6. Who Did This To You?

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Prima di leggere il capitolo, vi prego di mettere la stellina per incoraggiamento a continuare.⭐️🔥

"Confido che la vita mi restituisca tutto ciò che di buono ho dato e che non hanno mai apprezzato

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"Confido che la vita mi restituisca
tutto ciò che di buono ho dato e che
non hanno mai apprezzato."

-ˋˏ ˎˊ-

Sono sveglia da due ore ormai. Dopo essere crollata tra le braccia di mio padre, mi ha portata nella mia stanza. E adesso non riesco ad alzarmi dal letto. Continuo a pensare a cosa succederà appena sarò uscita da quella porta.

Hanno visto il mio crollo. Hanno sentito tutto quanto.

Cosa penseranno adesso?
Mi faranno domande a cui non sono pronta a rispondere.

Adesso sanno ogni cosa. Tutto sarà diverso, lo so.

E lui è morto adesso. L'ho ucciso io.
Ma non sento niente di diverso. Lo stesso dolore che sentivo prima, lo stesso vuoto c'è ancora.

Qualcuno bussa alla porta e interrompe i miei pensieri <Iris sei sveglia? Sono arrivati i tuoi amici.> Urla mia madre da dietro la porta per farsi sentire.

I ragazzi sono qui, me ne ero totalmente dimenticata che sarebbero arrivati stasera. <Arrivo.>

Faccio un respiro profondo e mi dirigo al bagno. Il mio riflesso mostra me stessa ma distrutta, forse più di prima.
Occhi gonfi e rossi. Labbro spaccato e taglio nello zigomo.

Ottimo, adesso dovrò raccontare tutto ai ragazzi.
Leon, Ruby e Igor sono gli unici a cui ho raccontato di lui.
Mi do una sciacquata alla faccia, ed esco dalla stanza.

Mentre scendo le scale sento già la voce di Leon che parla con Ruby.

Il primo ad accorgersi di me è Igor, che si acciglia subito appena i suoi occhi si posano su di me.
E subito da una gomitata allo stomaco di Leon che si piega e lo maledice ma dopo alza lo sguardo e mi vede.

Ma la prima ad avvicinarsi è Ruby. Mi squadra lentamente, dai piedi e sale con lo sguardo fino hai miei occhi e dopo qualche secondo, mi abbraccia.

<Non hai idea di quanto tu mi sia mancata.> Mi sussurra all'orecchio, e si unisce al nostro abbraccio anche Leon.
Il solito, interrompere i nostri momenti.

<Sei mancata tantissimo anche a me. E ad Igor. Non la smetteva più di chiedere quando saresti tornata> Dice Leon ricevendo un'occhiataccia da Igor, e subito si nasconde dietro di me.

<Anche tu mi sei mancato nezhnyy gigant.> Gli rubo un sorriso.
<Oddio, dobbiamo scriverlo su qualche calendario, Igor il brontolone ha sorriso.> Leon comincia a urlare ai venti, e se non la smette, Igor lo picchierà.

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