Ho rubato la tua giacca, non ricordo nemmeno quando.
L'ho fatto per egoismo per avere qualcosa di tuo sempre a disposizione.
Non sei mai stata la mia preferita eppure ho cercato sempre te.
Anche quando eri giovane, indice puntato, pecorella trovata.
Portavi occhialoni immensi e la schiena ancora ti reggeva.
Il grembiule sempre davanti e qualche gatto tra le gambe.Ho cercato la via di fuga meno egoistica che al tempo conoscessi
eppure la colpa bruta, nera, mi assale le viscere,
stanzia in mezzo alle vertebre,
sale lungo la gola,
crea nodi,
soffoca lacrime silenziose,
troppo stanca, adesso,
pure per morire.
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Diario egoista
Puisi17 era il nostro numero preferito nonna. 17 capitoli sono troppo pochi per racchiudere cosa è stato. 17 sono le volte che ti ho ripetuto ti amo dentro quella cassa in cui tu finalmente sorridevi. Vola libera e leggera. Le mie parole arriveranno, lib...