Capitolo 31

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Era passata un'altra settimana, un'altra lunga ed interminabile settimana. Louis non dava ancora segni di miglioramento, ma almeno non avevo più fatto scherzi. Tutti i ragazzi ormai erano costantemente in ospedale, spesso facevano a turno. Molte volte prendevano Harry con la forza per portarlo a casa e fargli fare una doccia, una dormita – che durasse almeno venti minuti- e fargli mangiare qualcosa. Il riccio non voleva lasciare Louis da solo, non voleva che Louis si svegliasse senza lui accanto.

Ma se per portare via Harry da lì era ogni volta una fatica, per Niall era l'incontrario. Il biondo passava poco e niente all'ospedale. Si rifiutava di stare lì più di dieci minuti, in cui li passava ad andare avanti e indietro. Ormai si era convinto che se non andava in ospedale, Louis si fosse svegliato. Più i giorni passavano, più Louis non si riprendeva, più si sentiva schifosamente in colpa. Passava ogni notte in giro con la macchina, lontano da tutti, lontano dagli occhi dei suoi amici che lo guardavano sempre come se stesse per scoppiare. Così si metteva in macchina, e poteva dare libero sfogo al suo dolore, lontano da chiunque potesse dirgli che non era colpa sua, che lui non centrava. Perché sapeva che quelle erano solo stronzate dette a fin di bene.

Quel giorno aveva approfittato che tutti erano in ospedale per starsene un po' per conto suo, come se in queste ultime settimane non lo stesse già facendo. Si era fatto una doccia, aveva recuperato un vecchio pc che aveva nascosto in fondo all'armadio. Una volta sul letto lo aveva acceso, e una volta avviato aprì la cartella. La cartella dove aveva tutti i video suoi e di Louis, tutte le loro foto e le canzoni che avevano cantato.

Aprì uno dei tanti video, e il viso di un Louis sorridente apparve sullo schermo. Quello era il suo Louis,quello era il Louis che conosceva solo lui. Il video andava avanti, nel video si vedeva lui e Louis su un letto che parlavano di cose senza senso, e ridevano per ogni cosa detta. Louis lì era sereno, sorridente, era tranquillo. Niall lo guardava,e un sorriso si fece largo sul suo viso, un sorriso che mancava da settimane, un sorriso nostalgico. Senza neanche rendersene conto iniziò a mordersi il labbro e calde lacrime rigarono le sue guance. In quelle ultime settimane, sembrava che sapesse fare solo quello. Ma non riusciva a fare altro. Voleva una macchina del tempo, per impedire a Louis di arrivare lì. Magari ora sarebbe in salvo.

Quando la porta della sua camera si aprì, tutti si aspettava tranne lei.

«Tata» mormorò.

Mrs Jonas, sentendo che il suo scricciolo era in ospedale,non era riuscita a rimanere a Mullingar aspettando notizie. Soprattutto quando Mark gli aveva detto che Niall stava vivendo male quella situazione. Così grazie al benefici dei Tomlinson, aveva preso un jet ed arrivata anche lei.

«Tesoro» disse entrando nella camera.

«Tata,m-mi dispiace così tanto» disse con un filo di voce spezzato da un singhiozzo.

«Ohw tesoro mio» disse Mrs Jonas entrando in camera.

«Ti prego, non dire anche tu che non è colpa. Mi fate sentire ancora di più in colpa»

«Non dirò niente del genere» lo rassicurò, mentre si sedeva sul letto e lo tirava in un abbraccio. «Ma devi ascoltarmi,va bene?»

«Okkey» disse tirando sul con il naso e nascondendo la testa nel collo della tata.

«Tutto questo,purtroppo, è successo. Al posto di Louis potevi esserci tu o Harry..»

«Preferivo esserci io» la interruppe Niall.

«Non dire queste cose brutte,tesoro mio. Ormai è successo, ed affrontarla così non ti aiuterà, Louis non vorrebbe vederti così»

«Ma Louis è in coma, per colpa mia»

Destroyed Angels || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora