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- Perché porti sempre quelle collane al collo? -
- Queste? Sono i simboli delle creature a cui appartengo. -
- Angeli e demoni? -
- Esattamente. Vedi, questo stondato dalle linee sinuose simboleggia gli angeli mentre quello formato da rombi e triangoli incrociati simboleggia i demoni. Sono come una sorta di amuleti e fanno anche capire di che grado sono alle altre creature che magari hanno sentito parlare di me ma non mi hanno mai visto. Ti piacciono? -
- Si. Senti volevo chiederti una cosa... Dove potrei averli visti oltre che al tuo collo? -
- Beh, non te lo so dire. Del tuo passato non ricordi nulla e inizi a ricordare solo da quando vivevi con i tuoi tutori. L'avrai visto a casa loro. -
- No, non credo altrimenti li avrei riconosciuti subito. -
- Allora li avrai visti in un tuo sogno/ricordo. -
- No, stessa ragione di prima. -
Storse la bocca come scusa per non potermi aiutare e mi fissò.
- Non sei arrabbiata con me? - mi chiese continuando a fissarmi.
Iniziai a contorcermi le mani per l'ansia. - Dovrei. -
- Ma non lo sei, giusto...? -
- No. - sospirai scoraggiandomi e abbassando le testa.
- Che ne dici se per farmi perdonare risponderò a tutte le domande che mi vorrai porre? -
- Ci sto. -
- Beh, iniziamo allora. -
- Come mi hai trovata nel bosco mesi fa? -
- Ti ho trovata per caso. -
- Okay, rettifico la domanda: come mi hai ritrovata nel bosco mesi fa dopo esser scappato via di corsa? -
- Sapevo che lo avrebbe chiesto. - borbottò tra sé e sé come se parlasse a qualcuno che io non vedevo. - Il tuo odore. -
- Il mio odore, cosa? -
- È buono. - borbottò di nuovo imbarazzato.
- Vorrei avere i poteri di Grigori. - sbuffò indispettito
Perché mai? Aaron è più forte di Grigori...
- Almeno saprei cosa ti passa per quella testa troppo piccola per avere tutti quei capelli. -
Ridussi gli occhi ad una fessura valutando attentamente le sue parole.
- Farò finta di non aver sentito. Solo tu senti il mio.. buon odore? -
- No. Lo sentono tutti e tutti ne sono attratti. -
- Perché? -
- Sto cercando di capirlo da quando sei entrata in questa casa per la prima volta. -
- E di che sa? -
- Di... buono. -
- Si ma avrà un qualcosa che lo caratterizza.. Non può essere buono e... basta. -
- Sa di rose e cioccolata, sa di lussuria. -
Avvampai.
Lui invece fece un sorrisetto sghembo e malizioso.
- Non fare la santarellina. Mi sono accorto di come il tuo corpo reagisce alla mia presenza, con me diventi nervosa. -
- Solo perché ho restituito un bacio non vuol dire che io sia... pervertita. -
- Un bacio? Io credo anche di più... - Si avvicinò a me come fa una pantera.
- Non distrarmi! Perché non hai voluto che nessuno mi toccasse quando sono arrivata qui? -
- Perché... non lo so. Non lo volevo e basta. -
- Okay. - storsi la testa di lato non capendo la sua risposta - Perché nessuno mi ha detto della pomata guaritrice? -
- Oh, emh.. una svista di tutti, mi dispiace. -
- Non fa nulla. - sospirai - E che mi dici di quando mi sono risvegliata senza i miei vestiti addosso e con delle grandi bende? Sei stato te? -
- Già. Tranquilla, non ho guardato... forse. -
Gli tirai addosso un cuscino per non diventare viola dalla vergogna.
- Non ti devi vergognare, hai un corpo che... - si morse il labbro inferiore pensando a chissà cosa - Wow, favoloso. -
- Emh... si, okay. Cosa mangiano gli angeli? E i licantropi? Le ninfee? Le sirene? I guaritori? I centauri? I demoni e i vampiri credo di saperlo... -
- Calma, una cosa alla volta. Gli angeli non mangiano, bensì si nutrono. Con esattezza, si nutrono di luce. Hanno una sorgente d'acqua luminosa dove ci si immergono dentro per riprendere energie. Ma questo è solo uno dei tanti modi che hanno di nutrirsi. Si nutrono anche del sole, anzi, rettifico. Con il sole le loro energie aumentano, così come i demoni hanno più forza di notte. È una cosa alquanto logica. Comunque oltre alla fonte di acqua benedetta, si nutrono della luce divina di Dio che emana giorno e notte, lassù dove noi non vediamo. I licantropi si nutrono di carne cruda, come dei lupi. Nella loro forma trasformata vanno a caccia di animali e li divorano sul momento. -
Feci un'espressione un po' disgustata che gli procurò un leggero sorrisino per poi continuare.
- Le ninfee, creature alquanto rare, si nutrono di alge e a volte anche di pesci di piccole dimensioni. Le sirene hanno un'alimentazione simile alle ninfee ma hanno anche la possibilità di mangiare cibi umani quando sono nella loro forma umana. La maggior parte delle sirene sono vegetariane o mangiano esclusivamente pesce, naturalmente. I guaritori sono degli esseri umani quindi mangiano 'normale', se così possiamo definirlo. Hanno solo delle sorti di poteri o affinità a piante curative, non rari ma nemmeno troppo comuni. La maggior parte di essi lavora in ospedali o centri per bisognosi oppure vivono la loro vita tranquilli senza minimamente sospettare della loro natura. In questo caso sono guaritori dormienti. Il Dottor Lucas è un guaritore, lo sapevi? -
- Veramente no... -
- Oh beh, ora lo sai. - sghignazzò - Chi altro chiedevi? Oh si, i centauri. Beh loro... sono una sorta di via di mezzo tra un umano e un licantropo. Ovvero, cacciano gli animali come i licantropi ma cuociono la carne come gli umani. Prediligono l'arco e la freccia come utensili da caccia, sai, per la praticità di mettere l'arco "a tracolla". Per quanto riguarda demoni e vampiri, sai dirmi la differenza tra di loro in generale e il loro differente pasto, per quanto lieve sia?
- Beh in realtà... non lo so. -
- Ma non sai proprio niente! -
- Ehi, non è colpa mia se sono stata rinchiusa per dodici anni e voi non mi raccontate mai nulla! - mi difesi leggermente inviperita.
- I demoni hanno un cuore che batte, il loro corpo emana calore così come quello degli umani, e si nutrono di sangue, ma non solo. Diciamo che mangiano anche cibo umano, ma non per sopravvivenza, per gola. La gola è uno dei sette peccati capitali per cui i demoni impazziscono. - Mi fece un sorrisetto sghembo. - E poi mangiare il cibo umano rallenta la loro sete di sangue. I vampiri invece hanno un corpo freddo, privi di cuore che gli batte e il sangue che gli scorre nelle vene è putrido. Si nutrono esclusivamente di sangue e prediligono quello umano. -
- Figo! Senti, una volta Grigori mi ha spiegato un po' di cose del tipo in cosa consistono i vostri poteri, ma poi ha menzionato delle regole da rispettare per tutte le creature. Di che regole stava parlando? -
- Domanda complessa questa. Allora, vediamo come posso semplificarti le cose... Ogni specie di creature ha le sue regole personali. Non sono molte come quelle degli umani, ma sono molto più ferree. -
- Meno ma più ferree. - sussurrai a me stessa ripetendo brevemente ciò che aveva detto Aaron. Avendolo interrotto mi guardò con un cipiglio sul volto e poi alzò un sopracciglio.
- Non importa che lo ripeti, non ti devo interrogare. -
- Oh, emh, si, lo so. Solo che voglio ricordarmi tutto questo. Suvvia, continua. -
- Ti prego, non farmi rispondere a questa domanda. Ogni tipologia di creatura ha le sue... Tipo che i vampiri e i demoni non posso trasformare gli umani e se dovesse succedere, ci deve essere un contratto tra l'umano e il trasformatore in questione. Il contratto serve più che altro per l'umano. Se quest'ultimo dovesse riscontrare problemi durante la trasformazione o dovesse morire, il trasformatore in questione deve pagare il danno al trasformato o alla famiglia della vittima se quest'ultima muore. -
- Oh, una cosa complicata. -
- Si, ed è per questo che sia i vampiri che i demoni sono restii alla trasformazione di un qualsiasi essere umano. - Fece una pausa per poi riprendere.
- Le sirene non devono far cadere in tentazione con la loro voce e bellezza i marinai, a meno che quest'ultimi stiano facendo qualcosa contro il mare e le sue creature. Le ninfee sono talmente innoque che quasi non hanno regole. Sono gentili e pacifiche. Il loro aspetto è umano e infatti molte volte si mescolano a loro. A volte sono modelle o stiliste importanti, a volte fanno volontariato in qualche centro ricreativo oppure lavorano come aiutanti di rinomati dottori. Non tutti sanno della loro esistenza ma c'è chi lo sospetta. I centauri non posso cacciare nei luoghi protetti dove la caccia è vietata. Gli angeli non possono donare il loro prezioso sangue ai demoni, e viceversa. -
- Perché solo tra demoni e angeli non ci può essere uno scambio di sangue? -
- In realtà gli angeli e i demoni non devono donare il loro sangue a nessun essere umano o creatura che non sia della loro specie. È un sacrilegio, e ancora di più è rubarlo. Se un demone dovesse rubare ad un angelo il suo sangue, anche una singola goccia, il demone in questione deve pagare con la propria vita o con l'esilio. Lo stesso nel caso contrario. -
- E come mai? -
- Il sangue demoniaco e quello angelico hanno delle proprietà stupefacenti. Se dato agli umani malati terminali, questi guariscono per sempre senza che la malattia si ripresenti in futuro. -
- E perchè allora non glielo offrite? Guarireste tantissime persone! Magari guarireste un genitore, un figlio, un nonno o una nonna! -
- Se lo facessimo anche una sola volta, tutti lo noterebbero. Non rimarrebbe inosservata una guarigione a lungo termine così improvvisa. Allora, chi sa di noi, capirebbe. A quel punto saremmo schiavizzati per il nostro sangue. Si, siamo più forti degli umani, ma non vanno assolutamente sottovalutati. Durante tutti questi millenni l'essere umano, l'essere più debole di questo mondo, è sempre stato sottovalutato. Eppure, come puoi vedere, sono ancora qui tra noi sempre più attrezzati, più organizzati. Hanno un senso di adattamento veramente incredibile. Non mi disgustano come invece fanno alcune specie di Creature, io ne sono completamente affascinato. Hanno una forza d'animo enorme... - Rimase in silenzio per qualche secondo per poi continuare. - Altro? -
- Mh... Per ora no. -
- Allora io vado a... -
- No! Aspetta. Avrei un'altra domanda da porti. Io... Tu... Ti piaccio davvero? - buttai fuori tutto di un fiato.
Rimase impassibile e inaspettatamente si mise a ridere. Mi si avvicinò lentamente, e credendo che mi avrebbe baciata, mi avvicinai anche io. Poi, all'ultimo secondo, deviò la sua traiettoria e mi schioccò un bacio sulla fronte.
- Sì. - Si alzò dal divano e si incamminò verso le scale. - Se vuoi ciò che credo e che voglio anche io, raggiungimi in camera tra un po'. Ora devo fare la doccia. A meno che tu non voglia farla con me... - mi sorrise maliziosamente.
- Vai. Ora. - arrossii. Alzò le mani in segno di resa e scomparve dietro l'angolo.
Tra un po'? Che voleva dire "tra un po' "? Qualche minuto? Mezz'ora? Un'oretta? E cosa voleva fare? Come mi era potuto saltare in mente il desiderio di volerlo baciare? La tonalità della sua voce e il suo sguardo mi avevano fatto intendere molto più che il desiderio si un solo bacio. E se non mi fossi sentita pronta? E se lo avessi rifiutato come l'avrebbe presa?
L ultima volta che ci eravamo baciati era stato quasi brutale e io non sono quel genere di ragazza. Feci un profondo respiro e mi alzai dal divano. Ripetendomi di stare calma mi avvicinai alla sua stanza e bussai leggermente ma la porta si aprì da sola sotto il mio tocco.
- Pensavo non saresti più venuta da me. - Parlò, ma non lo vidi. La luce era spenta e nonostante fosse pomeriggio, la camera era nella completa ombra. Mi avvicinai all'interruttore per vedere il volto di Aaron ma la sua voce mi bloccò.
- Non... accendere la luce. -
- O..okay. -
- Avvicinati. -
- Dove? Io non vedo nulla. -
Mi sentii afferrare con forza per un braccio facendomi sussultare ma subito dopo la stretta diminuì e lasciò il posto ad una lieve e fresca carezza. Mi inginocchiai sul letto seguita guidata dai suoi movimenti e poi mi ritrovai inchiodata al letto con lui sopra di me.
- S..senti io... -
- Ssssh. - mi ammonì poggiando un suo dito sulle mie labbra schiuse. La punta dell'indice percorse il contorno delle mie labbra provocandomi un brivido lungo la spina dorsale. La mano sospesa che era vicino al mio volto si abbassò arrivando all'altezza del mio fianco. Spostò un lembo di stoffa e la sua freschissima mano si appoggió sul mio fianco facendomi desiderare che salisse.
- Lo vuoi, vero? - Sbarrai gli occhi. - Vuoi che la mia mano percorra la tua pelle. Vuoi che le mie labbra si appoggino sulle tue. Vuoi che il mio corpo sovrasti il tuo. Tu desideri tutto questo. Lo sento dalle pulsazioni veloci del tuo cuore, lo sento da come il tuo corpo reagisce alla mia vicinanza. -
Abbassò il viso verso il mio e mi baciò. Ma non era vorace come l'ultimo dato, era dolce, fresco, delicato. Nulla a che vedere con le altre volte. Quel bacio mi toccò dentro creandomi una potente scarica elettrica in tutto il corpo. Sussultai e lui in risposta mi strinse a se appoggiandosi un poco di più a me. Assecondò ogni mio movimento con dolcezza e naturalezza ma poi, quando per sbaglio gli morsi il labbro inferiore, un fuoco vivo attraversò il suo corpo incendiandomi. Il bacio divenne così più veloce e più approfondito. Non sentivo più quel fresco rilassante, ma un fuoco ardente che quasi mi bruciò le labbra.
La sua pelle scottava contro la mia. Ansimò contro il mio collo e la sua mano salì lungo il mio fianco fino ad arrivare al bordo del reggiseno.
- Aspetta io... - mi interruppe bruscamente ribaciandomi animatamente.
La sua mano continuò a salire racchiudendo così il mio seno sinistro. Il fiato mi si bloccò in gola mentre lui, con un gesto fulmineo mi sganciò il reggiseno.
- Respira. Non ti farò nulla di male. Respira. - mi sussurrò all'orecchio. Alcune ciocche dei suoi capelli mi ricaddero sulla faccia. Erano umidi, il che significava che aveva davvero fatto la doccia durante il mio monologo interiore. Ripresi a respirare e subito dopo la sua mano racchiuse il mio seno libero di ogni stoffa. Inarcai la schiena all'indietro e un mugolio mi scappò dalle labbra. Ci giocò un po' e poi prese in mano l'altro continuando la sua dolce tortura. Con una gamba fece allargare le mie e si appoggiò completamente su di me facendomi sprofondare ancora di più nel letto. Preso dalla foga mi alzò la maglietta fino al collo e rimase a guardarmi. O almeno, lo credevo. A quanto pare l'essere un demone aveva i suoi vantaggi come, per esempio, vedere normalmente al buio. Arrossii e sperai che quel lieve rossore che mi dipingeva le guance non lo notasse. Abbassò la testa e poggiò un lieve bacio sulla mia clavicola destra mentre mi stringeva i fianchi con le sue mani. Poi, con un semplice bacio a stampo, rotolò al mio fianco e buttò la testa sul cuscino inspirando ed espirando lentamente.
- Ma io credevo che tu... -
- Non ho mai voluto andare fino in fondo. So che non sei pronta e che ti ci vuole del tempo. È normale e lo comprendo, anche se è stato davvero un'impresa riuscire a controllarmi dal farti... qualunque cosa. Avrei voluto che fosse tutto dolce, tenero e fresco, nel vero senso della parola. Ci stavo riuscendo, anche se con grande fatica ma poi tu mi hai morso il labbro e io... non ce l'ho più fatta. -
- Scusa... -
- Scherzi? Non chiedermi scusa. Sono io che non sono riuscito a tenere a bada la mia parte demoniaca. E poi... è stato bellissimo lo stesso. - Mi abbracciò stringendomi forte a sé.
- È che ho un costante bisogno di contatto fisico. E non intendo il... sesso. Intendo un qualsiasi genere di contatto fisico, anche solo tenere la mano di qualcuno. A volte sembro più un umano che una creatura. -
- Tutti hanno bisogno di contatto fisico, per un motivo o per l'altro. C'è chi fa vedere questa esigenza senza barriera, c'è chi lo nasconde, c'è chi non se ne rende conto fino a che qualcuno non glielo fa notare. -
Poi silenzio. Nessuno dei due parlò più e l'argomento "contatto fisico" non venne più ripreso. Entrambi eravamo persi nei nostri pensieri.

Dopo non so quanto mi alzai dal letto per andare a prendere una boccata d'aria mentre Aaron era comodamente seduto sulla sua poltrona a leggere.
Scesi le scale e notai che la porta di casa era aperta. Si era aperta da sola con il vento? Aaron l'aveva chiusa male o proprio se ne era dimenticato?
Uscii guardandomi intorno ma qualcuno mi bloccò da dietro infilandomi un cappuccio in testa. Iniziai ad urlare.
- Silenzio. - mi disse una voce. Poi mi strattonò per le braccia che mi erano state legate dietro la schiena.
Merda.

Occhi rosso sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora