Capitolo 23 - And our time is running out

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24 dicembre, Snow Lodge, Alisea.

Quando rientrai nel caldo di Snow Lodge, trovai Sophie che mi spettava con aria accigliata. Sapevo che era lei l'artefice del mio incontro di poco prima e si vedeva chiaramente sul suo viso che aveva diverse domande per me.

Mentre toglievo la giacca, riponendola sull'attaccapanni all'ingresso, mi si avvicinò sussurrando in modo da non poter essere udita da altri:

"Io ti creo l'occasione perfetta e Mark rientra con quella faccia, si può sapere cosa hai combinato?"

"Niente" le risposi a bassa voce a mia volta.

"Dobbiamo parlare" e mi prese per un polso trascinandomi verso le scale, poi cinguettò allegramente "Oh Ali vieni con me, devo proprio farti vedere il mio nuovo vestito per la serata. Arthur finisci tu in cucina, io e Ali andiamo a prepararci".

Mi trascinò su per le scale tra gli sguardi perplessi di Arthur e Julia che non riuscivano a capire cosa stesse succedendo.

In tutto questo non avevo visto Mark, dove era finito?

In cima al pianerottolo trovammo Christine pronta a scendere dopo la doccia che le avevo suggerito. Indossava un vestitino rosso con una profonda scollatura a cuore che metteva in risalto il suo seno. I capelli biondi le ricadevano in morbidi ricci intorno al volto. Indossava un profumo intenso, quasi fastidioso con note di patchouli, pepe nero e fiori d'arancio. Ma era uno schianto. Mi sorrise trionfante.

Una volta in camera di Sophie rientrai finalmente in possesso del mio polso, era indolenzito.

"Allora?"

"Allora niente" risposi, massaggiandomi il polso.

"Eh no, non te la cavi così. Vi ho osservato per tutto il giorno, vi siete lanciati in continuazione degli sguardi talmente eloquenti che solo una tonta come te poteva non notare".

"Non sono tonta" risposi risentita.

"Sì che lo sei. Lo sei perchè non riesci mai a prendere una decisione definitiva. Se tu non avessi più voluto avere a che fare con Mark glielo avresti già dovuto chiaramente dire. Mark ti ama ancora".

"Lo so". Stavo rispondendo a monosillabi. Mi sentivo sull'orlo di un baratro. Se ci fossi caduta non ne sarei più uscita.

"Te lo chiedo di nuovo: perchè Mark è rientrato con quell'espressione da fine del mondo sul viso?" esclamò esasperata.

"Perchè si aspettava che io potessi dimenticare" risposi con tono altrettanto esasperato.

"Non credo che lui voglia che tu dimentichi, ma sì, vuole una seconda occasione"

"Affinché poi lo scopra di nuovo a provarci con un'altra? No grazie".

"Tu ti ostini a negare a te e a Mark un'opportunità. Ho parlato con Mark oggi, i suoi sentimenti per te sono sinceri ed è sinceramente pentito, non credo possa tradirti di nuovo. Non sono una sua fan, dopo quello che ha fatto, ma se ora neghi questo sentimento farai uno sbaglio ancora più grosso, finendo per rifugiarti in storie senza futuro. Come con Alex"

Alex, devo chiamarlo...

"Se non sei una sua fan, perchè mi stai dando contro allora?" stavo quasi urlando.

"Perché quando ti guarda i suoi occhi raccontano quello che prova ancora per te e sono sicura che non incontrerai mai un altro che possa guardarti con quell'espressione".

"Se anche fosse? Non è un tuo problema"

"Lo è, con questo carattere finirai per rimanere sola e a me tocca sopportarti"

Come il vento d'invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora