Sarà che trovo rifugio
in abbracci mancati,
baci rubati,
sospiri celati.Intrecci di gambe
mani ruvide
morsi
su pelle
gemiti
su boccaLascia che
io dimentichi
chi sono,
chi siamo.Chiudi la porta
alle urgenze.A volte
ti guardo e
mi manca il respiro.A volte ti guardo
e non mi riconosco.Poi sento l'odore
della tua pelle.Riconosco il tocco
delle tue mani.E mi trovo.
Ho perso il sonno
si è incastrato
nella mia pelle,
ci sono rughe
agli angoli degli occhi,
segni di risa
agli angoli della bocca.
Ed io che non so più
dormire
con te accanto.Perdo le notti
in attesa
di notizie terribili
Morfeo passeggia
e non si ferma.Vivo una vita
in attesa.
Sempre pronta,
mai pronta.Che tanto siamo
tutti impauriti.Che tanto siamo
tutti incasinati.Che tanto continuo
a fumare
bere
mangiare
parlare
piangereChe tanto
non smette mai
questa voglia
di dimenticare
chi sono
e lasciarmi andareTrascinami lontano
l'oblio di questo atto
fatto di carne e saporeTrascinami giù
lasciami dimenticare
chi sono
cosa sonoLascia che parli
la mia pelle
soltantoLascia che bruci
questo sentimento
malsanoLascia che investa
questo odore
d'amore, di sesso,
di passioneLasciami qui
inermeChe almeno
per un po'
dimentico cosa c'è
dietro la porta.
STAI LEGGENDO
Diario egoista
Poetry17 era il nostro numero preferito nonna. 17 capitoli sono troppo pochi per racchiudere cosa è stato. 17 sono le volte che ti ho ripetuto ti amo dentro quella cassa in cui tu finalmente sorridevi. Vola libera e leggera. Le mie parole arriveranno, lib...