𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 10: 𝑰𝒍 𝒎𝒂𝒓𝒄𝒉𝒊𝒐

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Erano le 15 30 e stavo tornando a Sapphire Hill, passando per Figure Eight, precisamente dove si trovano i campi da golf. In quel momento mi arrivò un messaggio da John B

John B🧡🪸:
Ehii D
Scusa se non sono più venuto
Ho avuto un problema a lavoro

Me:
È vero mi hai rimasta da sola

John B🧡🪸:
Scusami veramente D
Non è stata colpa mia davvero

Me:
Hahahahahah tranquillo non fa niente,stavo scherzando
Piuttosto ch'è successo?

John B🧡🪸:
Poi ti spiego tutto da vicino
Stasera ci sarà una festa in spiaggia devi venire assolutamente

Me:
Va bene non mancherò

All'improvviso qualcuno mi diede una spallata facendo cadere la mia borsa a terra, mi girai e vidi due ragazzi di spalle.
<Ehi potresti stare più attento>
<Non ero io con un telefono in mano> si girò un ragazzo biondo che aveva una mazza di golf in mano
<Questo non significa che mi puoi dare una spallata,chi ti credi di essere?>
<Sicuramente qualcuno migliore di te pogue. Ora togliti dalle palle> fece un passo verso di me, cercando di intimidire con la sua altezza, i suoi muscoli e suoi occhi che mi sembravano di ghiaccio.
<Ritorna nello Sprofondo pogue> aggiunse il ragazzo insieme a lui, che mi squadrò dalla testa ai piedi poi si fermò sul mio seno.
<Voi ritornate dalle vostre madri e fatevi insegnare cos'è l'educazione, sempre se la conoscono. Ve la vorrei insegnare io ma non ho tempo da perdere insieme a due idioti>

Stavo per andarmene ma all'improvviso il ragazzo biondo mi prese per il polso, e strinse troppo da farmi male
<Come mi hai chiamato, lurida pogue> gli diedi uno schiaffo sulla sinistra e gli lasciai il segno.
<Per chi cazzo mi hai preso pezzo di merda> strappai il mio polso dalla sua presa. Il ragazzo bruno avanzò un passo verso di me, ma il ragazzo con gli occhi azzurri gli mise un braccio avanti per fermarlo.
<Ci vediamo pogue> accennò un ghigno
<Ma anche no> gli diedi le spalle e me ne andai mentre sentivo che il ragazzo bruno continuava ad aggiungere dei sporchi commenti su di me.

Che gente di merda, sicuramente erano kooks, per chiamarmi pogue. Mi guardai il polso e c'era il segno della mano di quel ragazzo biondo, se mio padre lo verrebbe a sapere lo ammazzerebbe, glielo lascerei fare sinceramente ma non voglio altri drammi nella mia vita.

Quando arrivai alla villa erano le 17, mi dovevo preparare immediatamente per la festa, dovevo essere strafiga.
Davanti al portico vidi un Audi grigia parcheggiata, a quanto pare c'erano visite a Sapphire Hill. Entrai in casa e subito mi raggiunse Marcello, che arrivo incazzato.
<Ma dove sei stata tutto il giorno?> guardandomi fisso nei miei occhi;
<Ero andata a trovare un amico,stai calmo> gli diedi dei colpi sulla guancia, ma all'improvviso mi fermò il braccio,
<E questo che cazzo è?> alzò il mio braccio, e vide il marchio; con i suoi occhi cercava di fulminarmi.
<Lascia stare, non è niente>, tolsi il mio braccio dalla sua presa ma lui ripetè la sua domanda, ma io lo scansai e andai verso il salotto ma mi fermai all'improvviso.

<Eccola arrivata> difronte a mio padre si alzarono due figure dall'enorme salotto della stanza. Un ragazzo con gli occhi azzurri, capelli nocciola con delle mesh bionde e una donna dai capelli bruni, sulla 50tina. Il ragazzo come mi vide gli si illuminarono gli occhi e mi venne subito in contro
<O mio dio Diana, mi sei mancata> avvolse le sue braccia dietro di me e mi
abbracciò. Io non sapevo chi fosse,guardai mio padre scioccata e a lui di conseguenza gli scappò una risata che fece girare gli ospiti.
<Sei cresciuta un sacco D, ho ancora la tua collana> tirò da fuori dalla camicia una collana fatta di un filo di spago nero a cui era appesa una conchiglia. Quella collana e quelle mesh mi fecero capire tutto.
<

Topper vedo che lo stile ti appartiene ancora> ridemmo e lo abbracciai. Il mio migliore amico da piccola insieme a John B; anche se quei due non si sono mai potuti vedere, forse è lo stesso anche ora. Salutai anche la madre di Topper che mi riempì di domande.
Dopo una chiacchierata, volevo stare un pò da sola con il ragazzo per aggiornarci sulle nostre vite.
<Papà faccio vedere a Topper la casa>
presi il ragazzo per la mano e subito lo trascinai all'esterno, nei giardini.

<Che mi racconti, ti piace ritrovarti qui nelle Outer Banks>
<Ovvio che sì, mi piace un sacco. Ho già incontrato John B, mi ha regalato una tavola da surf> il ragazzo fu sorpreso
<John B? John B Rutledge? Il pogue? D lascialo stare a quello. Lo so che sei legata, ma lui è un pogue e i pogues sono pericolosi, sono dei criminali. Tu sei una brava ragazza partieni a una brava famiglia quindi stai lontana da questi pezzenti> come se mio padre non fosse un criminale; ma apparte i pogue non sono così e soprattutto non lo è John B.
<Top non dire così, non sono come li descrivi tu i pogue. Poi lo conosco JB, non farebbe mai certe cose> il ragazzo alzò le mani come segno di arresa
<Senti io ti ho avvertito, poi non dire che avevi ragione quando accadrà qualcosa. Ti chiedo solo di stare attenta D, io non so cosa farei se ti accadrebbe qualcosa>  si fermò e prese le mie mani nelle sue le strinse guardandomi negli occhi; ma subito vide il marchio arrossato sul mio polso. Me ne accorsi e subito tolsi le mani e riniziai a camminare
<D che è successo? È stato quel pogue vero? Gliela faccio pagare> si impostò davanti a me.
<Ti ringrazio Topper. Ma invece dei pogue e di John B,dovresti preoccuparti di qualcun'altro> cercai di sorpassarlo ma mi fermò
< Chi? Dimmelo subito Diana>
Cercai di evitare questo interrogatorio, ma insistì, quindo ho ceduto
<Stavo tornando qui dalla spiaggia, ho passato per le strade di Figure Eight e ho incontrato due stronzi, uno di loro mi ha fatto questo> e guardai le impronta, che mi bruciavano, perché cazzo quello mi ha trattata di merda
Raccontai tutto l'accaduto a Topper e lui mi chiedeva continuamente di descrivere i ragazzi.

<Topper stai tranquillo, se l'incontro di nuovo non gli darò solo uno schiaffo> cercavo di sdrammatizzare un pò l'atmosfera cupa che si era creata,
mi accennò un sorriso nonostante che era preoccupato. Guardai l'orario ed erano quasi le 8.
<Cazzo è tardissimo, devo prepararmi subito> mi alzai di botte dalla panchina in marmo dove ci eravamo seduti.
<Per cosa è tardi>
<Per la festa di stasera sulla spiaggia>
<Ci devo andare anche io, ti aspetto e andiamo insieme,così conosci i miei amici e la mia ragazza.>
Iniziai a correre per andare subito in stanza per prepararmi in più fretta possibile.

Dopo una doccia e il trucco era arrivato il momento di scegliere cosa indossare. Che cazzo mi metto adesso.
Iniziai a scavare all'interno della cabina armadio per trovare un vestito adatto a una semplice festa di spiaggia.
Dopo un bel pò trovai quello giusto, un vestito a tubino zebrato blu e beage, che risaltava molto le mie forme. Mi guardai allo specchio e devo dire che mi piaceva un sacco, non era ne troppo e ne troppo poco. Uscii dalla stanza e scesi le scale; alla fine della scalinata a sinistra c'era Topper che stava messaggiando.
<Hai fatto D? Già stanno tutti lì> alzò piano lo sguardo e come mi vide spalancò gli occhi e la bocca.
<Che dici? Come sto?> ci volle un pò per ottenere una risposta, mentre a me scappava da ridere perché il ragazzo difronte a me iniziava a balbettare
<S-s-sei s-stupenda D. Mi sembri un modella. Tutta la durata della festa drovò stare insieme a te sennò ti rapiscono> lo ringraziai per i complimenti e lo incitai ad andare.
Presi il suo braccio e lo trascinai fuori dalla villa.
<Forza sennò facciamo tardi>, Top aprì lo sportello dell'auto e salì mettendo in moto l'auto. Lasciammo Sapphire Hill e ci dirigemmo verso la spiaggia con una musica in sottofondo.

-𝑯𝒊𝒃𝒊𝒔𝒄𝒖𝒔🌺 -𝑹𝒂𝒇𝒆 𝑪𝒂𝒎𝒆𝒓𝒐𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora