EIGHT

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«For your eyes only
I'll show you my heart
For when you're lonely
And forget who you are
I'm missing half of me
When we're apart
Now you know me
For your eyes only.»

30 giugno 2023,
Mykonos

La vacanza in Grecia procedeva tra bagni di sole e serate d'alcol, ma per Francesca e Luigi ogni momento era carico di un'elettricità nuova, che solo loro sembravano percepire. Si muovevano tra gli amici con un'abilità quasi innata, mantenendo l'apparenza di una normalità che nascondeva un mondo nuovo, quello della complicità. I loro sguardi si incrociavano con una frequenza che sembrava sfidare ogni regola, e le risate condivise erano ora piene di un'intimità che faceva battere loro il cuore. Ogni giorno trascorreva tra gite in barca e serate a ballare, Francesca e Luigi cercavano di nascondere ciò che era cambiato tra loro. Si abbracciavano solo per scherzo, si sfioravano le mani tra una risata e l'altra, ma nessuno doveva notare quanto fossero diversi. La loro segretezza era una danza delicata, una forma di intimità che esisteva solo per loro. Tuttavia, tra le risate e le battute, c'era Alex, il miglior amico di entrambi, che stava cominciando a notare il cambiamento. Con la sua perspicacia abituale, aveva già registrato gli sguardi furtivi, le mani che si sfioravano, i momenti in cui Francesca e Luigi scomparivano insieme per qualche minuto, lasciando gli altri nel buio. La sua mente correva veloce, e i pezzi del puzzle cominciavano a combaciare. Era come se avesse un radar per quello che succedeva fra i suoi due amici, e ora non riusciva più a ignorare quello che stava accadendo. Un pomeriggio, mentre il gruppo si preparava ad andare a cena, Alex trovò Luigi seduto da solo su una sdraio a bordo piscina, con lo sguardo perso nell'acqua. I suoi pensieri si affollavano, e la frescura dell'aria marina sembrava riflettere il tumulto interiore che provava. Si avvicinò, mettendo le mani in tasca.

«Ehi,» Disse, cercando di mantenere un tono leggero. «Tutto ok?»

«Sì, tutto bene. Solo un po' di tempo per riflettere.»Luigi si voltò, sorpreso di vederlo.

«Riflettere, eh?» Alex lo scrutò, un sorriso furbo che si allargava sul volto. «Su Francesca?». Luigi trattenne il respiro, colto di sorpresa.

«Cosa intendi dire?»

«Non fare il finto tonto. Ho notato gli sguardi, i momenti in cui sparite insieme,» Sorrise Alex, incrociando le braccia. «Cosa sta succedendo tra di voi?»

«Alex, ascolta...» Iniziò Luigi, ma l'amico lo interruppe, alzando una mano.

«Non fraintendermi, non ho problemi se volete riprovarci, anzi ne sono felice. Ma dovresti dirmi la verità, sei serio? Non voglio vedervi soffrire ancora.» Luigi esitò, il cuore che gli batteva forte.

«Sono serio, Ale, ma stiamo cercando di non complicare le cose. Dopo tutto, abbiamo deciso di rimanere amici.»

«Ma non siete più solo amici,» Replicò Alex, la voce più seria, facendogli notare l'ovvio. «E se le cose dovessero farsi serie, complicarsi? Vuoi scappare, di nuovo?»

«È stata lei a scappare.» Gli ricordò, stringendo i denti.

«Sai bene che l'hai fatto anche tu.» Incrociò le braccia al petto. Luigi abbassò lo sguardo, riflettendo sulle parole del suo amico.

«Non lo so, Alex. Ma voglio provare. Entrambi vogliamo... ma abbiamo paura.»

«Lo capisco, amico.» Alex annuì, comprendendo il conflitto interiore del suo amico. «Fate attenzione, comunque. Non voglio che nessuno di voi soffra.» Con un leggero sospiro, Luigi sentì una sorta di liberazione.

«Grazie per esserti preoccupato, Alex. Cercherò di essere onesto con Francesca. Dobbiamo parlarne.» Il castano annuì, sollevato.

«Ne sono contento, spero che funzionerà.» Gli strinse la spalla. «Siete fatti per stare insieme.»

30 giugno 2023,
Mykonos

Dopo la conversazione con Luigi, Alex si sentì più che mai determinato a parlare anche con Francesca. La trovò più tardi, mentre si sistemava i capelli di fronte a uno specchio, preparandosi per una serata in discoteca. Indossava un vestito leggero che evidenziava la sua figura, e gli occhi le brillavano di un'emozione contenuta.

«Francesca, posso parlarti un attimo?» Chiese Alex, chiudendo la porta dietro di sé.

«Perché così serio? Mi spaventi, non mi chiami mai Francesca.» Ridacchiò lei per alleggerire l'aria, un sorriso che cercava di mascherare l'ansia. «Comunque dimmi pure tutto.» Alex chiuse la porta, il tono serio.

«Volevo sapere cosa sta succedendo tra te e Luigi.» Francesca si sentì colta in flagrante, il cuore che le batteva all'impazzata.

«Cosa vuoi dire?» Provò a rispondere, ma sapeva che era una domanda retorica.

«Dai, non fare finta. Ti ho vista con lui, come vi guardate. E so che vi state nascondendo,» Disse Alex, la frustrazione che trapelava dalla voce.

«Non stiamo facendo nulla di sbagliato,» Rispose Francesca, cercando di mantenere la calma. «Stiamo solo cercando di capire le cose.»

«Capire le cose?» Alex fece un passo avanti. «Credevo voleste essere solo amici.»

«Siamo amici.» Strinse le spalle.

«Gli amici non vanno a letto insieme.» Le parole di Alex la colpirono. Francesca abbassò lo sguardo, i pensieri che si accavallavano. «Questo non è un gioco. So che può sembrare divertente ora, vi divertite a sgattaiolare via e fare le cose in segreto, senza che le cose si facciano complicate, ma non può essere sempre così.» La guardò duro, ma con una nota di risentimento negli occhi. «Non puoi scappare dai tuoi sentimenti,» disse Alex con dolcezza. «Non puoi fingere che non ci sia nulla tra voi. Devi essere onesta, sia con lui che con te stessa.»

«Lo so, ma cosa succederà dopo? Non possiamo sapere come andrà a finire.» Francesca inspirò profondamente, combattendo tra la verità e il timore.

«Magari non lo sai, ma il passato non può definirti. Dovete provare a essere felici, senza paura,» Rispose Alex, la determinazione nei suoi occhi. «La vita è troppo breve per nascondere i propri sentimenti.» Mentre Alex parlava, Francesca sentì le sue paure allentarsi, seppur lentamente. Lui era sempre stato un punto di riferimento per lei, le sue parole riuscivano sempre a riportarla con i piedi per terra.

«Grazie, Alex. Non voglio che tutto si complichi, ma voglio essere onesta con me stessa.»

«Bene, allora parlate. Non aspettate oltre,» Concluse Alex, uscendo dalla stanza con un sorriso incoraggiante.

Francesca rimase da sola, riflettendo sulle parole del suo amico. I suoi sentimenti per Luigi erano più forti di qualsiasi paura, e doveva trovare il coraggio di affrontarli. La vacanza continuava, ma la verità si faceva sempre più incombente, pronta a rivelarsi in un momento inaspettato.

If I could fly | Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora