Chapter 12: Perdi Ciò che più hai Amato

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Izuku era tornato un attimo prima di un violento temporale.

Aveva un volto triste, cupo e si trascinava stancamente verso la sua postazione.

«Dov'eri finito? Mi ero preoccupata!».

Sorrise debolmente a Ochako dietro di lui. La ragazza non prestò attenzione alla camicia un po' sgualcita né alle guance ancora di un rosa acceso.

«Scusami. Oggi non mi sento molto bene».

«Allora vai a casa. Hai finito in largo anticipo tutto il lavoro che c'era».

Izuku non voleva davvero tornare a casa ma vedere il volto di Katsuki gli avrebbe reso difficile continuare la giornata. Decise di seguire il consiglio tuttavia non riuscì a raggiungere l'ascensore quando superò la soglia dell'ufficio.

«Midoriya-chan, cercavo giusto te. Ho bisogno di parlarti».

Il verdino si pietrificò: Yoichi Shigaraki era dinanzi a lui e lo guardava con occhi morbidi e gentili.

-Bakugo senpai ha già spifferato tutto sulla gravidanza?- pensò tremante.

L'Omega seguì il pacato Alpha fino nel suo elegante quanto raffinato ufficio, al penultimo piano. Pochi mobili scuri, una grande vetrata e un arazzo antico: Yoichi amava l'odore del legno e osservare la città dall'alto.

«Accomodati, per favore e non essere nervoso».

L'ansia cresceva a dismisura nel petto del povero Omega.

«Izuku, tu sei la mia risorsa migliore dopo il senpai Bakugo. E' per questo che ho deciso di accettare una richiesta di trasferimento arrivata due giorni fa da mio fratello minore, Hikage. Inoltre...» l'uomo spostò lo guardo in direzione del suo ventre celato. «... congratulazioni per il bambino. Lì sarai ben accetto e avrai una maggiorazione del tuo stipendio».

«M-mi sta facendo trasferire s-solo per il cucciolo?» biascicò Izuku.

«No, affatto. La filiale gestita da Hikage è una realtà molto giovane e ha bisogno di personale esperto. Avevo già intenzione di mandare te, a Nagasaki».

Le parole di Ayumi Oogawara gli tornarono in mente con prepotenza.

«So che il tuo precedente senpai è stato licenziato in tronco dopo un'aggressione a un Omega. Non aveva preso soppressori ed era in puro Rut».

Impercettibilmente, Izuku sospirò sollevato.

«Accetterò, Shigaraki-sama!» esclamò poi senza esitazione.

L'uomo sorrise dolcemente poi riprese: «Molto bene. Allora inizio a inviarti le coordinate del tuo nuovo appartamentino pagato dall'azienda, gli orari del tuo nuovo lavoro e contatterò la ditta dei traslochi. Da domani lavorerai a Nagasaki».

Izuku si inchinò rispettosamente. Non era così tanto infelice.

Forse un nuovo inizio sarebbe stato giusto per lui e il suo cucciolo. A Yoichi non sfuggì la mano che timidamente accarezzava il ventre.

«Buona fortuna, Midoriya-chan».

«Grazie»...


***

Katsuki riprese conoscenza all'improvviso.

Lì per lì non comprese dove si trovasse, ma quando riconobbe la sua camera da letto, i mobili bianchi e le tende che si muovevano in una brezza un po' fresca d'aria, i ricordi lentamente tornarono. E con essi anche la sua piena lucidità mentale.

BAKUDEKU - Cherry Pleasure!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora