𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 8:𝑶𝒖𝒕𝒆𝒓 𝑩𝒂𝒏𝒌𝒔

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<Le Outer Banks,paradiso terrestre.È il genere di posto dove puoi avere due lavori o due case, due tribù,un'isola.>
John B si era offerto di farmi un tour dell'isola, ero molto entusiasta per l'idea. Così io e Eros siamo saliti sul Twinki, il furgone di John B.
<Siamo a Figure Eight, il versante ricco dell'isola. Qui ci vivono i kooks, e immagino che ci abiti anche tu. Indovina dove non abito> guardai fuori dal finestrino e vidi tantissime ville, campi da golf
<Sinceramente credo che qui siano tutti snob> dissi ridendo e il ragazzo iniziò a ridere anche lui
<Puoi dirlo forte>

All'improvviso John B girò di botte il volante verso destra, tra poco stavo per uscire dal finestrino di JB. Vidi sulla strada che passava sull'acqua alcune persone che pescavano, e un cartello stradale, dove sopra con la lattina c'era scritto:
-ZONA POGUES-
Man mano vidi delle case più semplici e piccole confronto a quelle di prima, persone con rete da pesca, taniche, pale, tosa erba .
<E questo è il versante sud,altrimenti detto "LO SPROFONDO". Ci vivono i lavoratori quelli che si guadagnano da vivere:lavano gli yacht, guidano escursioni. L'habitat naturale dei... rullo di tamburi prego> iniziai a tamburellare le mani sul cruscotto del furgone
<Pogues, cioè io, i miei amici, e anche tu> si girò con un sorriso a 32 denti sul volto e non potevo fate a meno di ridere. Mi girai per controllare Eros, e vidi che teneva la testa fuori dal finestrino, con la lingua all'infuori mentre scondinzolava.

<Sai John B, non ho mai capito bene il motivo del nome pogues> me lo domandavo sempre sin da piccolina ma non avevo mai capito il significato, eppure ero una pogues.
<Pogues, poghi. Pesci da esca, gli organismi più in basso nella catena alimentare. Il lato negativo della vita da pogue è che siamo ignorati ed esclusi>
<E il lato positivo?>
<Ma il lato positivo è che siamo ignorati ed esclusi, il che significa che facciamo quello che ci pare quando ci pare>
Quando John B parlava dei pogue gli si illuminavano gli occhi, era fiero di essere un pogue.
<Beati voi che potete fare quello che vi va> mi sdrai di più sul seggiolino appoggiando i piedi sul cruscotto <Perché il Signor Diaz ancora severo> accennai con la testa e sbuffai
<Te lo giuro è arrivato al punto di assegnarmi un bodygard che deve stare sempre insieme a me>, il ragazzo si girò a destra e sinistra poi mi guardò
< Ma io qui non lo vedo>
<Perché sono scappata John B, non voleva lasciarmida sola per fare una passeggiata>
Accennò un sorriso, e si portò il ciuffo all'indietro
< Sapevo che non eri cambiata, rimani sempre una testa dura>
<Ah io? E tu che porti la bandiera?> scoppiammo a ridere di nuovo, al punto che mi faceva male la pancia per le risate. Mi era mancato ridere con lui, con il mio pogue.

<E dimmi chi sono i pogue che mi hanno sostituita?>
<E difficile rimpiazzarti, ma ho 3 amici e sono fantastici. C'è JJ , che è il mio migliore amico dalla terza elementare; ultimo di una lunga stirpe di pescatori ,ubriaconi,contrabbandieri e tipi da spiaggia che si guadagnano da vivere con l'acqua;è il miglior surfista che conosca, ma non dirglielo; discreto cleptomane e futuro evasore fiscale>
<Ma che soggetto, lo vorrei conoscere>
<Te li farò conoscere tutti D>

<Poi c'è Kiara o Kie, quando non salva tartarughe, ascolta Marley e non si fa tatuare un delfino: esce con noi, e non so il perché. È come te, ricca, tiene i piedi in entrambi i mondi, la sua famiglia e proprietaria del Wreck, il migliore ristorante delle Outer Banks, non ho capito ancora che cosa pensano i sui genitori di noi>
<Sicuramente pensano che siete una banda di idioti divertenti e scoppiati>
si girò verso di me e mi guardò con una faccia come se si era offeso e rattristito. Gli diedi un finto schiaffo, e rise.

<E per ultimo Pope, il cervellone del gruppo, la persona più intelligente che io conosca.È un tipo un pò strano, suo padre è un personaggio leggendario: Heyward, qualsiasi cosa tu voglia sull'isola, lui riesce a procurartela>
<Anche una canna?>
<No purtroppo. Per la canna devi chiedere a JJ non esce mai senza una addosso> ridemmo, e devo dire che da come mi aveva raccontato del suo gruppo, mi piacevano molto ma non so se io gli sarei piaciuta.

A un certo punto John B si fermò, vicino a un grande salice,dove ai rami erano attaccati delle corde che reggevano due amache. Scesi dal furgone e vidi che difronte al salice c'era una casetta di legno semplice, umile; e in quel momento mi tornarono in mente altri ricordi d'infanzia.
<<Lo Chateau>> bisbiglai, ma JB sentì <<Allora te la ricordi la mia casetta>> salì gli scalini e si aggrappò a una delle colonne di legno
<<Come potevo dimenticarla>>

Entrammo dentro casa e John B continuò il tour
<Un vecchio capanno da pesca nella palude :Lo Chateau. Così lo chiamava mio padre>,guardai la stanza e vidi sul tavolino una foto di Big John, il padre di JB
<Non è cambiato proprio, solo un pò più vecchio.A proposito come sta Big John?> a quelle mie parole la gioia del ragazzo svanì, i suoi occhi divennero spenti e guardavano il vuoto. Si avvicinò alla foto che tenevo in mano e la prese
<JB tutto ok?Che succede?>

John B appese la foto sul chiodo nella parete, e rimase lì a fissarla; mi avvicinai e lo abbracciai
<<John B?>
<È scomparso D>, sembrava che stava trattenendo le lacrime ma anche se invano, una lacrima gli rigò il viso. Non riuscivo a crederci

<Cosa? Che significa è scomparso>
< È scomparso 9 mesi fà in mare mentre cercava un relitto. Dopo 3 mesi già avevano dichiarato la sua morte, ma io mi rifiuto di crederci. Mi manca moltissimo D> si rifugiò tra le mie braccia e io strinsi più forte che potevo. Chi più scompare in mare? E poi proprio Big John? Lui era il miglior marinaio che conoscevo, mio padre ha imparato da lui a navigare, erano molto legati, migliori amici.

<Stai tranquillo Jhon B che tuo padre è in gamba, tornerà> misi una mano dietro la sua testa e l'accarezzai per dargli un pò di conforto.
Si riprese e passò una mano sugli occhi per asciugarli, mi accennò un sorriso e io glielo ricambiai. Prese delle birre e uscimmo fuori dallo Chateau, ci sedemmo sulle amache e mi passò una bottiglia fresca di birra con l'apribottiglia. Aprii la birra e l'avvicinai alle mie labbra e feci un piccolo sorso, mentre il ragazzo accanto già era a metà bottiglia.

<E adesso chi è il tuo tutore JB, tua madre?>
<Mia madre non la sento da anni. Il mio tutore dalla scomparsa di mio padre è zio T, ma al momento si trova in Mississippi a costruire case>
<A quindi ora sei da solo e te la spassi con i tuoi amici ?>
<A quanto pare si> e fece un altro sorso, <Brindiamo> alzò il braccio ,
<A cosa scusa?> lo guardai dubbiosa
<Al fatto che siamo pogues e la nostra missione quest'estate è divertirci continuamente >.

Brindammo, e passammo il resto della serata sulle amache a parlare di quello che ci era successo in questi anni. Gli raccontai di quando ho scoperto che mio padre era un grande criminale, mafioso; quando John B ascoltò tutto l'accaduto paragonò mio padre a Pablo Escobar, e ci ha azzeccato.

Verso le 21 dopo aver insistito per accompagnarmi a casa con il Twinki, arrivai alla villa.
<Vuoi scendere?> gli proposi dopo aver aperto lo sportello
<Facciamo la prossima volta, ora sono un pò stanco, ci vediamo Diana Diaz> mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia in segno d'amicizia, ma facendolo arrossire
<Ci vediamo John Booker Rutledge>.

Chiusi lo sportello e feci scendere Eros, bussò e mi salutò con la mano, e lo stesso feci anch'io.
Avevo passato una bella giornata, sperò che sia così tutta l'estate

-𝑯𝒊𝒃𝒊𝒔𝒄𝒖𝒔🌺 -𝑹𝒂𝒇𝒆 𝑪𝒂𝒎𝒆𝒓𝒐𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora