Mike successivamente fece ritorno alla Dining Area, intenzionato nel continuare a scoprire sempre di più su quella pizzeria assurda.
ll suo obiettivo ora era quello di fare un salto nelle cucine, che non aveva mai visto durante il suo turno siccome la telecamera lì era rotta. Certo, probabilmente non avrebbe trovato nulla di particolare, ma se c'era una cosa che aveva imparato bene in quel ristorante era di non dare mai nulla per scontato.
Mike aggirò i tavoli della sala e raggiunse poco dopo una doppia porta dal colore biancastro, sembrava molto spessa e pesante. Sbirciò poi da uno deglì oblò per analizzare la situazione, notando alcuni dipendenti indaffarati con i fornelli e i vari piatti, mentre un odore di salsa al pomodoro e di olio fritto provenivano da lì.«Sembra che sia tutto nella norma.»
Commentò arretrando di un passo, doveva forse entrare e setacciare meglio la zona? Non sapeva neanche lui cosa stesse cercando esattamente, ma la curiosità di esplorare stanze a lui ignote era molta. Prese allora un bel respiro e spalancò le porte con discrezione, addentrandosi e cercando di evitare il contatto diretto con gli altri dipendenti.
Una volta lì però, notò con una leggera delusione che si trattava semplicemente di una stanza di medie dimensioni, colma di piani da lavoro, fornelli, attrezzature, un bancone centrale e un forno accesso, il quale riscaldava fin troppo quel piccolo spazio.
L'attenzione del ragazzo fu poi attirata da una porta che si trovava in fondo a sinistra, sembrava condurre ad una sorta di dispensa, pertanto poteva valere la pena dare un'occhiata anche lì.
Mike rivolse allora un veloce sguardo agli altri dipendenti, nessuno di loro sembrava essere contrario alla sua presenza e forse non si erano nemmeno accorti di lui, così entrò subito nella stanza e si chiuse la porta alle spalle.
Essa era costituita da vari lampadari che emettevano una debole luce giallognola, nella quale svolazzavano alcune falene e numerosi granelli di polvere, i quali facero tossire il ragazzo, che subito dopo iniziò ad avvertire una strana puzza di chiuso.«Spero solo non ci sia nulla di andato a male...»
Si lamentò tappandosi il naso, nel mentre diede un'occhiata in giro e vide solo i numerosi scaffali attorno a lui, colmi di scatole, barattoli, sacchi e altri articoli alimentari usufruiti dalla pizzeria.
A tal punto Mike intuì che, oltre alla puzza, nemmeno in quel lungo ci fosse davvero qualcosa in particolare che valesse la sua attenzione. Stava quindi per andarsene, quando notò con la coda dell'occhio una sorta di foglietto cadere da una mensola.
Il ragazzo lo osservò per qualche istante, in seguito si avvicinò e lo raccolse per esaminarlo."𝒩𝑜𝓃 𝒸'è 𝓅𝒾ù 𝓈𝓅𝒶𝓏𝒾𝑜 𝓃𝑒𝓁𝓁𝑒 𝓉𝓊𝓉𝑒!
𝐹𝒾𝓃𝒸𝒽è 𝓃𝑜𝓃 𝓁𝑒 𝓁𝒾𝒷𝑒𝓇𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓈𝒶𝒾 𝒸𝑜𝓈𝒶 𝒻𝒶𝓇𝑒 𝒹𝑒𝒾 𝒸𝒶𝒹𝒶𝓋𝑒𝓇𝒾 𝒾𝓃 𝑒𝒸𝒸𝑒𝓈𝓈𝑜.
𝒩𝑜𝓃 𝒹𝑒𝓋𝑜𝓃𝑜 𝓈𝒶𝓅𝑒𝓇𝑒..."La calligrafia di quel messaggio strano era molto grezza e quasi illegibile, sembrava scritto da uno degli animatroni, ma di cosa stava parlando?
Improvvisamente delle scatole caddero alle spalle di Mike, che si voltò all'istante notando una figura dietro gli scaffali, la quale poco dopo svanì nel nulla, seguita dell'ennesima risata di Cassidy.«Ehy, sei ancora tu?!»
Chiese il ragazzo avvicinandosi, osservando poi gli scatoloni al suolo. Erano sigillati con del nastro piuttosto spesso e su di essi c'erano delle scritte, sembravano fatte con del sangue e brillavano di luce propria, citando ancora una volta l'esclamazione "Sono io!"
Si udirono poi degli altri passi e, subito dopo, vicino alle casse apparirono delle impronte rossastre, le quali avanzarono verso un punto preciso.
Mike osservò confuso la scena: volevano che le seguisse?
Iniziò allora a starle dietro finché non arrivò in prossimità di un grosso sacco etichettato con "Carne".
In quel momento un odore nauseabondo riempiva l'aria, tanto che il giovane ebbe un capogiro.
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FNaF - IL METALLO UCCIDE
Hayran Kurguℹ️ Vi chiedete cosa potrà mai esserci di strano nel lavorare in uno degli stabilimenti appartenenti a vostro padre? Fidatevi, sareste d'accordo con me sul fatto che sarebbe alquanto insolito dato si tratta dello stesso padre che vi ha tenuti lontan...