casa | kuroo tetsurō

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[N/f] : nome del fratello

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[N/f] : nome del fratello.

Un passo, poi l'altro.
La pioggia che cadeva faceva da sfondo alla sua salita delle scale del condominio.
Il ragazzo dai capelli corvini, con una busta per la spesa in mano, si apprestava ad entrare in casa, girando la chiave nella serratura.
Sospirò pensando a tutto quello che era successo quella mattina, prima di chiudersi in casa per poi abbandonarsi al suo letto, dopo essersi fatto una doccia lunga almeno un quarto d'ora, che gli servì solo a rimuginare sui recenti avvenimenti.

La giornata era cominciata male sin dal primo istante: la sveglia era suonata molto presto, e nel spegnerla questa era caduta, rompendosi in mille pezzi. Aveva bruciato la colazione, dimenticato di preparare il pranzo, dovendosi così accontentare della mensa scolastica, e la sua felpa preferita era in lavatrice (cosa che aveva rovinato i suoi piani per l'outfit di quel giorno).
Si era dimenticato il libro da leggere durante le pause, che l'aveva costretto ad annoiarsi per molto tempo, e, tra l'altro, gli erano finite le bevande energetiche e le barrette proteiche, che almeno aveva avuto modo di comprare dopo la scuola al minimarket sotto casa, e, quando ormai niente sembrava poter peggiorare ulteriormente questa giornata, la palestra si era allagata per la forte pioggia che era arrivata all'improvviso, rendendo impossibili gli allenamenti, costringendolo, insieme al resto della squadra di cui lui stesso era il capitano, a tornare a casa.

Mugugnò un qualcosa di incomprensibile con il viso nel cuscino, sperando che una bella dormita lo rinvigorisse e gli facesse passare lo sconforto di quella giornata da dimenticare.

Il telefono, però, si accese, squillando.
Sullo schermo, la notifica di un messaggio.
Tetsurō si affacciò a malavoglia, controllando il mittente; spalancò gli occhi e si mise subito a sedere, improvvisamente energico.

"Hey, sei a casa?"

[T/n], la sua fidanzata, finalmente si era liberata degli impegni e gli aveva scritto: si sentì subito meglio e le rispose velocemente:

"Sì, sono tornato da poco, è stata proprio una giornata di merda."
"Allora me la potrai raccontare tutta quando mi aprirai, sono qua fuori da 5 minuti ma non sapevo se fossi arrivato."

Gli occhi del corvino si illuminarono e scattò verso il salone per poi aprire la porta di casa: [T/n] era lì.
I capelli della ragazza erano bagnati, era vestita in maniera comoda e portava tra le mani delle buste di carta con sopra il logo del ristorante dei suoi genitori: all'interno, le pietanze preferite di Tetsurō.
<<Ciao>> sorrise lei alzando le buste per fargliele vedere <<Ho portato qualcosa di caldo da mangiare, pensavo fosse l'ideale con questo freddo.>>
Tetsurō si fiondò ad abbracciarla, quasi come se più la stringesse più lo sconforto provocato dalla cattiva giornata si dissolvesse.
<<Avevo proprio bisogno di te.>> Disse il corvino nascosto nell'incavo del suo collo <<e il cibo non è affatto una cattiva aggiunta>>.

I due risero all'affermazione e Kuroo lasciò entrare [T/n], che sistemò le scarpe bagnate all'ingresso e provvide a poggiare le buste sul tavolo.
<<Comunque la roba è da scaldare, mettila nel microonde che camminando si è fatta fredda.>> Disse lei cominciando a tirare fuori letteralmente di tutto: zuppe, pane, ravioli, involtini etc.
<<Aspetta, quindi mi stai dicendo che hai camminato dal ristorante fino a qui?>>
<<Beh...sì?>>
<<Ma cosa ti salta in mente!>> La riprese lui, togliendole i contenitori da mano <<Qui ci penso io, tu va' in bagno e asciugati i capelli, altrimenti prenderai un raffreddore, ti cedo anche una mia felpa.>> E così iniziò a spingerla verso il bagno.
<<Hey, non sono così debole da raffreddarmi per un po' di pioggia.>> Disse lei per poi starnutire.
<<Certo che no>> Rise Kuroo <<Ma prevenire è meglio che curare, non trovi?>> e così la chiuse letteralmente in bagno, provvedendo poi a passarle la felpa promessa e un paio di pantaloni di tuta che aveva lasciato da lui.
Fatto ciò, tornò in cucina e iniziò a scaldare le buonissime pietanze che la sua ragazza gli aveva, rischiando anche la salute, portato affinché potesse rimanere al caldo. Il pensiero lo commosse, e decise di preparare la tavola nel miglior modo possibile, provando anche a realizzare delle piccole composizioni con i tovaglioli, fallendo miseramente.
Poggiò due bicchieri sul tavolo e tirò fuori una bottiglia d'acqua e una di Coca Cola; mise le posate in maniera abbastanza ordinata e poggiò anche i piatti per entrambi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 29, 2023 ⏰

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