Ero lì in quell'enorme casa da praticamente un mese e ormai i giorni passavano abbastanza veloci nonostante rimanessi gran parte del tempo da sola. Tutti e quattro i ragazzi arrivavano a scomparivano da casa come se fosse un albergo. Delle volte non tornavano nemmeno per pranzo o per cena ed erano davvero indaffarati.
Iniziavo ad annoiarmi a stare la maggior parte del tempo da sola sempre ferma in quella casa: uscire mi era stato rigorosamente proibito da Aaron.
È sempre a comandare quel ragazzo... pensai sbuffando un po' sconsolata. Louis, Grigori ad Ayden, stranamente e con mia grande sorpresa, concordavano a pieno la decisione di Mr So tutto io.Passavo le intere giornate a pulire quell'enorme casa e a riordinare le sue stanze. Solitamente, quando avevo finito ero distrutta. Così mi rilassavo alla televisione mandando ogni tanto qualche messaggio ai ragazzi per sapere se sarebbero tornati per pranzo o per cena. Non mi rispondevano mai, quasi mai.
Louis, Ayden e Grigori talvolta mi rispondevano quando avevano tempo ma Aaron.. mai. Non mi aveva mai -e dico mai- risposto ad un singolo mio messaggio. Era una cosa davvero logorante.Quel giorno, assolutamente uno come tutti gli altri, avevo appena finito di riordinare un po' la cucina e il salotto e mi ero stesa sul divano decidendo poi subito dopo di farmi un bagno caldo, uno di quelli rigeneranti.
Andai nella stanza che era diventata mia e la guardai più attentamente per cercare se c'era un bagno adiacente come nella stanza di Aaron, ma non lo trovai. Non conoscevo ancora bene quella casa e le mie conoscenze riguardo essa comprendevano solo la prima stanza dove ero stata portata appena arrivata qui, che scoprii essere quella di Ayden; la cucina con adiacente il salotto; la stanza di Aaron con il suo bagno privato e la mia camera di fronte alla sua.
Così, piano piano, sgattaiolai fuori dalla mia stanza ed entrai in quella di Aaron richiudendo la porta dietro di me il più piano possibile come se qualcuno mi potesse sentire. La mia prudenza era anche troppa considerato che ero da sola in casa.
Entrai nel bagno e iniziai a far uscire l'acqua calda dalla cannella. Una volta riempita tutta la vasca e messo dentro il bagnoschiuma, mi spogliai e mi ci immersi dentro lentamente assaporando quel tepore che rigenerava ogni mio piccolo pezzetto di pelle.
Dopo non so quanto tempo, uscii dalla vasca e andai in camera mia a prendere dell'intimo pulito da poter mettere ma, prima che varcassi la soglia della mia stanza, mi ricordai che oltre a ciò che indossavo, non avevo altro con me. Mi scocciava lavare di nuovo l'intimo che indossavo e aspettare che si asciugasse, così, imbarazzatissima, tornai in camera di Aaron che era in disordine, di nuovo.
Mai una volta che entro in quella stanza e la trovo pulita e ordinata.Allora mi misi a rifargli almeno il letto scoprendo, dopo un fottuto mese, che la felpa e i pantaloncini che non trovavo più erano sotto il cuscino del suo letto!
Mannaggia a quel bugiardo che mentiva dicendomi che non sapeva dove fossero, pensai socchiudendo gli occhi e progettando così una piccola vendetta nei suoi confronti.Un poco timorosa di essere scoperta sul fatto ma anche divertita da quella mia piccola bravata che stavo per compiere, aprii tutti i cassetti dei mobili che aveva in camera fino a trovare quello che conteneva il suo intimo.
Il cassetto dell'intimo dove teneva molteplici paia di boxer di diverse tonalità del nero e altri di colore bianco e grigio, era il primo. Nel secondo invece c'erano i calzini e in quello sotto ancora varie canottiere.Presi furtivamente un paio di boxer bianchi e li indossai alla velocità della luce imbarazzatissima per ciò che stavo davvero facendo. Non avrei mai detto che un giorno l'avrei davvero fatto.
Dato che non sapevo cosa indossare, decisi che per quella volta avrei usato anche una sua maglietta che mi stava decisamente larga non avendo il suo fisico atletico. Come indumento di sotto mi misi i pantaloncini che avevo trovato sotto il suo cuscino e mi venne in mente così la punizione: presi tutti i suoi boxer e li misi in un sacchetto che andai a prendere in cucina. Non sapendo dove nasconderlo giravo e rigiravo per il corridoio in cerca di un luogo perfetto.
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Occhi rosso sangue
FantasyPRIMO LIBRO della duologia: - Occhi rosso sangue (In revisione); - Occhi di ghiaccio (Lavoro in corso) E se per puro caso, un giorno, nascesse una bambina con poteri straordinari, più straordinari di angeli, demoni, vampiri, licantropi e ninfee mess...