12. Ho perso il sonno

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Sarà che trovo rifugio
in abbracci mancati,
baci rubati,
sospiri celati.

Intrecci di gambe
mani ruvide
morsi
su pelle
gemiti
su bocca

Lascia che
io dimentichi
chi sono,
chi siamo.

Chiudi la porta
alle urgenze.

A volte
ti guardo e
mi manca il respiro.

A volte ti guardo
e non mi riconosco.

Poi sento l'odore
della tua pelle.

Riconosco il tocco
delle tue mani.

E mi trovo.

Ho perso il sonno
si è incastrato
nella mia pelle,
ci sono rughe
agli angoli degli occhi,
segni di risa
agli angoli della bocca.
Ed io che non so più
dormire
con te accanto.

Perdo le notti
in attesa
di notizie terribili
Morfeo passeggia
e non si ferma.

Vivo una vita
in attesa.
Sempre pronta,
mai pronta.

Che tanto siamo
tutti impauriti.

Che tanto siamo
tutti incasinati.

Che tanto continuo
a fumare
bere
mangiare
parlare
piangere

Che tanto
non smette mai
questa voglia
di dimenticare
chi sono
e lasciarmi andare

Trascinami lontano
l'oblio di questo atto
fatto di carne e sapore

Trascinami giù
lasciami dimenticare
chi sono
cosa sono

Lascia che parli
la mia pelle
soltanto

Lascia che bruci
questo sentimento
malsano

Lascia che investa
questo odore
d'amore, di sesso,
di passione

Lasciami qui
inerme

Che almeno
per un po'
dimentico cosa c'è
dietro la porta.

Diario egoistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora