Izuku guardava il suo ventre.
Era più rotondo e sporgente che mai e i vestiti più larghi che aveva iniziavano a non essere più sufficienti per nascondere la sua gravidanza. Lo specchio si beffava ancora una volta di lui, senza avere un minimo di pietà. E faceva altrettanto anche la camicia che continuava a tenere aderente con le mani per capire quanto fosse cresciuta la sua pancia.
«Sì, è proprio più grande...» mormorò stancamente.
Mancavano circa trenta minuti per prendere il treno che l'avrebbe condotto a lavoro ma Izuku non aveva molta voglia di andare. I giorni quasi piacevoli senza Katsuki in ufficio si erano mutati velocemente in settimane per il semplice fatto che quest'ultimo era partito per un viaggio di lavoro. Non si era dovuto preoccupare, il verdino, di doverlo incrociare e provare imbarazzo.
Chissà se e quando sarebbe tornato?
«Non sono sicuro di te» borbottò con una carezza allo stomaco.
Essere un Omega non aiutava affatto. Il suo Interiore, infatti, non aveva mai smesso di ricordargli di non uccidere quella povera creatura innocente. Per essere più convincente possibile, si era basato sull'unico fatto che riusciva a riempire la testa di dubbi a Izuku Midoriya.
Izuku, tu hai sempre voluto un bambino
e presto diventerai mamma.
Quindi smettila di pensare all'aborto.
Se il nostro Alpha non ci vuole,
lo cresceremo da soli!«E' facile dirlo per te» sospirò il verdino.
Arrivò il tempo di prepararsi. Izuku ci impiegò molto più del solito; non era molto convinto della sua camicia che sembrava semplicemente accentuare il suo ventre più sporgente. Ma alla fine, con il tempo che scorreva rapidamente, afferrò lo zaino e lasciò l'appartamento.
L'asfalto odorava di pioggia e le pozzanghere sparse riflettevano i grossi cumulonembi nel cielo poco cristallino. Il vento soffiava a tratti forte e a tratti debole, carico di umidità.
«Ho dimenticato l'ombrello» gemette, con il naso puntato al cielo.
Izuku si perse nei suoi stessi pensieri. La stazione era affollata come al solito e odorava di ferro più che mai ma a lui poco importava. Lì, accanto a un pilastro di cemento che sembrava potesse proteggerlo da tutti gli altri che lo circondavano, si rintanò nel suo mondo felice.
Un grande spazio erboso sotto a un bellissimo arcobaleno dove lo aspettava una casetta di legno graziosa, piena di fiori, un Golden Retriever e...
«Alpha Kacchan...».
Il fischio del treno lo fece vistosamente sussultare. Izuku non ebbe il tempo di arrossire né di rendersi davvero conto di aver nominato il suo senpai. Scosse il capo: doveva concentrarsi sul lavoro!
***
Katsuki aveva accettato di buon grado di partire per quel viaggio di lavoro a Mishima ed aveva chiuso un fruttuoso contratto sulla prossima apertura di una catena di negozi di cancelleria e souvenir della Tokorami. Quando aveva mostrato alcuni progetti, però, era rimasto sorpreso che ne fossero capitati alcuni di Izuku.
«Questo è molto interessante! A tutti potrebbero piacere delle spillette colorate per capire di che stato d'animo ci si senta!».
Il biondo non era riuscito a spiccicare più parola ma almeno la sua espressione vuota quanto stupita era passata inosservata. I ricchi anziani si erano concentrati principalmente sui bozzetti di Izuku, parlottando felicemente tra di loro e complimentandosi.
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BAKUDEKU - Cherry Pleasure!
FanfictionSulle note del boys love giapponese: "CHERRY MAGIC: Thirty Years of Virginity Can Make You a Wizard?!". Izuku Midoriya è un Omega single e senza figli di trentadue anni e no, non avrà alcun potere come nel film citato. Ma avrà solo la fortuna o sfor...