// Morgan //
Povero Thomas, lo avevo incolpato ingiustamente e me ne rendevo conto solo in quel momento.
Non riuscivo però a fidarmi completamente di lui. Avrei chiesto a Charlotte di confermare che lui non avesse alcun potere dato che tra stregoni si poteva percepirlo.Ma conoscevo quello sguardo preoccupato, con quegli occhietti azzurri e tristi. Non poteva essere quello di un assassino.
Decisi di fare per quel momento un atto di fede, spinto dal mio stesso istinto, e rimasi ad ascoltare quello che aveva da dirci.
Appena aveva nominato i nostri genitori, la nostra attenzione era salita alle stelle.
Anche Gideon covava ancora un po' di sospetti, però gli offrì lo stesso una tazza di tè caldo e dei biscotti. Noi Greenwood trattavamo bene gli ospiti, chiunque essi fossero, in particolare se avevano informazioni preziose.Finito di prendere un sorso di tè, Thomas ci guardò uno ad uno. «Ieri sera sono stato portato per la prima volta a vedere i piani superiori del castello di Ecate, dove si riunisce ogni giorno un consiglio di cui fanno parte gli Adepti più potenti. Generali, maestri della guerra, politici di rilievo, miliardari, sono tutti lì almeno una volta al giorno»
Presi posto di fianco al ragazzo, tenendo una mano sulla mia tazza calda.
Sembrava facesse fatica a raccontare quello che aveva visto, come se avesse paura che gli Adepti potessero ucciderlo. D'altronde stava mettendo a rischio la sua stessa vita per darci un'informazione fondamentale. Era molto nobile da parte sua.«Dopo avermi mostrato quella sala, il mio amico che mi aveva accompagnato lì mi ha portato in una palestra dove ho visto... Bryn»
Sbarrai gli occhi. Erano passati solo cinque giorni da quando se n'era andata, ma erano stati giorni lunghi e sofferti.
«Cosa stava facendo?» chiesi con tono preoccupato.
«Si stava allenando con i suoi poteri» rispose Thomas, bevendo un altro sorso di tè. «È diventata molto brava, impara in fretta. Ma non ho visto solo lei, c'era il braccio destro di Ecate ad allenarla»
Sbiancai. «E hai... visto chi era?»
Thomas scosse la testa. «No, non l'ho visto in faccia. In realtà l'ho visto solo di sfuggita. Ha il volto coperto da una sorta di casco. Hai presente quelli di Star Wars?»
«Sì»
«Bene. Tipo quelli ma più liscio, con tre fessure rosse orizzontali nella parte frontale sia a destra che a sinistra»
«Oh... sembra spaventoso...»
«Lo è abbastanza... Però è anche molto figo»
Gideon si schiarì la gola. «Arriva al dunque, per favore»
Thomas si passò una mano in mezzo al suo ciuffo biondo. Se l'era tagliato in quei giorni; adesso aveva una piccola ondina che teneva fissata lateralmente da un po' di lacca per capelli. «Il mio amico Adepto mi ha portato via dalla palestra, preoccupato che potessero vederci, e mi ha raccontato che giorni fa, il braccio destro di Ecate... Possiamo abbreviare questo titolo? Userò B.D. per facilitarmi le cose»
Si schiarì la gola. «Stavo dicendo, giorni fa lui ha visto B.D. vicino ad una stanza super sorvegliata. Ha provato a chiedere a uno dei due gorilla che la sorvegliano cosa ci fosse dentro, ma la vera domanda era chi ci fosse. Sono due persone, un uomo e una donna, portati lì in stato comatoso esattamente la notte di Halloween»
Io e Gideon ci scambiammo uno sguardo sia di sollievo che di disperazione.
«Quindi credo che siano... sì, insomma, i vostri genitori»
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// PARALLEL //
FantasyBastano una botta in testa e un'insolita serata allo skate park per sconvolgere la vita di quattro quindicenni. Un mistero ben più grande di quanto potessero immaginare aspetta solo di essere svelato, e starà a loro decidere cosa fare: immergersi i...