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Mia's pov

Quei tre giorni passarono in fretta e non avevo idea di quel che avrei dovuto fare. Avevo pensato di chiamare la polizia, ma Jamey aveva alleati che ci avrebbero tagliato le gambe se l'avessimo fatto, quindi ritornai dell'idea di consegnarmi personalmente.
Certamente, mi sarebbero mancati gli abbracci di Oliver, mi sarebbero mancate le parole affettuose che mi diceva, mi sarebbero mancati i baci di Zayn e mi sarebbero mancati i pianti di Sophie.
Mi sarebbe anche mancata Allison, la quale salvò la mia vita. Se non fosse stato per lei, io sarei stata prigioniera di Danny o sarei finita in cielo immediatamente.
Ma io in quel momento ero una prigioniera, mi avevano chiuso in cella e non sapevo come scappare.
Proprio così, non c'era alcuna soluzione, se non lasciare il mio bambino e la mia anima gemella.
Zayn, quell'uomo che entrò nella mia vita inaspettatamente, il primo ,dopo tanto tempo ,che porse la sua mano per salvarmi dal buio che mi stava sotterrando poco a poco.
Era la mia salvezza, la mia ancora, il mio eroe.
È stato l'unico che ha cercato di rompere il muro che divenne parte di me in tre anni.
Non avrei mai immaginato che dopo quello che accadde con Danny, mi sarei innamorata di nuovo.
É proprio vero, basta aspettare se vuoi che le cose belle accadano. E la cosa bella che accadde nella mia vita fu proprio Zayn Malik.
Ne ero follemente innamorata; quando vedevo il suo sorriso, me ne stavo lì impalata ad osservarlo ed a pensare a quanto fortunata fossi. Ero proprio fortunata ad avere un uomo non solo incantevole, ma anche  dolce e gentile che lottava contro tutto e tutti per salvarmi.
Lo avrei amato sempre, fino alla morte, e se c'era una vita dopo la morte, l'avrei amato anche allora.
Ed ora se ne stava lì, appoggiato al bancone della cucina, con un'espressione corrucciata e particolarmente triste; i suoi occhi sembravano che dicessero: "Mi dispiace, non so che fare".
Ma non era per niente colpa sua, è sempre stata mia la colpa.
«Zayn, vorrei solo dirti che mi dispiace un sacco per averti coinvolto in questa storia. Forse sembrerò un po' egoista a dirlo ma, io penso che se non fosse stato per te, in questo momento sarei stata una prigioniera di Danny ed Oliver chissà dove sarebbe stato. E mi dispiace un sacco per tutto. Ma grazie a te io non sono più sola; grazie a te io sono ritornata a vivere, tu mi rendi viva. Mi fai sentire viva,mi rendi felice e mi supporti sempre. E dovrei ringraziare Dio per avermi fatto conoscere te, perché io senza di te,non sarei andata avanti. Io ti amo, Zayn Malik, ti amo come non ho mai amato nessuno e l'idea di perderti ancora mi distrugge, mi distrugge a mille pezzi, i quali nessuno sarà in grado di ricomporre, mai più.
Non voglio perderti, solo...non voglio» abbassai la testa e mi misi a piangere.
Forse sarebbe stata l'ultima volta che avrei pianto davanti a lui.
Sentì le sue mani sulle mie guance e le sue labbra sulla testa. «Mia, non iniziare a dire queste stronzate. Troveremo un modo. L'abbiamo sempre trovato,no? Hai cresciuto un figlio da sola per tre anni, sei abbastanza forte da mandare al diavolo, letteralmente, un pezzente che merita di trovarsi all'inferno. Mia, io ti amo. Vorrei vivere con te, Oliver e Sophie come una vera e propria famiglia. Vorrei sposarti, perché, piccola, è sempre stato il mio sogno vederti mentre attraversi la navata con un vestito bianco. E te lo giuro, un giorno ci sposeremo e chissà, magari nascerà una piccola Mia o un piccolo Zayn, chi lo sa. » sorrise ed io non potei non fare altrettanto.
«Riesci a farmi sorridere anche quando non è il momento giusto.»
«È sempre il momento giusto per farti sorridere.» risi e lo strinsi a me.
«Mia, ho un'idea.» disse all'improvviso, rompendo il silenzio che si era creato fra di noi.
«Davvero?»
Lui annuì. «Questa sera, ci consegneremo tutti e due. Non fare quella faccia. Ci consegneremo, ma ad una condizione, che potremo ritornare a casa ogni volta che vogliamo e che staseremo sempre insieme. »
«sono due condizioni, queste, Zayn.» scossi la testa, stanca.
«Ma potremmo proporla. Se non accetteranno mi consegnerò io stesso.»
«Spero tu Stia scherzando perché , giuro, non é divertente. » mi alzai dalla sedia sulla quale ero precedentemente seduta.
«Perché no, Mia? È l'unica soluzione per rendervi liberi. »
«Non è per niente l'unica soluzione, Zayn. Non saró per niente libera, non sarò mai libera senza di te. Non lo capisci, proprio? Io ho bisogno di te. Ovunque tu sia, quello è il posto a cui io appartengo. Perché non lo capisci? Non voglio perderti mai più, Zayn, sto facendo di tutto purchè non ci dividano!» iniziai ad urlare.
Non volevo perderlo, non lo avrei perso, non un'altra volta.
Lui si avvicinó e mi prese le mani. «Te lo prometto, non ci divideremo, tornerò sempre a casa.» sussurrò. Io ero fumante di rabbia.
«Zayn, sei tu la mia casa. Non voglio perderti. Come hai detto prima, ci consegneremo insieme, ma dovremmo tornare sempre, ogni sera, da Oliver e Sophie.»
Lui annuì e l'unico suono che si sentì per i prossimi minuti, fu il mio respiro affannato che sapeva già quello che stava per accadere.

...

Due ore più tardi, suonarono al campanello del cancello ed il mio cuore fece un balzo. Ecco, quella sarebbe stata la mia fine, sarebbe stato il momento in cui avrei perso ancora una volta, la persona più importante nella mia vita.
Mi alzai dal divano e dissi ad Allison  di portare i bambini di sopra. Non volevo che vedessero ciò che sarebbe successo.
Strinsi immediatamente la mano di Zayn, ed insieme aprimmo la porta d'ingresso.
Jamey ed altri due uomini ci osservarono curiosi e Zayn si scostò di lato per farli entrare in casa.
«avete preso la vostra decisione?» disse Jamey sedendosi sul divano.
Rabbrividì, provando pena per il povero divano bianco.
«Si. Abbiamo deciso di consegnarci tutti e due. Ma a due condizioni: che potremo ritornare a casa ogni volta noi lo vorremo e che staremo sempre insieme.»
La risata di Jamey mi trafisse i timpani e strinsi immediatamente la mano di Zayn.
«Sciocchi bambini, pensate che le leggi le dettiate voi?» rise ancora ed in quel momento uno dei suoi scagnozzi gli riferì qualcosa all'orecchio. Divenne subito serio.
«Va bene. Due uomini sono meglio di uno solo. Potrete tornare a casa ogni volta voi lo vogliate, ma non potrete stare insieme. Quello è assolutamente vietato. Potrebbe capitare qualche volta, ma non sempre. Intesi?»
«Si! Va benissimo» dissi, prima che Zayn potesse obiettare.
Il suo sguardo mi stava uccidendo.
«Bene, bambolina. Ci vediamo domani a mezzanotte. Il tuo ragazzo sa dove. Arrivederci» si alzò e, tutti e tre, sparirono dietro la porta.
«Sei impazzita?» urlò Zayn lasciando la mia mano.
«No, Zayn. Hai capito che in questo modo potremo ritornare a casa, ogni volta? » sorrisi e lui si arrabbiò di più.
«Avevo dimenticato di dirti, che non devi mai credere ad una singola parola che dice Jamey.» iniziò ad andare avanti ed indietro ed io iniziai ad agitarmi.
«Questo cosa vuol dire?» chiesi.
«Che siamo nella merda, Mia. Siamo nella merda.» e con questo, chiuse gli occhi.

Parents || Zayn Malik (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora