragazza a letto.

Una volta entrati all'interno del locale, si avviarono verso il privè che Daniel aveva fatto riservare e conoscendo Max, aveva espressamente chiesto di metterli in un posto più riservato rispetto agli altri. Si accomodarono e non appena arrivarono i primi shottini, Max iniziò a tracannarne uno dopo l'altro. Daniel lo guardò rassegnato e gli disse: «Io vado a ballare un pò, vieni con me amico?» Max fece di no con la testa e Daniel si allontanò lasciandolo da solo sui divanetti.

Dopo un'ora passata stravaccato su quei divanetti, decise di andare al bancone e ordinare un gin tonic. Il barman una volta pronto glielo servì, Max prese il suo drink e girò i tacchi per ritornare al suo posto, ma fu in quell'esatto momento che una ragazza lo urtò facendogli versare tutto il contenuto del bicchiere sulla sua nuova camicia firmata. Lei non lo guardò nemmeno, continuò per la sua strada lasciando Max irritato. 

Incazzato come una iena, forse un pò per colpa dell'alcol, inseguì la sconosciuta verso l'uscita e una volta lontani dalla musica le gridò: «Ehi, ragazzina, mi hai fatto versare tutto il drink addosso! Dove credi di scappare?» la ragazza lo ignorò andando a nascondersi dietro un'auto presente nel parcheggio e si accasciò a terra con la testa sulle gambe. Max non mollò e raggiunse la ragazza aggiungendo: «Ehi, hai sentito cosa ho detto? Mi hai fatto rovesciare il drink sulla mia camicia nuova e adesso puzzo di alcol!» a quel punto lei, senza alzare la testa dalle ginocchia gli rispose singhiozzando: «Mi dispiace, non volevo. Quello che posso fare è portare la tua camicia in lavanderia e fartela lavare.»

A quel punto il Max si rese conto che lei stava piangendo e stava tremando dal freddo e si avvicinò di più a lei. Lei avvertendo la sua vicinanza, si irrigidì, alzò lo sguardo per fulminarlo e quando si rese conto di chi fosse il ragazzo a cui poco prima aveva rovesciato un drink addosso si fece piccola piccola e si strinse di più alle sue gambe tornando alla posizione iniziale.

Quando lei alzò lo sguardo, incontrò un paio di occhi color ghiaccio che le trapassarono l'anima. I loro occhi erano mare nel mare, rimase pietrificata e non riuscì a proferire nessuna parola. Max nel frattempo, aveva notato un piccolo tatuaggio sotto il collo, all'altezza della spalle che raffigurava un pilota che puntava il dito verso il cielo. Mentre lei era china sulle sue gambe, lui le si era avvicinato di più e aveva potuto riconoscere il pilota del tatuaggio, nonchè suo grande rivale per cui provava grande stima, Charles Leclerc.

Notando l'imbarazzo della ragazza Max le disse: «Probabilmente sai chi sono, ho notato il tuo tatuaggio quando stavi con la testa sulle tue gambe e probabilmente segui la Formula Uno. Ma questo non è quello che mi interessa. Sei sconvolta, stai piangendo e stai tremando. E' successo qualcosa? Stai bene?»

Lei tentò di asciugare le lacrime e rispose: «Stavo ballando e un ragazzo ha incominciato a palparmi, mi sono voltata e gli ho dato uno schiaffo. E ora, eccomi qui!» fece una pausa e continuò: «Mi dispiace tanto per averti rovesciato il drink addosso, comunque sul serio, se vuoi posso portare la tua camicia in lavanderia.» Il viso di Max si addolcì e contro ogni aspettativa le si sedette affianco. 

La ragazza notando che si era seduto affianco fece per alzarsi e Max le disse: «Non voglio farti del male, ti ho rincorsa solo perchè mi aveva fatto incazzare il fatto che non ti fossi neanche degnata di chiedermi scusa. Mi dispiace di averti urlato contro.» lei notando la sincerità di Max, gli rispose: «Dispiace a me, sono scappata perchè non volevo scoppiare a piangere in mezzo alla pista e invece chi mi ha visto piangere è il neo Campione del mondo Max Verstappen e ti dirò di più, non mi piace che uno sconosciuto si sia preso la libertà di toccarmi le tette! Comunque, piacere Alice.» la ragazza allungò la mano e Max si perse nei suoi occhi, tanto simili ai suoi. Si era concentrato solo sul chiederle se stesse bene ma non si era reso conto di quanto fosse bella e dolce.  

Concedimi - Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora