<<perchè deve portarci lui?! >
sbraito al telefono mentre corro avanti e indietro per la stanza alla ricerca dei miei occhiali da sole. Ma non potevo prepararli ieri sera? Certe volte vorrei maledirmi per la mia disorganizzazione. Dai, non ci vuole un genio. Se solo mi impegnassi potrei davvero avere tutto sotto controllo. Ma sono troppo pigra per farlo.
<<te l'ho detto, Lu. La mia macchina è dal meccanico. Non posso certo volare fino a scuola. Ti sembra?>>
all'altro capo della cornetta c'è lei, Alice Clark. Studentessa modello, figlia brillante e mia migliore amica dai tempi dell'asilo. Devo sicuramente ringraziare qualche angelo del paradiso per avermela mandata. Sarei persa se lei non esistesse. Sbuffo mentre apro l'anta dell'armadio
<<non possono portarci i tuoi >>
la supplico. Mi sto davvero innervosendo. Non si può affrontare il primo giorno di scuola senza occhiali da sole e con autista il più idiota degli idioti, il più imbecilli degli imbecilli, il più coglione dei coglioni. Ethan Clark. Fratello maggiore di Alice. È un tentato suicidio.
<<ma ti pare? Non mi faccio certo vedere in macchina con la mammina>>
risposta prevedibile
<<e poi non devi mica parlarci. Sali in macchina, saluti e stai zitta. Semplice ed efficace>>
è facile a parole. Sappiamo tutti che appena varcherò la portiera non la finirà di sparare stronzate che mi faranno innervosire. Finisce sempre cosi. lo cerco di stare calma, lui mi provoca, io rispondo e poi entrambi in presidenza.
<<allora vado a piedi>>
guardo l'orologio sul muro e mi rendo conto, a malincuore, che è ormai tardi per prendere l'autobus. Destino, perché mi fai questo?
<<arriviamo tra dieci minuti. Non discutere. Ciao>>
e attacca. Alla fine ha deciso tutto lei. Odio questa situazione ma, ancora di più, odio lui...e ancora non riesco a trovare quei maledettissimi occhiali. Perché la vita mi odia? Quante volte ho detto odio in questa frase. Sotto al letto non ci sono, nell'armadio nemmeno, in bagno no, nei cassetti del comodino no, la scrivania è deserta. Non possono essersi volatilizzati nel nulla. Per l'amore del cielo, proprio oggi dovevano decidere di non farsi trovare?
<<MAMMAAAA>>
urlo in preda all'isteria.
<<cosa c'è?!>>
risponde dal piano di sotto irritata per il mio tono di voce. A parte il fatto che è molto suscettibile, amo mia madre. È la persona più fantastica del pianeta terra. É come se avesse un sesto senso per i problemi, capisce subito se sto male o non sono tranquilla-questo non va a mio favore quando prendo un brutto voto e cerco di nasconderlo. Ovviamente anche mio padre non è da meno ma, essendo impegnato con il lavoro, ha poco tempo da dedicarci. Nonostante questo cerca sempre il modo di farsi amare, portando un pensierino o preparando il pranzo la domenica-unico suo giorno libero. Sono davvero felice della mia famiglia. Non potrei desiderare di meglio. Mi sento molto fortunata.
<<hai visto i miei occhiali da sole?>>
chiedo affacciandomi dalla porta.
<<ci stava giocando Crystal ieri. Prova in camera sua>>

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Mine
Genç Kız Edebiyatı"È ubriaco. Quel' idiota è ubriaco. Sua sorella è in bagno a piangere e lui é lì, a strusciarsi contro una bionda senza cervello, ubriaco e senza maglietta. L'istinto irrefrenabile che mi spinge a tirargli un pugno questa volta è giustificato. Fors...