Tom prese tra le braccia un Harry tremante. Il terreno sopra di loro tremò per un altro impatto e il volto di Tom si indurì. Harry si sedette sulle sue ginocchia, piangendo piano per tutte le persone fuori.
"Stiamo bene, Harry," gli assicurò Tom, ignorando gli sguardi che i bambini piccoli lanciavano loro. Il quindicenne annuì troppo in fretta, in modo troppo tremante, ma Tom lo attirò più vicino, avvolgendolo tra le braccia.
"A-andrà tutto bene?" chiese Harry piano, singhiozzando leggermente. Tom sospirò, distogliendo lo sguardo con rammarico.
"Non lo so," mormorò, e Harry si morse il labbro, scuotendo la testa mentre nuove lacrime gli rigavano il viso.
Londra era in rovina quando Harry e Tom varcarono l'ingresso della stazione. Harry si aggrappò saldamente al braccio di Tom, alzando appena gli occhi per guardare il nuovo Caposcuola. Tom manteneva lo sguardo dritto davanti a sé o verso Harry, mai verso gli edifici distrutti o i frammenti di bombe rotte o gli arti intrappolati sotto le macerie. Salirono sul treno in silenzio, trovando un piccolo scompartimento.
Harry era ancora inchiodato al fianco di Tom, premendo il viso contro la sua spalla. Nessuno entrò a disturbarli, soprattutto perché Tom aveva chiuso a chiave la porta e messo degli incantesimi per la privacy, così si trovarono uno nelle braccia dell'altro per la prima volta durante il viaggio.
E così Tom ha dovuto occuparsi dei suoi doveri di caposcuola. Harry tirò su col naso per tutto il tempo, ma Tom riuscì a liberarsi. Tom baciò dolcemente la sua testa, indugiando solo un secondo in più.
"Torno subito, ok?" Harry annuì, guardandolo andarsene. Poi pianse piano.
E se si fossero persi?
E se Harry non avesse mai potuto dire quello che voleva dirgli?
Fece un respiro profondo, sdraiandosi per dormire.
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Chances -Tomarry-
RomanceHarry e Tom crescono insieme all'orfanotrofio e a Tom piace tenerlo per sé. QUESTA FANFIC NON E' MIA, LA STO SOLO TRADUCENDO DAL PORTOGHESE TUTTI I CREDITI VANNO A MLDarling