Il violento temporale che era esploso tra le due e le tre del mattino aveva abbassato le temperature roventi della terza settimana di luglio. Il cielo, molto più pulito, era cosparso di strascichi di cumulonembi che si addensavano verso l'orizzonte e in apparenza dietro agli edifici più alti di Tokyo.
Gli anziani lo sapevano dalle proprie ossa: sarebbe certamente arrivato un altro forte temporale. Ma dopotutto, era stagione.
Izuku, quella mattina, si era svegliato molto presto e un po' accaldato. Non era riuscito a misurarsi la temperatura, né a mettere qualcosa sotto ai denti. La stanchezza accumulatasi per via di una nottata passata a girarsi e rigirarsi nel letto a causa di un calore incredibile del suo corpo pesava vistosamente.
Era stato costretto a utilizzare più fondotinta e correttore del solito per apparire in modo decente. Si era vestito in fretta, preso lo zaino ma i soppressori che avrebbe dovuto assumere come ogni mattina erano rimasti poggiati sulla scrivania della sua piccola camera da letto.
Il viaggio in treno, arrivato sempre puntuale, era stato più scomodo del solito. Izuku aveva scoccato delle occhiate interrogative a coloro che gli si erano buttati addosso ad ogni rallentamento in vista di qualche fermata.
Però aveva stretto i denti.
Ora che osservava distrattamente il cellulare, a un passo dall'entrata della Tokorami Corporation, iniziava nuovamente a sentirsi piuttosto caldo e sudato.
Una lieve fitta al basso ventre lo fece trasalire, tuttavia preferì affrettarsi per iniziare la nuova giornata di lavoro.
Con la mente piena di pensieri lasciò il compito al suo corpo di portarlo dalle scale all'ascensore e fino al settimo piano per raggiungere l'ufficio. Erano azioni così abituali che ormai le svolgeva senza rifletterci più davvero.
«Buongiorno» salutò stancamente.
C'erano poche persone. Il giovane Omega accese il computer e si sfilò lo zaino per riporlo sotto alla scrivania.
-Ho dimenticato di comprare il cibo...- pensò distrattamente.
Sulla scrivania bianca giacevano alcuni plichi di lavoro arretrato da controllare e svolgere entro le dodici precise. Izuku sospirò pesantemente prima di cancellarsi alcune gocce di sudore dalla fronte.
«Hai una brutta cera questa mattina».
«Buongiorno, Bakugo Senpai» mormorò, senza guardarlo. «Non devi preoccuparti per me. Sto bene. Ho solo corso fino a qui».
Anche oggi Katsuki indossava il completo blu navy del primo giorno di lavoro. La sua espressione si incupì. Prese posto elegantemente sul bordo della scrivania del verdino che sussultò.
«Non saresti dovuto venire al lavoro, oggi».
«Sto bene».
Il biondo fece per allungare la mano verso la fronte del kohai ma questo si tirò indietro con uno scatto così improvviso che sbatté con lo schienale della sedia contro un'altra scrivania.
Se Katsuki sollevò un sopracciglio nell'incertezza, Izuku fu costretto a uscire per poter raggiungere i bagni.
L'odore...
Quell'aroma gli si era conficcato con forza nelle narici e per un momento lo aveva destabilizzato. Indietreggiare era stata una normale reazione difensiva del suo corpo.
-Sì, è così- pensò mentre si guardava in uno degli specchi.
Effettivamente non era per niente in salute. Il colletto bianco della camicia si era scurito appena per via del sudore che rendeva aderente la stoffa sotto le ascelle.
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BAKUDEKU - Cherry Pleasure!
FanfictionSulle note del boys love giapponese: "CHERRY MAGIC: Thirty Years of Virginity Can Make You a Wizard?!". Izuku Midoriya è un Omega single e senza figli di trentadue anni e no, non avrà alcun potere come nel film citato. Ma avrà solo la fortuna o sfor...