FIVE

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«Pay attention, I hope that you listen
'Cause I let my guard down
Right now I'm completly defenceless»

19 giugno 2023,
Mykonos

La mezzanotte era già passata da un pezzo, eppure erano ancora tutti sulla spiaggia, l'alcol continuava a scorrere e la musica riempiva le lore orecchie. Francesca sentiva la testa leggera per la prima volta in mesi, senza alcuna preoccupazione -forse perché era su un'isola lontana da casa, o forse perché l'alcol aveva attutito ogni suo senso-. Si alzò, sperando di passare inosservata e di potersi allontanare dal gruppo. Fortunatamente, erano tutti troppo ubriachi per rendersi conto che una persona aveva lasciato il loro cerchio.

Tutti, tranne una persona.

Luigi non si era perso neanche una sua mossa, e aveva notato subito quando lei si era alzata, scuotendosi la sabbia dai pantaloni. L'aveva vista avvicinarsi alla riva e sedersi di fronte al mare scuro, osservando l'orizzonte, da sola. Non si era reso conto di essersi alzato per seguirla, almeno finché non si ritrovò dietro di lei.

«Posso?»

«Certo.»

Quel breve scambio di battute li riportò improvvisamente indietro nel tempo, catapultandoli a quel giorno del 2018 in cui tutto era iniziato. Si ricordavano quei momenti come fosse ieri, momenti allegri e felici, ancora freschi nelle loro menti, in mezzo a tutti i pianti, i litigi e la sofferenza. Entrambi avrebbero voluto tornare indietro a quel momento, quando era ancora tutto così facile.

«Ricordi che giorno è il 7 dicembre 2018?» Fu Francesca per prima a rompere il silenzio, senza staccare lo sguardo dalle onde che si infrangevano dolcemente contro la riva.

«Pensi davvero che possa dimenticarlo?» La risposta tagliente di Luigi fece cadere nuovamente il silenzio tra loro due.

Si chiedevano come fosse possibile, come erano finiti in quella situazione? Se li avessero potuti vedere i loro stessi del passato, si sarebbero arrabbiati. Per loro era tutto così facile, parlare senza neanche conoscersi, dirsi cosa pensassero, senza paura del confronto. Invece, anche se avrebbero essere più maturi, dopo tutti quegli anni non riuscivano nemmeno ad ammettere di amarsi ancora. 

«"Ho trovato la mia luce" mh?» Luigi recitò le parole che lei aveva pronunciato prima, davanti ai loro amici, riferendosi a quel giorno. «Poetica.» Francesca colse subito il sarcasmo tagliente nel suo tono.

«È la verità.» Si difese, a bassa voce, stringendo le braccia intorno alle ginocchia, come se potesse proteggersi.

«Che stronzata.» Nonostante stesse sussurrando, lei lo sentì ugualmente, e sentì un brivido lungo la schiena.

«Non è una stronzata.» Alzò la voce, distogliendo lo sguardo dall'acqua per guardarlo.

«Mi hai lasciato.» Le ricordò, stringendo i denti.

«Sai bene che non l'ho fatto perché non ci tenevo a te, era una situazione complicata.» Sospirò, cercando di mantenere la calma.

«Avevi promesso che ci saremmo visti fuori, avevi promesso di amarmi.» Luigi strinse i pugni, furioso, ma cercando di non urlare. Non voleva che li sentissero tutti.

«Ti sei messo con un'altra nel secondo in cui me ne sono andata!» Strillò, sputando fuori ciò che teneva sepolto dentro da troppo tempo.

«Non è andata così.» Come scottato, si tirò indietro. «Ti ho cercato quando sono uscito, e tu mi hai ignorato.»

If I could fly | Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora