Erano passati tre giorni dal litigio. Harry e Louis non parlavano con Niall, e quest'ultimo non parlava con loro. Semplicemente, si ignoravano. Nonostante i continui tentativi di Liam e Zayn, loro rimanevano nella stessa posizione. Erano troppo orgogliosi per ammettere di aver sbagliato e di chiedere scusa. Continuavano a vivere la loro vita come se nulla fosse accaduto.
Nonostante fossero passati tre giorni, Harry pensava ancora alla voce di Louis. A quella canzone che sembrava essere scritta per lui, alla sua voce rotta dal piatto, e quei occhi pieni di dolore. Era rimasto lì, nascosto, tutto il tempo. Quando Louis aveva smesso si era rinchiuso in camera, ed Harry non aveva avuto il coraggio di andare da lui. Vedere il dolore sul quel viso perfetto lo aveva ucciso. Avrebbe tanto voluto andare da Niall e picchiarlo, per aver ferito di nuovo Louis. Perché per quanto il più piccolo cercasse di fare l'indifferente, quel comportamento lo aveva ferito, ancora una volta. E lo dimostrava il fatto che si era chiuso in camera in questi lunghi tre giorni, uscivano solo per andare a lezione, ma appena quelle finivano si chiudeva di nuovo in camera.
Niall non era un cattivo ragazzo, ci teneva a Louis,è questo lo dimostrava sempre. Ma non accettava quello che era successo. Lui ed Harry erano fuori a cercare di risolvere la questione con Tyler per la sicurezza di Louis. E nello stesso momento Tyler lo stava picchiando , e lui non c'era e si odiava per questo. Perché la sicurezza di Louis veniva anche prima della sua o di quella dei suoi amici.
Harry era nello Union Student che preparava il suo assegno. Nell'ultimo periodo era stato troppo distratto, ed aveva trascurato i suoi studi. Ed ora si era armato del pc, libri e una bella tazza di caffè doppio per recuperare. Anche se sapeva che sotto sotto, quello dello studio era un diversivo per non pensare agli ultimi giorni, e per non pensare a due occhi blu.
La sua attenzione venne catturata da un gruppo di ragazzi che correvano verso i dormitori. Inizialmente non gli diede peso. Infondo quello era un campus e pullulava di ragazzi che correvano ogni giorno. Cercò di riconcentrarsi di nuovo su quello che stava facendo. Riprese a scrivere, quando un altro gruppo di ragazzi passò correndo. Ora,non voleva fare il pessimista, ma lui non credeva nelle coincidenze. Quindi stava decisamente succedendo qualcosa, se questi correvano come matti.
«Ehi!» urlò verso un ragazzo. «Che succede» chiese, aggrottando la fronte vedendo altra gente correre.
«Dicono che sia scoppiata una camera del dormitorio. Una nella ala B»
Harry sgranò gli occhi. Era così concentrato che non aveva sentito nulla. Possibile? Poi mise a fuoco le informazioni del ragazzo. L'ala B era quella della camera di Louis e Liam. Senza badare al pc a tutto quello che c'era sul tavolo davanti a lui, iniziò a correre verso i dormitori. Il cuore a mille, la paura lo attanagliava dentro. Louis quel pomeriggio era rimasto in camera. Iniziò a correre più veloce. Alcuni cercarono di fermarlo ma lui non gliene diede possibilità. Entrò nell'edificio che era pieno di fumo, iniziò a cercare la camera di Louis e per fortuna non era la sua ad essere esplosa. Entrò dentro e trovò Louis che dormiva tranquillamente- in boxer. Harry si avvicinò e iniziò a svegliarlo.
«Louis svegliati» disse spingendo il ragazzo, che mugolò una risposta insensata. «Cazzo! Svegliati» urlò Harry.
Ma Louis sembrava in coma. Girò la testa e vide qualcosa sul comodino, lo afferrò e lesse velocemente prima di metterlo in tasca. In quel momento la porta si aprì di nuovo.
«Dio!» urlò Liam. «Prendilo e andiamo»
Harry mise una mano dietro la schiena del più piccolo e l'altra sotto le sue ginocchia, e lo sollevò. Liam prese una coperta per coprirlo.
«Di qua» urlò Liam.
Ormai l'edificio era stato sgombrato, erano gli unici ad essere lì dentro. Il fumo li stava soffocando. Liam iniziò a tossire coprendosi la bocca con un braccio. Harry non era da meno, e in tutto questo Louis dormiva beato tra le braccia del riccio. Appena usciti dall'edificio un paramedico corse verso di loro. Liam cadde sulle ginocchia tossendo ed Harry allungò il passo per non far vedere Louis tra le sue braccia.
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Destroyed Angels || Larry Stylinson.
FanfictionLouis crede di vivere perrenemente nelle bugie delle persone che lo circondano. Sono ormai anni che si è chiuso in un silenzio, in un silenzio assordante per chi gli sta vicino. Ha chiuso il mondo fuori, non si fida di nessuno e non permette a ness...