13. Doti nascoste di attrice, non traditemi!

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Allora io lo so che appena metterò piede fuori questa macchina, firmerò la mia condanna a morte. È finita, voglio dire, ci scopriranno ancor prima di iniziare tutto. E addio soggiorno gratis, addio mia adorata Parigi.

Sospiro. 

Francis è più spaventato di me, d'altronde quello che prenderà la peggio sarà lui. Anche se lui resterà comunque qui, in questo paradiso, mente io dovrò tornare a casa mia. In quel covo di matti, dove tutti inizieranno a dire cose senza senso, soprattutto mia nonna, che aveva preso così a cuore questa situazione. Sarà la volta buona che la porto all'ospizio e non mi farò impressionare dai suoi finti svenimenti..

Un momento.

UN. MOMENTO.

Lancio un'occhiata a Leon, che sta spegnendo la macchina. Ha ancora gli occhiali appesi alla camicia e mi chiedo come faccia a non sentire freddo. Di colpo, come se si sentisse osservato, Leon alza gli occhi verso di me e un angolo della bocca si alza leggermente. 

Devo smetterla di fissare la gente o, almeno, smetterla di farmi beccare. 

Noto Francis scendere velocemente dall'auto e fare il giro per aprirmi la portiera, ma suo fratello è più veloce di lui. Il mio finto ragazzo è troppo preoccupato di essere scoperto subito per mettere su un broncio o iniziare a litigare, per cui mi affretto a scendere e affiancarlo. 

Ho una vaga idea di quello che sto per fare, ma non so come dirglielo. «Dio, sembra che abbiate visto un fantasma» borbotta Leon. Colgo la palla al balzo. Non ho tempo di avvertire Francis e devo agire prima di subito. 

Afferro la manica della felpa di Francis, che si gira allarmato. «A-Aspetta» mormoro, abbastanza forte da farmi anche sentire da Leon. In un lampo mi ricordo che lui è un dottore, o almeno lo diventerà presto, quindi mi scoprirà subito. Sospiro leggermente, devo rischiare il tutto e per tutto adesso.

«Qualche problema?» chiedono i due fratelli insieme. Potrei sinceramente ridere, ma non è il momento. I due, invece, non perdono tempo a guardarsi in cagnesco prima di tornare con lo sguardo su di me. 

«No-Non mi sento bene, in realtà» sussurro, cercando di farmi sentire solo da Francis. Cerco di serrare le labbra in una linea dura e di assumere un'aria quasi afflitta, dolorante. Mi fermo di botto e Francis si allarma ancora di più, non capendo la mia recita. Mi dico che è meglio così, che più veritiera sarà la sua reazione più i sospetti di Leon spariranno. 

Spero.  

Nel frattempo, Leon si è accorto che ci siamo fermati e torna sui suoi passi, curioso. Quando mi vede, però, aggrotta le sopracciglia. «Cosa c'è, Samantha?» chiede lui. «Non aver paura, dimmi tutto.»

Mi schiarisco la voce. «Io...» inizio, ma mi fermo e torno a guardare Francis. Mi aggrappo alla sua felpa, iniziando a fare profondo respiri. Leon mi si avvicina in un attimo, la preoccupazione sul viso. 

Andiamo, doti nascoste di attrice, non traditemi!

«Non ce la faccio...» ritento, mentre Francis mi guarda afflitto e mi sorregge prontamente. «Non respiro... non riesco» sussurro. 

Leon mi tasta il polso e ringrazio di avere le palpitazioni dovute all'ansia di essere scoperta. Si gira prontamente verso la sua famiglia e fa loro un cenno. Non riesco a capire cosa, ma noto in lontananza che i membri della famiglia reale... cioè della famiglia di Francis si sono dispersi. Qualcuno chiede aiuto, qualcuno sta scendendo le infinite scale per venire da noi.

Devo fare in fretta.

Leon cerca di allontanarmi da suo fratello. «Dimmi cosa senti, Samantha» chiede perentorio, ma io non gli rispondo. Continuo a fare respiri profondi e non so, adesso, fino a che punto tutto questo sia finzione. 

Felicemente SINGLE in una relazione complicata!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora