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«Pay attention, I hope that you listen
'Cause I let my guard down
Right now, l'm completely defenceless»

16 giugno 2023,
Roma

Respirò profondamente l'aria, dilatò i polmoni gioendo di quell'odore ormai così poco famigliare, -ma che tanto adorava- perché dopo ore chiuse in treno erano arrivate all'aeroporto, dove sarebbero salite su un aereo insieme a tutti gli altri. Carola aveva lasciato l'auto con cui aveva guidato fino a casa  di Francesca nel suo garage, e poi avevano proceduto con un taxi fino alla stazione.

«Francy!» Carola le sventolò la mano davanti al viso per richiamare la sua attenzione, era già la quarta volta che provava a chiamarla, ma ormai si era immersa nei suoi pensieri.

«Scusami.» Si risvegliò, girandosi a guardarla. «Dicevi?»

«Sono là, li vedo. Andiamo.» Si spostò i capelli dal viso, indicandole un gruppo di persone accerchiate davanti alla fila del check-in.

La prese per mano trascinandola, mentre Francesca faceva fatica a seguirla, dovendo anche trascinare la valigia dietro di sé. Riconobbe subito Alex e al suo fianco Serena, che finalmente aveva un periodo di vacanza dallo studio a New York, e Albe, nonostante i due si fossero lasciati tra di loro era rimasta comunque una bellissima amicizia, in compenso entrambi avevano portato le loro dolci metà, Elisa* -che sarebbe venuta in ogni caso- e Matteo, che Francesca non aveva ancora mai incontrato.

«Fra!» Luca sbucò dietro il gruppetto che aveva attirato la sua attenzione in un primo momento.

Francesca sorrise, aveva quasi dimenticato quanto fosse rumoroso ed esuberante. Da lontano, alzò una mano, sventolandola in aria, per salutarlo.

«Mi sei mancata.» Serena la strinse e sé, sorridendo.

«Anche tu.» Ricambiò subito la stretta, affondando le mani nella stoffa della sua t-shirt. «Non vedo l'ora che tu mi racconti tutto di New York.» La bionda annuì, durante amici 22 avevano fatto uno speciale in cui li aveva chiamati per parlargli della sua esperienza. Per Francesca e Mattia era stato rigenerante vedere una faccia così familiare.

«Vieni qui!» Il napoletano, interrompendo come sempre, la strappò via dalle braccia della sua amica, causandole una risata. La trascinò in un abbraccio, uno di quelli che solo lui sapeva dare. «Come sei cresciuta.» Sospirò, con tono malinconico.

«Non ci vediamo da un anno, non da una vita.» Sorrise, scherzando.

Le dispiaceva che fosse passato così tanto tempo, ma dalla fine di amici 21 a quando era entrata ad amici 22 non aveva parlato con nessuno dei suoi vecchi compagni, se non Alex e Carola - oltre a Guido ovviamente, che non aveva mai lasciato il suo fianco. Spiritualmente, s'intende, perché fisicamente erano sempre lontani. Lui era partito ormai mesi prima per andare a ballare all'estero e realizzare la carriera che si meritava.- Dopo che aveva vinto, poi, non aveva avuto tempo neanche di riposarsi e quando finalmente aveva avuto le prime settimane di pausa era riuscita a vedere solo Alex, Christian e Mattia.

«Sembra una vita, però.» Borbottò, spettinandole i capelli scuri.

Nonostante fosse passato poco dall'ultima volta che si erano visti, Alex la strinse in un dolce abbraccio.

«Vieni, ti presento una persona.» La trascinò più in là, verso una ragazza dal fisico snello e un sorriso sincero, che la osservava in disparte da quando era arrivata. «Lei è Mariasole*, la mia ragazza.»

«Francesca, piacere». Le due si strinsero la mano, la stessa cosa che poi fece anche con il ragazzo di Serena.

Sarebbero stati lei, Carola, Mattia, Christian, Alex, Mariasole, Luca, Venere, Albe, Elisa, Serena, Matteo e ovviamente, non poteva certo mancare, Luigi. Quindi quest'ultimo era l'unico che ancora non era arrivato, come sempre la principessa doveva farsi aspettare, per fare la sue entrata di scena.

If I could fly | Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora