𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 1: 𝑷𝒊𝒍𝒐𝒕𝒂

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El Dorado, la città d'oro.
Un luogo leggendario in cui sarebbero conservate immense quantità d'oro e pietre preziose.
Obiettivo di grandi avventurieri che hanno cercato a lungo questo tesoro ma invano.

Mio padre sin da piccola mi raccontava del mistero di El Dorado, e devo dire che sono sempre stata affascinata.
Questa passione per gli arcani del mondo, l'ho ereditata da mio padre; lui molte volte ha intrapreso dei viaggi per trovare tesori nascosti e molte volte li ha trovati. Beh così mi raccontava.

Forse erano solo le tipiche storie che si raccontano ai bambini per farli addormentare, così magari sognano di trovare immense ricchezze ed essere tipo cone Indiana Jones.

Sarebbe un sogno se fossi come Indiana Jones, libera di girare il mondo, e visitare le più grandi meraviglie che esso possiede. Come ho già detto è solo un sogno.

Erano le 17 00 del pomeriggio, i raggi del sole filtravano tra la tenda semichiusa, mi trovavo sul letto nella mia camera, il condizionatore acceso al massimo per il troppo caldo. Intenta a leggere un libro, con un silenzio che riempiva tutta la stanza, lì mi trovavo solo io con i miei pensieri . Ma a distruggere quella quiete fu qualcuno che all'improvviso bussò violentamente alla porta della mia stanza, saltai dal letto per il colpo preso e caddi a terra.

Dalla porta che venne spalancata entrò Flora ,la governante della casa, si guardava attorno intenta a cercare qualcosa o qualcuno.
<<Signorina Diana ma dove siete???>> <<Sono qui Flora>> alzai il braccio, Flora come lo vide corse subito vicino a me ,
<<Signorina ma che state facendo qui a terra?>> ,
<<Sai Flora mi hai fatto prendere un colpo e sono caduta a terra>> la donna scoppiò a ridere , prima la guardai storta ma risi anch'io.
Adoro Flora è come se fosse una seconda mamma ma con l'eccezione che con lei posso parlare di argomenti che di solito si evita con i genitori, tipo l'argomento dei ragazzi.

Mi aiutò ad alzarmi da terra, mi toccavo la testa e il fondoschiena per la botta presa, facendo una smorfia di dolore
<<Dai smettila che non ti sei fatta niente>> ,
<<Guarda da quale pulpito viene la predica, ti prego Flo la prossima volta entra con calma e non bussare la porta così violentamente, sembrava che in camera mia stessero per entrare una mandria di rinoceronti>>,
<<E d'accordo scusa, solo che sono molto eccitata>>
<< Ah ecco il motivo, e perchè che succede>> , fece un sorriso a 32 denti
<<Tuo padre ti deve dare una notizia, ma la darà stasera a cena>> .

Quando papà ha una notizia che desidera darla la sera a cena significa che è una notizia positiva, così sorrisi anch'io , però cercai di capire che notizia era facendo l'interrogatorio a Flora fino a quando non si stufò
<<Ho detto che non ti dico nieenteee>>
<< Dai Flo rimane solo tra noi due ti pregoo>> mi inginocchiai sul pavimento di marmo fresco con le mani incrociate, ma la governante mi guardò e scuotò la testa
<<Ho detto di no, ora vado tu fai qualcosa per far passare il tempo ma ricordati che la cena è alle 21 30, non fare tardi come sempre>> uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di sé.

Mi alzai da terra , appoggiai le braccia sui mie fianchi e guardai la mia stanza.
Una stanza tutta lilla e bianca, con un letto a baldacchino che si trovava al centro della stanza, un mobile a ballerina, un settimino ,una libreria, una scrivania ; e dalla mia stanza si poteva accedere al bagno e alla cabina armadio.

Pensavo a cosa potevo fare per passare il tempo, uscì fuori al balcone e mi affacciai al di sopra della ringhiera.
Misi le mani sopra la ringhiera ma era bollente e le tolsi subito; osservai difronte a me e vidi il meraviglioso panorama di Capri.

Mi sentii come rinata, uno spettacolo per gli occhi ; inspirai quell'aria frizzantina e vidi il mare, era stupendo come sempre.
<Ecco cosa posso fare>> mi si accese una lampadina; corsi subito nella cabina armadio presi il primo costume che trovai , era di colore blu e lo indossai subito, e per coprire il costume indossai un pantaloncino corto che risaltava molto il mio fondoschiena e da sopra un top dello stesso colore del bikini.
Presi anche un copri costume bianco, misi dei sandali bianchi da schiava, presi una borsa di tela dove misi la crema solare, occhiali, libro , telone e cuffiette.
E il più velocemente possibile uscii di casa e mi incamminai verso una spiaggia pubblica, evitando di andare in quella privata della mia famiglia

Era il momento di rilassarmi un pò

-𝑯𝒊𝒃𝒊𝒔𝒄𝒖𝒔🌺 -𝑹𝒂𝒇𝒆 𝑪𝒂𝒎𝒆𝒓𝒐𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora