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- Ehi sveglia. -
- Mh? -
- Sveglia, tra poco arriverà il dottore a dirci come sta Ayden. -
- Oh, grazie Aaron. Gli altri? -
- Li sveglio io. Vai a darti una sciacquata... -
Gli feci una smorfia e mi diressi verso il piccolo bagno che si trovava nella stanza. Alzò un sopracciglio e gli feci la linguaccia prima di chiudermici dentro a chiave.
Mi guardai allo specchio e pensai che non aveva tutti i torti. Maglia sgualcita, capelli arruffati, occhi ancora semi chiusi, occhiaie e una guancia leggermente arrossata dove evidentemente mi ero appoggiata durante le ore di sonno. Ero un disastro.
Aprii la cannella dell'acqua fredda e ci passai sotto le braccia dopo essermi tolta la felpa pesante. Mi sciacquai abbondantemente il viso con acqua gelida per svegliarmi e mi passai le dita tra i lunghi capelli per districarli.
- Va già meglio. - affermai riguardandomi allo specchio.
Aprii la porta e vidi i miei due amici che si stavano svegliando mentre di Aaron non c'era traccia.
- Buongiorno! - mi rallegrai vedendo le loro facce dolci appena svegli.
- Buongiorno, sempre se lo è. -
Grigori annuí debolmente a ciò che aveva detto Louis.
- Dovrebbero essere più o meno le sei del mattino. - dedussi vedendo la fioca luce filtrare dalle persiane chiuse della grande finestra.
Mi diressi verso il divanetto dove erano ancora seduti i miei amici e aprii la finestra che era sopra le loro teste.
- Mmh. - mugugnò Ayden ancora addormentato girando la testa dal lato opposto della finestra. Sentii un suono come una sorta di allarme.
Aaron spalancò la porta e ci corse incontro.
- Che succede? - chiese preoccupato.
- N..nulla. Perché? - aggrottai le sopracciglia.
Aaron ci indicò una luce accesa su un macchinario vicino a Ayden.
- Avete suonato l'allarme. -
- Oh, credo che Ayden abbia premuto il bottone senza volere girandosi nel letto. -
Entrò di corsa anche il dottor Peterson.
- Che succede? - chiese anche lui allarmato.
Aaron sospirò rumorosamente e gli spiegò l'equivoco. Lucas fece un sospiro di sollievo e si avvicinò al lettino dove Ayden iniziava a svegliarsi.
- Beh, dato che ci sono controllo ora come sta. -
Mi accomodai sul divanetto e Aaron mi venne vicino appoggiando un braccio sulla mia spalla.
- Ehi, vedo che la tua gamba sta già molto meglio! -
- Si, Lucas me l'ha disinfettata e mi ha messo qualche punto. A breve sarò come nuovo. Tutto grazie al sangue che mi scorre nelle vene. -
- Quello angelico? -
- E anche quello demoniaco. Gli angeli e i demoni guariscono molto più in fretta rispetto agli umani. -
- Oh, capisco. -

- I battiti cardiaci si stanno normalizzando quasi del tutto. I lividi intorno ai polsi, caviglie e collo stanno sparendo. Voglio lo stesso assoluto riposo, capito? -
- Se se. -
- Ayden... - lo rimproverò il dottore.
- Ho capito, sto fermo immobile. - Fece una smorfia.
- Tra qualche ora passerà a visitarti Ayla, mia figlia. -
- Davvero? - chiese speranzoso.
Lucas socchiuse gli occhi - Si, davvero. - Se ne andò via squotendo la testa divertito.
- Ayden ha una cotta per lei da sempre. - mi spiegò Louis.
- Non è vero! - si difese Ayden facendo ridere Grigori e Louis.
- Smettetela con questa stupidaggine della cotta.- li ammonì Aaron.
- Parla quello infatuato da due occhi rossi. - Louis si difese facendo cadere in fallo Aaron.
Io arrossii e abbassai la testa mentre Aaron, come se nulla fosse, girò la testa dall'altro lato appoggiando un piede sulla coscia della gamba opposta. Poi borbottò qualcosa facendomi sorridere.

Dopo circa un'ora, i battibecchi tra Ayden e Louis, le sbuffate scocciate di Aaron e Grigori che scuoteva la testa divertito, finirono.
- Buongiorno. - Una dolce e soave voce mi arrivò alle orecchie.
Tutti quanti ci girammo verso la porta e rimanemmo incantati da tanta bellezza.
Una ragazza minuta dai lungi capelli bianco/rosati e dagli occhi blu mare con qualche riflesso viola ci sorrideva.
- Ayla. -
- Ayden, di nuovo qui? Mio padre mi aveva detto che avrei ricevuto una sorpresa entrando in questa stanza. - sorrise dolcemente.
- Ciao Louis, Grigori, Aaron e... -
- Lilu. - Mi sorrise gentilmente.
- Insomma, che hai combinato questa volta? In che guaio ti sei cacciato? - le chiese con tono dolce e amorevole come fa una mamma con il proprio bambino.
- Non c'entra nulla lui, è stata tutta colpa mia. - mi intromisi senza rendermene conto.
- Lilu, ma che stai dicendo? Non è assolutamente colpa tua! - intervenne Ayden prima degli altri cercando di mettersi a sedere sul letto.
- Te stai buono qui giù e non ti muovere. -
- Uffa, va bene Ayla. - borbottó Ayden girando la testa dall'altro lato.
- Non credo proprio che una ragazza bella e gentile come te abbia mai potuto mettere in grave pericolo un amico di propria volontà. - mi mise una mano sulla spalla sorridendomi.
- Dahmipir ha catturato Ayden solo per usarlo come esca. È me che voleva. -
- Dahmipir? Di nuovo, ragazzi? Erano anni che non sentivo più parlare di lui. Pensavo... -
- Che fosse scomparso? Morto? No, è ancora vivo e vegeto purtroppo. - la interruppe Louis.
Ayla sospirò e con sguardo triste tornò davanti al lettino dove giaceva Ayden.
- È probabile che quando riprenderai un po' di forze ti compariranno sulla pelle dei tagli di diversa grandezza e profondità. Ribellandoti alle catene ti sei procurato del tagli interni in tutto il corpo. Più migliorerai e più questi tagli saliranno in superficie. Ti prescrivo questa pomata da mettere quando i tagli saranno visibili. Ora riposa, ripasso tra qualche ora. -
Poi, leggiadra come una piuma, se ne andò triste chiudendosi la porta alle spalle e lasciandoci tutti quanti in un imbarazzante silenzio.
- Io vado a fare un giro. -
- Anche io. - concordò Grigori con Louis.
- Io devo parlare con Lucas. - Aaron si alzò dal divanetto lanciandomi un'occhiata strana - A dopo. -
- Oh, a dopo... - sussurrai vedendo Aaron sparire dietro la porta.
- Beh, siamo rimasti sol... - mi interruppi vedendolo profondamente addormentato - Come non detto. -
Mi accasciai sul divanetto senza sapere che fare dato che tutti se ne erano andati.

Occhi rosso sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora