𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 19: 𝑰𝒍 𝒄𝒂𝒐𝒔 𝒅𝒐𝒑𝒐 𝒍𝒂 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒆𝒔𝒕𝒂

145 8 0
                                    

POV'S RAFE

Mi risvegliaiai, ero del tutto frastornato; avevo un forte dolore alla schiena per il "letto" di quella notte.
Alzai gli occhi e vidi i raggi solari illuminare l'intero faro, era arrivata la fine di Agatha, ma quindi anche la fine di rimanere solo con lei, con Diana.

<Buongiorno...> abbassai lo sguardo verso la ragazza tra le mie braccia, aveva gli occhi semichiusi, la sua voce era delicata, una dolce melodie per le mie orecchie.
<Buongiorno dormito bene?> gli sorrisi mentre lei sembrò prendere lentamente conoscenza.
<Dio scusami, non volevo darti fastidio> provò ad alzarsi ma io la rimasi immobile contro al mio petto
<Non mi hai dato fastidio, per niente > la mia voce era del tutto rauca a causa del sonno.
Guardavo quei occhi castani, quei fottuti occhi che mi drogavano il cervello, l'unica droga pura e innocua che abbia mai provato fin ad all' ora.
Mi sorrise e subito iniziò a guardarsi attorno, mentre io rimasi gli occhi fermi su di lei
<Sembra che Agatha si sia arresa>
<Già così sembra>
<Dai così non mi dovrai più sopportare>
<Eh chi ti ha detto che non ti voglio più sopportare...> mi avvicinai al suo viso delicato accarezzando la sua guancia soffice, schiuse le labbra, mentre io continuavo a fissarle.

<Rafe non dovremmo>appoggiò la sua mano sulla mia per cambiarle posizione, ma rimasi ben saldo sul suo volto. Guardavo gli occhi e le labbra, entrambi perfetti, entrambi seduttori.
<Perché no? Tu lo vuoi?> chiuse nuovamente gli occhi mentre anche lei inconsapevolmente si avvicinò alle mie labbra, inziandole a sfiorare
<Sarebbe meglio di no...> sentii quelle parole sottovoce sul margine della mia bocca. In quel momento volevo solo assaporare le sue labbra, volevo solo averla per me.

La baciai, un bacio delicato dove lentamente le nostre lingue iniziavano a stuzzicarsi e a danzare all'unisono.
Ma di punto in bianco Diana si staccò dalle mie labbra, strappandosi dalle mie braccia.
<D che succeso? > arricciai la fronte guardandola confuso.
<Cameron questo non doveva succedere. Meglio che vada> si alzò da terra facendo cadere il giubbotto che ci aveva coperto tutta la notte; frettolosamente mi misi in piedi e prima che raggiunse la porticina di ferro la tirai con il polso.
<Diana...>
<Devo andare kook> mi interruppe, aprì l'ingresso e scomparve dalla mia vista.

POV'S DIANA

Perché l'ha fatto? Perché mi ha dovuto incasinare di più la testa?
Quella notte mi ero preuccupata per lui che mi aveva gentilmente offerto la sua giacca.
Ma accanto a lui sono caduta nelle braccia di Morfeo e letteralmente nelle braccia di Rafe Cameron.
In quel momento vicino al suo volto, con i suoi occhi fissi sulle mie labbra, io desideravo quel bacio; quel rullo di tamburi prima del tocco delle nostre labbra, aumentò le farfalle nello stomaco.
Non ne ho idea del motivo per cui me ne sono andata. Forse per paura; ma non paura di Rafe ,ma del casino che poteva succedere dopo.

!!

Ritornai di corsa a casa; durante il tragitto vidi ciò che era successo a Figure Eight, la maggior parte degli alberi erano caduti, alcune case rovinate per il forte uragano;
tutti se la stavavano passando male.
A Sapphire Hill i giardini erano pieni di sterpaglie di cui già alcuni domestici se ne stavano occupando.
Salii la scalinata del portico, e vidi la porta di casa aperta; entrai silenziosamente, attraversando alcune stanze arrivai alla cucina.
Volevo solo bere un pò d'acqua e mettere qualcosa sotto i denti.
Aprì uno dei tanti scomparti della cucina in cerca di qualcosa da mangiare.
<SEI VIVA> sussultai facendo cadere con il braccio alcuni biscotti a terra.
<FLO SMETTILA DI FARMI SPAVENTARE> la governante corse da me e mi strinse a se, ricambiai quel caloroso abbraccio che per un breve istante mi fece dimenticare quelle labbra.
<Qui l'urgano non ha fatto tanti danni>
<Sembra di no, siccome siamo nella parte alta dell'isola. Comunque tuo padre si è preoccupato un sacco>
<Oh dio> alzai gli occhi e sbuffai, già iniziai a immaginare la sua predica.
<Però tranquilla gli ho detto che ti trovavi da quel tuo amico, John B giusto?> accennai con il capo, tralasciando il fatto di dirgli la verità.
<Flora scusami, ora vado a farmi una bella doccia>

-𝑯𝒊𝒃𝒊𝒔𝒄𝒖𝒔🌺 -𝑹𝒂𝒇𝒆 𝑪𝒂𝒎𝒆𝒓𝒐𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora