①⑤-𝐋'𝐔𝐋𝐓𝐈𝐌𝐀 𝐍𝐎𝐓𝐓𝐄

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Un altro giorno giunse presto al termine affinchè la notte prendesse il suo posto. Non mancava molto alla mezzanotte ed in quel momento Mike era diretto al Freddy Fazbear's Pizza, piuttosto in ansia dato che era finalmente giunto al termine della sua settimana lavorativa.
Ciò da una parte non era altro che un bene, l'inferno stava per terminare, ma dall'altra parte sapeva che le sue chance erano minime. D'altronde Norman lo aveva avvisato, nessuno prima di lui era arrivato così lontano, di conseguenza poteva aspettarsi di tutto: da nuovi imprevisti fino a nuovi nemici dell'ultimo secondo.
L'unica cosa certa era il pericolo.
Il ragazzo arrivò presto a destinazione, Jeremy lo attendeva lì all'entrata. Successivamente i due si scambiarono uno sguardo e raggiunsero l'ufficio, dove con gran stupore notarono che il telefono fisso iniziò a squillare: possibile che Frank fosse ancora vivo?

«Presto giustizia sará fatta... avvicinarsi di stanza in stanza... una risata indica tutto... l'obiettivo cerca nelle telecamere...il buio è un alleato per noi... porta destra sempre più vicina... ogni risata è un passo in più... c'è un costume vuoto da riempire... non importa con cosa!
Appena viene riempito.... il sangue scorre... le ossa si spezzano... le orbite schizzano dal cranio... le interiora fuoriescono... le cervella esplodono in un'enorme chiazza rossa... è il tuo destino!
Morte... dolore... pianto... grida... frustrazione... sangue... sarai uno di noi! Occhio per occhio, dente per dente...»

La macabra registrazione terminò con un urlo agghiacciante, mentre Mike e Jeremy capirono che quello di certo non era Frank, arrivando così alla triste conclusione che quell'uomo fosse morto definitivamente.
Puntuale come sempre, scoccò poi la mezzanotte, così Mike afferrò il tablet mentre Jeremy si posizionò alle porte con la spranga in mano: la notte finale ebbe inizio.
I primi minuti furono stranamente tranquilli, quando Schmidt iniziò ad avere problemi con le telecamere, le quali si oscurano per una manciata di secondi, dando così il tempo a Bonnie e Chica di svanire. Il primo era diretto nel Backstage, mentre la seconda era a far baccano nelle cucine.

«Iniziamo male. Sono piuttosto attivi questa notte, teniamo gli occhi aperti.» Lo avvertì Jeremy.

«Come minimo, non ci lasceranno vincere al loro "gioco".»

Di certo Mike non aveva torto dato che, ben presto, Chica e Bonnie iniziarono a presentarsi alle loro porte, mentre Freddy scorrazzava già per la Dining Area. Non fu di certo una passeggiata, ma i ragazzi riuscirono a superare illesi la prima di quelle che sarebbero state le sei ore più lunghe di sempre.
Jeremy in quel momento si stava occupando di Chica, Mike invece era incollato ai monitor per ritrovare al più presto Freddy, il quale si era di nuovo spostato per mescolarsi con le ombre di quelle tetre stanze. Improvvisamente però, il ragazzo notò nel corridoio sinistro Foxy: aveva una camminata traballante e stava graffiando il muro con l'uncino, diretto a sguardo basso verso l'ufficio.

«E lui che ci fa lì?» Chiese Jeremy.

«Sta tranquillo, forse vuole parlarci.»

Lo rassicurò il ragazzo, decidendo di affacciarsi alla porta per incrociare suo fratello. Quest'ultimo era fermo al centro del corridoio, in seguito la sua testa si rialzò pian piano, iniziando ad emettere una specie di lamento.

«Norman, è tutto ok?»

«T-tu... tu mi hai ucciso, Michael!»

Detto ciò iniziò a correre verso il ragazzo alzando al cielo l'appuntito uncino. Mike imprecò ed evitò di poco l'attacco chiudendo la porta, la quale fu presto vittima dei colpi della volpe.

«Ti aprirò il cranio a morsi, stavolta nessun ospedale ti salverà!»

Lo minacciò bussando energicamente, mentre la percentuale di corrente scese velocemente al 74%. Poco dopo l'animatronic fece ritorno al suo covo, mentre Mike si affrettò a riaprire la porta.

FNaF - IL METALLO UCCIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora