Cap. 19

111 7 1
                                    

Alisya Pov.

- Zehahaha, non ti stai divertendo cara Alisya? -
- C-certo, è la cosa p-più d- diver-tente che abbia m-mai fatto in v-vita m-mia Teach, o meglio di-re Barbanera - ansimai.

Quel dannato bastardo!
Mi ha rapita per sperare di attirare gli altri nella sua trappola, tra cui non solo Marco ecc... ma ha anche spedito i suoi scagnozzi del cavolo ad informare Luffy dell'accaduto.
Mi ha segregata sulla sua nave e ora si sta divertendo a torturarmi.

Non so bene quanto sia passato di preciso da quando sono qui, so solo che mi portano del pane vecchio da mangiare se va bene una volta al giorno tanto per non farmi morire ora.
A quanto pare a Teach diverte vedermi legata come un salame mentre mi usa come bersaglio per le freccette, che poi tanto freccette non sono dato che sono coltelli con lame chilometriche.
- Zehahaha sei fortunata che mi servi come esca, altrimenti saresti già morta ragazzina, però ci sarebbe un modo in cui potresti renderti utile sai ? Tanto per cominciare potresti usare quella bella boccuccia che ti ritrovi per farmi un lavoretto coi fiocchi zehahahaha -

Comincio istintivamente a tremare sbarrando gli occhi dalla paura, in questi giorni mi hanno usata come uno straccio facendo di me quel che volevano, sfogando la loro rabbia su di me divertendosi nel vedermi soffrire fino allo svenimento, e ora Teach vuole anche usarmi come la sua troietta personale ? Mai, preferirei morire.

All'improvviso si sentono dei forti spari, come delle cannonate, e quel verme corse fuori urlando ordini a destra e a manca. Trovandomi in una sorta di scantinato sotto coperta non capivo bene cosa stesse succedendo fuori, ma si udivano grida e il suono inconfondibile di lame che si scontravano, segno che era in corso una battaglia, i ragazzi devono essere venuti a salvarmi !

Quel grassone tornò poco dopo, mi liberò dalle catene appese al muro per amanettarmi poi di nuovo con bracciali di agalmatolite in modo però da potermi spostare. Mi strattonò violentemente spingendomi a camminare mentre mi puntava un coltello alla gola, e risalimmo tutti i corridoi possibili per poi sbucare sul ponte al centro degli scontri.
Tutti si fermarono a guardare mentre Teach mi attirava a lui con forza non badando al fatto che stessi in piedi per miracolo.
- Fate un altro passo e taglio la gola alla vostra bambolina - ridacchiò
Ace che stava per correre in mio soccorso si fermò contraendo la mascella nel vedere il mio sguardo terrorizzato.
- Sarebbe un vero peccato, quindi state al vostro posto e non le succederà nulla di male-

Ace camminò cauto in direzione del mio aguzzino
- Teach, facciamo un patto ! -
- Attento Portugas, non avvicinarti o sai che succederà! - disse Barbanera avvicinando ancora la lama al mio collo e facendo colare una goccia di sangue dal taglietto creato.
- No no fermo ! Ti propongo di prendere me e lasciare lei, consegnami a chi vuoi o uccidimi tu stesso se preferisci, ma libera Alisya, non ti chiedo altro, poi se ne andranno tutti e non ti cercheranno più-

Teach sembrò pensarci un attimo poi accettò l'offerta, ma prima di lasciarmi Marco e gli altri avrebbero dovuto andarsene, solo tre giorni dopo mi avrebbero rilasciata.

I miei compagni erano contari, ma non potevano fare molto, erano già stati sconfitti due volte da colui che mi teneva prigioniera e la mia vita al momento era appesa ad un filo.
Guardai Ace con una faccia del tipo "ma che grande cazzata hai appena detto ?"
Lui in tutta risposta sorrise debolmente rivolgendosi ai suoi fratelli per ringraziarli di tutto, poi si voltò verso Teach
- Permetti però ai miei fratelli di andarsene tranquilli, senza attacchi a sorpresa o altro-
Marco guardò un'ultima volta Ace come a chiedergli se fosse veramente sicuro di quel che avesse detto, ed Ace confermò con un cenno del capo così Marco ordinò la ritirata ma non prima di essersi avvicinato al fratello, averlo abbracciato e sussurrato:
- Fratello mio, la ciurma non si scioglierà, e tu ne farai sempre parte, sarai sempre il nostro secondo comandante -

Quando quello che ormai è diventato il nuovo capitano della ciurma lasciò il compagno con gli occhi velati dalle lacrime mi resi davvero conto che questi sarebbero stati i nostri ultimi momenti insieme, Luffy piangeva disperato e ripensandoci capì che era tutta colpa mia, se non mi fossi fatta catturare nulla di tutto questo sarebbe successo.

Lafitte, lo spadaccino, ammanettò Ace e lo portò sottocoperta strattonandolo da una parte all'altra .

Non avevo il coraggio di guardare nessuno negli occhi, riuscì solo a sussurrare un flebile " mi dispiace, non doveva finire così " che però fu udito da tutti.

In poco tempo i nostri amici dovettero tornare alle loro navi, chi piangendo e chi tappandosi la bocca per non farlo.

Mi sentivo uno schifo, ancora una volta era tutta colpa mia se Ace era in pericolo.
Mi portarono di nuovo in quella stanza buia, ma questa volta c'era Ace con me.
Ci incatenarono al muro e ci lasciarono lì, a marcire finché non mi avrebbero liberata e avrebbero venduto Ace di nuovo alla Marina.
- Divertitevi voi due perché tra poco sarà tutto finito! Zehahaha - terminò lasciandoci al buio.

Per quanto mi fosse possibile mi strinsi al ragazzo al mio fianco scusandomi fino a non avere più voce. Ace non sapeva più com dirmi che non era colpa mia ma io non gli credevo.
- Ti rendi conto che morirai? Per davvero stavolta ! Hai barattato la tua vita per la mia ! -
- Si, e lo rifarei altre mille volte e lo sai perché Alisya? - mi domandò in tono dolce.
Scossi la testa insegno di negazione mentre calde lacrime si facevano spazio sulle mie guance.
- Perché ti amo, e lo farò per sempre amore mio -

Quelle parole mi resero felice, ma fecero anche molto male : si stava sacrificando per me.

Spazio Autrice

Ciauu amori miei, come state ? Comunque ecco a voi il capitolo 19 e spero che vi piaccia. Adios

Stefi 🌸

Aria e Fuoco  ( Ace x reader ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora