19. Ti piace di più Framantha o Samancis?

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Se ve lo state chiedendo, sì, poi ho trovato la mia camera...

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Il giorno dopo, trovo un bigliettino sotto la mia porta.

"Alle dieci davanti casa. – F."

Ho esattamente un quarto d'ora per essere puntuale. Ieri mi sono addormentata solo verso le quattro e non ho affatto dormito bene. Nella mia testa si rincorrevano incubi uno dietro l'altro che, però, adesso alla luce del giorno non riesco a ricordare e più ci penso più li ricordo male, i contorni sfumano e diventa tutto meno nitido.

Velocissima mi lavo e mi vesto, correndo giù dalle scale come una forsennata. Fortunatamente, non incontro nessuno sulla mia strada. Non ho tempo da perdere. Esco dalla stessa porta-finestra di ieri, rendendomi conto che il parco è ancora più bello alla luce del giorno. Distolgo lo sguardo dal punto in cui, ieri sera, Leon mi ha prestato la sua giacca e mi ha detto qualcosa che non ho ben afferrato essendo in francese. Aggiro un lato della casa, constatano che effettivamente, la porta-finestra esce lateralmente.

Francis è già qui, appoggiato al muretto che costeggia la scalinata che porta al portone principale della casa.

«Buongiorno», esclama Francis appena mi vede. Sembra più rilassato e riposato rispetto a qualche ora fa.

Ricambio il saluto, stringendomi nel mio cappotto e nella sciarpa che ho preso al volo prima di uscire dalla camera. Si gela.

Francis se ne accorge e, richiamata l'attenzione di quello che credo sia l'autista, mi fa entrare in macchina. Non è quella con cui siamo venuti qui l'altro giorno, suppongo che quella sia l'auto personale di Leon, mentre questa è al servizio di tutta la famiglia.

«Allora dov'è che andiamo?»

Il mio finto ragazzo mi si avvicina di poco, lanciando un'occhiata all'autista che, in verità, si sta facendo i fatti suoi ed è attento alla strada davanti a lui. Però, meglio prevenire che curare, come dice sempre mia mamma. A proposito, dovrei proprio chiamarli per dirgli che è tutto okay, che sono viva (per miracolo, ma su questo meglio sorvolare).

«Vorrei farti fare un giro prima di raggiungere la famiglia a pranzo» dice. «Hanno prenotato da qualche parte... mi farò mandare l'indirizzo preciso da Jean».

Lo guardo interrogativa. «Pranzo di famiglia? Non ne sapevo nulla» esclamo, la mia voce leggermente più alta del solito. Ho letteralmente indossato la prima cosa che ho pescato dalla mia valigia, ovvero un maglione rosa ed un jeans un po' scambiato che però mi piace particolarmente e non ho alcuna intenzione di buttare.

«Qual è il problema?» mi chiede Francis, notando la mia improvvisa agitazione.

Come ho potuto pensare che saremmo stati solo noi in giro per la città se la sua famiglia ancora mi deve conoscere in modo decente – senza incidenti – e io sono qui soprattutto per questo?

Lancio un'occhiata al ragazzo accanto a me. «Devo tornare indietro e cambiarmi» borbotto. Lo fisso ancora meglio, notando il suo bel cappotto sotto il quale intravedo solo i pantaloni dal taglio classico. Sicuro indossa una camicia o un bel maglioncino di cashmere. «Tu lo sapevi e non mi hai detto nulla, guardati!»

«Non è importante, Samantha, è un pranzo informale» mi spiega.

Scuoto la testa. «Sì, certo» mormoro tra i denti. «Figurati se la famiglia reale fa un pranzo informale con maglietta e jeans».

Francis apre bocca, ma non riesce a dire nulla perché il suo cellulare inizia a squillare. Lancia un'occhiata e quando legge il nome sul display, mi dà una leggera gomitata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 16, 2023 ⏰

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