Serena è la vita di chi vive con superiorità.
(Michele Scirpoli)RYAN
Sentirsi bene è un privilegio che non tutti posso osufruire nella vita.
C'è chi proprio il bene gli sta alla larga neanche fosse la peste, c'è invece chi di privilegi, come il benessere, ne ha più che a sufficienza.Io invece... Sto bene.
Non posso lamentarmi di niente.
Ho tutto quello che mi serve nella vita, una madre amorevole, una fidanzata che mi ama e mi guarda come se fossi un principe azzurro, il padre della mia fidanzata che mi tratta come se fossi suo figlio.L'unica che proprio mi odia è Luna.
Non capisco il perché.
Ammetto che la stuzzicavo e lo faccio ancora per divertimento, ma non le ho mai fatto qualcosa di estremamente odiabile da risultare irritante.
Però non si può essere amati da tutti nella vita, quindi me lo sono fatto andar bene.Come stavo dicendo, sto bene.
Oggi come ogni Sabato sono invitato a casa di Summer per cena.
Sono il loro ospite d'onore, quello che aspettano tutti felici di vederlo.
Sempre, però, tranne una.
Non sono ossessionato a piacere a tutti, ma sono ossessionato dal fatto che voglio scoprire il perché dell'odio nei miei confronti.《 Ci vediamo stasera 》Mi saluta Summer quando siamo a metà tra il vialetto di casa sua e quello di casa mia.
《 Non potrei mancare 》 Dico ostentando un'arroganza giocosa.
Mi fissa nei occhi intensamente, con un sorriso che le va da un orecchio all'altro per quanto immenso sia.Quando sorride così sembra ancora più bella di quanto già lo sia.
Poso le mie mani sulle sue guancie con delicatezza, quasi ad accarezzarla(come piace a lei), e avanzo con il viso fino a sfiorare il suo dolcemente.
La punta del mio naso tocca il suo e i nostri occhi sono inchiodati in quelli dell'altro. Da questa prospettiva vedo benissimo i suoi occhi azzurri e luminosi.
Non perdo tempo che poso le mie labbra sulle sue, tenendo un ritmo lento ma costante andando sempre ad approfondire di più, ma di poco.Non siamo mai andati oltre ad un bacio passionale e mi è sempre andato bene, perché se lei mi da l'amore, anche solo con dei piccoli gesti... Io la rispetto.
Summer intreccia le dita tra i miei capelli stando quasi sulle punta ad arrivarci.
Ci fermiamo dopo poco, per ritornare ognuno a casa sua dopo la colazione.
Le do un bacio sulla guancia infine per poi ritornare a casa mia.
Apro la porta e trovo all'interno di casa solo l'arredamento classico del salotto e il mio essere dentro.Non sapevo che mia madre oggi sarebbe andata a lavoro... Non me lo aveva detto.
Sfilo il cellulare della tasca dei pantaloni e noto due chiamate perse da mia madre e dei messaggi suoi.
Ops... Avevo il silenzioso.
Osservo i messaggi inviati da lei dove mi dicono che era a lavoro e tutto il resto...
Decido di scriverle che ho capito e che avevo il silenzioso.
Rimetto il mio cellulare in tasca e vado in cucina per vedere se c'è qualcosa da mangiare.La pasta al sugo di mia madre... Buono.
Prendo il piatto con la pasta e la faccio riscaldare nel microonde per un paio di minuti, per poi iniziare a mangiare mentre mi guardo qualcosa sul cellulare.
Devo fare i compiti di matematica per domani, poi devo studiare chimica e... Penso che sia tutto(spero).
Appena finisco di mangiare vado in camera mia e prendo i libri che mi servono dalla scrivania e comincio a fare quello che più odio.
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MY DILEMMA
ChickLitLuna Lopez, vive nel quartiere dei Bungalow nel comune statunitense di Santa Clarita(California), con sua sorella Summer e il padre James. Si sono trasferiti da Los Angeles poco dopo la morte della madre di Luna e Summer, un tragico incidente strad...