// Allison //
Qualcosa non va.
È la mattina del 5 novembre e mio fratello è più nervoso che mai. Deve andare di nuovo a qualche raduno degli Adepti? O forse deve incontrare uno di loro per spifferargli tutte le informazioni che ha preso?
Lo vedo mettersi il cappotto e uscire di casa dopo aver detto a mamma e papà che doveva incontrare degli amici.
Non gli credo, non dopo quello che ho scoperto su di lui.
Vorrei potermi fidare di lui come un tempo e fare finta che nulla di tutto ciò sia successo, ma non posso mentire a me stessa.
Approfittando della sua assenza, entro di nuovo in camera sua.
Mantello e maschera questa volta sono nascosti in un'ampia scatola sotto il letto, mentre la camera sembra più ordinata del previsto.
Ha eliminato le prove, ne sono certa.Apro i cassetti della sua scrivania e li trovo perfettamente in ordine.
L'unica cosa fuori posto nella camera è la tenda della finestra, che immagino abbia spostato per fissare il solito vicolo vicino a casa nostra.L'altro giorno è stato ritrovato il corpo di una donna lì dentro, un cadavere vero e proprio.
I signori Anderson, spaventati, avevano persino pensato di trasferirsi ma l'arrivo della polizia li aveva tranquillizzati. Anche io mi sento più sicura a sapere che la polizia sta pattugliando il quartiere per trovare il killer. Ma Thomas stranamente non lo è.
Ogni volta che vede una macchina della polizia, si nasconde o decide persino di rimanere in casa e annullare i suoi piani.
Cosa mi sta nascondendo mio fratello?
Vorrei parlarne con qualcuno, Morgan è quella di cui mi fido di più, ma ho sentito da Thomas che lei sta male.
Non capisco, pensavo fossimo amiche, perché ha scritto a lui e non a me?
Mi convinco che l'abbia fatto solo per sembrare professionale agli occhi di Thomas, d'altronde dovevano fare un lavoro di gruppo e lei non era riuscita a finirlo insieme a loro, costringendola a spiegare le sue motivazioni.
E se si fosse già dimenticata di me? Le servo solo perché così possono monitorare le attività di mio fratello, e lo so bene. Quei sorrisi, quelle dimostrazioni di affetto e tutte quelle parole dolci che mi ha detto non sono altro che un modo per spingermi a fidarmi di lei, e ci è riuscita.
Forse non sono fatta per avere degli amici.
Sento le lacrime addensarsi nelle palpebre. Perché non riesco mai a mantenere un'amicizia? Perché tutti mi abbandonano? È per qualcosa che dico? Faccio qualcosa di sbagliato? Forse non mi reputano alla loro altezza, forse sono solo una ragazzina con cui parlare occasionalmente e poi gettare nella sua solitudine.
Dovrei esserci abituata, allora perché fa così male?
Butto la testa sul cuscino, coprendo i miei singhiozzi. Mi sento una bambina capricciosa, che vuole a tutti i costi avere un amico proprio come ce l'hanno tutti. Desidero ciò che non posso avere e ci resto male anche se non dovrei.
Ma prima di gettarmi completamente nella disperazione, devo essere sicura che sia realmente così, che Morgan mi consideri solo l'ennesima persona da sfruttare per i suoi scopi.
Mi asciugo le lacrime con scarso successo e le lascio un messaggio.
Di solito non inizio le conversazioni, ho paura a farlo, ma sento che questa volta è importante.
Ciao è tutto ciò che le scrivo, poi resto in attesa.
Quando penso che non risponderà, ecco che arriva la doppia spunta blu sul messaggio. Lo ha letto, adesso è il momento della verità.
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// PARALLEL //
FantasiaBastano una botta in testa e un'insolita serata allo skate park per sconvolgere la vita di quattro quindicenni. Un mistero ben più grande di quanto potessero immaginare aspetta solo di essere svelato, e starà a loro decidere cosa fare: immergersi i...