Chapter 14: Pentirsi

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Izuku rimase con il cellulare all'orecchio per altri lunghi secondi.

«Non sa che sei incinto?».

Sobbalzò vistosamente alla domanda di Katsuki. Mentre afferrava il cellulare con due dita, salvandolo da una costosa riparazione del display, si fece mesto.

«Non gliel'ho mai detto...».

Katsuki fece qualche passo in tondo. Era molto pensieroso a giudicare dal suo viso burbero. Izuku era così preoccupato da aver quasi dimenticato l'atto pudico del suo senpai.

«Ci andremo insieme».

«Eh?» Izuku si alzò in piedi con sguardo severo. «Perché mai?».

«Certo che sei tonto, tu» Katsuki gli avvolse le braccia dalla schiena e mentre gli poggiava il mento sulla spalla e gli scoccava un bacio su una guancia, aggiunse divertito: «Tua madre vorrà conoscere l'Alpha di suo figlio, no? E il padre del cucciolo che aspetti».

Izuku era stordito e accaldato. Per di più aveva ancora una mezza erezione e il bambino che scalciava un po' non erano la miglior combinazione possibile.

«Ora preparati. Usciamo».

«Q-questo è un appuntamento?» biascicò Izuku.

Katsuki che era di spalle sorrise un po'. «Chiamalo come ti pare. Ti aspetto fuori. Non farmi aspettare troppo» e detto ciò lasciò l'appartamento.

Izuku fu costretto a sedersi sul bordo del letto con il cuore che pulsava forte e un qualcosa d'indescrivibile in tutto il corpo. Era eccitato ma si sentiva molto felice.

«Che diavolo è successo in dieci minuti?».

Forse il nostro Alpha vuole avere
un'opportunità con noi e il cucciolo, Izuku...

Il verdino si preparò in fretta e furia...


***

L'aria si era notevolmente raffreddata.

I lampioni coloravano a raggiera porzioni di marciapiede, il brusio delle persone riempiva una delle strade più chic di Tokyo, profumini niente male galleggiavano come scie che risvegliavano la fame e il cielo tinto di blu sembrava un'immensa coperta tempestata di stelle.

Izuku e Katsuki camminavano insieme ma non vicini. L'Omega con la testa china e le mani sulla pancia evitava le persone con rapide falcate a destra e a sinistra ed immancabilmente finiva con il ridurre le distanze con l'Alpha. Ma poi lo distanziava nuovamente.

La presenza del biondo era forte, opprimente e schiacciante ma nel fondo della sua anima lo sapeva. Era un'ancora di coraggio che lo faceva sentire al sicuro e protetto.

Tra mille odori, riusciva a distinguere facilmente quello che in svariati mesi lo aveva fatto impazzire. Essere gravido comportava a un aumento esponenziale del desiderio sessuale. Izuku aveva cercato di non pensarci ma durante la notte, in cui aveva ben poca razionalità, si dava piacere chiamando con forza il nome dell'Alpha che ora si era fermato poco più avanti, con le mani in tasca e dinanzi a una vetrina luminosa.

Un negozio di maternità.

Izuku sentì una stretta al cuore. Katsuki stava guardando attentamente delle tutine, gli orsacchiotti bianchi e le carrozzine esposte. Anche se parevano vacui e cupi i suoi occhi, i faretti bianchi evidenziavano un crescente interesse.

«E' tutto nuovo per me» ammise in un sospiro.

Izuku annuì appena. Aveva di nuovo la testa china ma scrutava attento quel mondo che tra non molto l'avrebbe completamente inghiottito. Il suo ventre era già così tondo... chissà come sarebbe stato settimane più avanti?

BAKUDEKU - Cherry Pleasure!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora