Capitolo 7

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Aveva lo sguardo fisso fuori dalla finestra, ma non stava realmente guardando cosa ci fosse lì fuori. La sua mente macinava ricordi su ricordi che ora doveva raccontare ai suoi amici. Amici che ora erano seduti sul divano, aspettando, e lui sapeva che i loro sguardi erano rivolti a lui nonostante fosse di spalle. Sentiva i loro occhi bruciargli la schiena. I ragazzi erano impaziente di sapere che gran casino fosse realmente Louis. Niall prese coraggio e si girò verso di loro,guardandoli,uno ad uno. Erano i suoi migliori amici, e non lo avrebbero giudicato, ma sarebbe bugiardo a dire che non temeva il loro giudizio. Loro erano diventati la sua famiglia, quella famiglia che non aveva mai avuto. L'unico punto stabile a Mullingar era Louis, ma anche lui era andato via. Ma la colpa era sua, aveva tradito Louis più di una volta, quindi il piccolo aveva tutto il diritto di odiarlo. Dopo aver raccolto più coraggio possibile iniziò a parlare.

«Da dove inizio?» chiese,rivolgendosi ai ragazzi che seduti attendevano pazientemente.

«Da dove vuoi tu» disse Harry sorridendo per infondergli coraggio.

Niall annuì. «Quando Louis è nato io avevo solo un anno e mezzo»

«Niall..» iniziò Zayn beccandosi una gomitata da Harry.

«Io e Louis siamo cresciuti insieme, insieme come crescono due fratelli. Siamo sempre stati inseparabili. Louis per me è un migliore amico,un fratello, lui è tutto...mi fidavo solo di lui e lui si fidava solo di me»

I ragazzi attendevano di sapere qualcosa di più, tutto quello che aveva detto già lo sapevano e loro volevano sapere il succo della questione. Volevano sapere il motivo del perché i due cugini ora non avevano più legami.

«Vi starete chiedendo cosa sia successo per rovinare tutto, immagino» disse, come se avesse letto nella mente dei suoi amici, che prontamente annuirono.

«Mio zio,aveva scoperto di avere origini Tedesche, e per lui questo era il massimo. Curioso di sapere di più delle sue origini, fece fare i bagagli alla sua famiglia e due giorni dopo partirono. Mia madre gli aveva detto che era una cattiva idea ma lui non l'ascoltò», sospirò cercando di andare avanti e chiudere una volta per tutte la questione.

«Feci una promessa a Louis il giorno che partì...»

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Erano davanti alla macchina di Louis che era pronto a partire. Entrambi stavano piangendo, perché sapevano che quando Louis sarebbe salito su quella macchina non si sarebbero più sentiti come prima, che tutto si sarebbe rovinato e loro non volevano.

«Non voglio andare» disse Louis singhiozzando sul petto di Niall.

«Boo,ascoltami. Ci sentiremo tutti i giorni,io ti aspetto qui» disse abbracciandolo ancora più forte.

«Davvero Nì? Mi aspetterai?» chiese Louis alzando lo sguardo e fissando i suoi occhi in quelli di suo cugino.

«Certo, sei mio fratello,Louis» disse sorridendo.

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«Quella promessa non l'ho mai mantenuta», sputò fuori, con un tono sprezzante. «Mi feci nuovi amici,non rispondevo alle sue chiamate e non lo chiamavo».

«Ma perché?» disse Harry con la fronte aggrottata.

«Ero arrabbiato con lui. Era andato via, si era fatto trascinare lontano da me. Lui era la mia famiglia ed io mi sono sentito tradito anche da lui. Ma lui non aveva colpe. Perchè nella nostra famiglia ogni decisione presa dai nostri genitori è sacra ed indiscutibile. Io lo sapevo, ma forse era più facile dare la colpa a Louis che accettare che per l'ennesima volta i nostri genitori prendessero decisioni per noi».

Destroyed Angels || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora