~4 capitolo~

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Harry stava quasi vibrando di eccitazione mentre si avvicinavano al treno scarlatto, i suoi capelli di un giallo brillante e vibrante oltre le orecchie. Tom sorrise affettuosamente, sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio di Harry.

"Calmati," disse piano mentre il ragazzo più giovane saltava sul treno. "Non ci muoviamo ancora."

"Lo so!" Harry gli sorrise. "È così emozionante! Finalmente posso stare con te e fare davvero magie!" Il ragazzo più grande ridacchiò piano, trascinandolo in uno scompartimento vuoto.

"Qualcuno penserebbe che tu voglia semplicemente stare qui con me," scherzò Tom mentre Harry rubava il posto più vicino al finestrino. Harry sorrise timidamente, annuendo mentre i suoi capelli diventavano leggermente rosa, così come il suo viso.

"Beh, certo," disse piano. "Tutto questo sforzo era solo per stare qui con te." Tom sorrise, avvicinandosi per appoggiarsi al ragazzo più giovane.

Harry si rilassò contro di lui, guardando le diverse famiglie mandare i loro figlianche se spesso piange. Tom prese un libro, con l'incantesimo di sembrare un normale libro scolastico leggero invece del testo oscuro che era in realtà. Harry, per fortuna, non si è mai preso la briga di leggere troppo alle sue spalle, comunque. Era troppo distratto da ciò che lo circondava.

"Siamo una famiglia?" chiese Harry piano, abbastanza piano da non spaventare il ragazzo più grande. Tom lo guardò, anche se stava ancora guardando fuori dalla finestra.

"Immagino di sì," Tom si accigliò, aggiungendo la sua pagina ai segnalibri e rivolgendo la sua attenzione a Harry. "Perché?" Il ragazzo più giovane si voltò e gli sorrise timidamente.

"Quindi immagino che abbiamo sempre avuto una famiglia," disse tranquillamente. "L'un l'altro." Tom sorrise, annuendo.

In quel momento la porta dello scompartimento si aprì.

"Ciao, Tom," Pansy gli fece l'occhiolino, poi notò Harry e fece un passo indietro. "Chi è quello?" Tom socchiuse gli occhi mentre il primo anno sorrideva.

"Questo è Harry," disse rigidamente, non gli piaceva il fatto che Harry non potessema sii il tuo piccolo segreto.

Pansy si accigliò, esaminando il ragazzo con sospetto prima di sospirare e sedersi.

"Va bene," sbuffò, incrociando le braccia. "Orion dovrebbe essere qui presto, e anche Abraxas." Tom annuì mentre Harry si rilassava di nuovo e metteva un braccio possessivo attorno alle spalle del ragazzo. Harry appoggiò la testa sulla spalla di Tom, continuando a guardare fuori dalla finestra.

I suoi capelli erano tornati ad un morbido, color corvo scuro.

'OH? Che cos'è?'

"Salve, signor Cappello."

«Ciao, caro ragazzo. Tassorosso, allora?

"No! Ho bisogno di essere in Serpeverde!"

"Per quello?"

«Ah. Vedo. Molto bene allora. Ti auguro buona fortuna...'

"SERVERDE! Quando il cappello annunciò dove stava andando Harry, Tom rimase scioccato, ma piacevolmente.

Sorrise mentre Harry si sedeva proprio accanto a lui, i suoi capelli diventavano di un verde brillante per abbinarsi alle sue bellissime vesti verde oliva. Tom, come sempre, si era sistemato i capelli quando Pansy si era chinata in avanti.

"Come sei diventato Serpeverde?" chiese. "A me sembri più un Puff." Harry le sorrise timidamente, piccole strisce rosse apparvero tra i suoi capelli.

"Questo spetta a me saperlo e a te scoprirlo," disse allegramente, e Tom ridacchiò dando un colpetto al ginocchio del ragazzo più giovane per dirgli di mangiare.

Chances -Tomarry-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora