💉😱 La festa... 😱💉

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"Margot, mi spieghi quella frase: "Non puoi andare ad una festa"? Ma chi si crede di essere il Padre Eterno? Ma poi perché ti parla in quella maniera così autorevole?" esplode Lizzie mentre scende dall'automobile e sfoggia una minigonna di jeans estremamente audace. Io invece, ho deciso di indossare un pantaloncino nero decisamente corto, ma del resto è estate ed adoro creare scandalo nella piccola città di pettegoli. Comunque sia, il tono di Lizzie è davvero funesto e durante il tragitto che ci condude verso la villa, non ha fatto altro che imprecare contro Abe e la sua cafonaggine. Ripete incessantemente che Williams è un bamboccione immaturo e che da me voleva solo una cosa:

"Sco*are. Quando te lo metterai in testa? Quando lo otterà ti getterà via come una scarpa vecchia!" ringhia Lizzie in escandescenza mentre si accende una sigaretta e il sol pensiero di Abe le fa contorcere dalla rabbia in un ghigno furioso. Devo ammettere che le sue constatazioni possono anche essere veritiere perché so che il bel poliziotto vuole divertirsi con me, ma del resto sono libera di fare le mie scelte. E poi devo collaborare con Abe e non lasciarmi coinvolgere emotivamente da lui per me si sta rivelando una vera e propria impresa, dato che decide giorno dopo giorno di diventare sempre più sexy.

So che Lizzie vuole salvaguardare la mia persona ma in realtà, io sono abbastanza adulta da sapere a cosa sto andando incontro.

"Io detesto quell'uomo. E detesterò anche te se non lo lascerai perdere immediatamente!!!" piagnucola Lizzie mostrandosi insofferente verso il mio rapporto semi-professionale con Abe. Non posso biasimarla, perché lei è a conoscenza del grande amore che provo verso di lui, ma non posso ancora rivelarle dell'indagine. Del resto, la polizia mi ha chiesto di tacere e io in un modo o nell'altro dovrò farlo e poi Lizzie devo ben comprendere che la vita sia mia. Ho tutto il diritto di sbagliare e di certo i suoi nervosismi non mi  preserverrano dagli errori.

Comunque sia, ci troviamo di fronte la villa di Jack Thompson e la musica è udibile sin da fuori e io mi trovo ad avere il cervello che mi pulsa nelle orecchie. Nel frattempo, mi accendo  l'ennesima sigaretta perché non ho nessuna voglia di entrare in questa villa ma Lizzie mi prende da un braccio e mi obbliga a fare ingresso nella sontuosa abitazione.
L'ambiente che trovo non è diverso da quello che mi immaginavo, ci sono uomini e donne di ogni età che ballano allegramente musica techno ed ad intervallo gruppi riservati dove si fa uso di coc**na, senza dimenticare fiumi e fiumi di alcol e spine**i. Tra la folla mi sforzo di cercare Jack, il primo passo sarebbe stato quello di congratularmi per sua vittoria al premio d' Arte e poi avrei cercato di investigare su Angela.
Lizzie intanto mi dice di dover raggiungere fuori dall'abitazion il suo nuovo fidanzato, io non mi curo di tale dettaglio e mi inserisco in un gruppetto raccolto a cerchio, dove  si sta facendo uso di droga. Così mi allontano e mentre mi muovo tra l'assembramento mi sento toccare una spalla. Decido di voltarmi e davanti a me trovo Brian, appunto uno dei pusher più influenti della città. Sono sorpresa di vederlo ma comunque, soddisfatta perché è un tassello molto importante per l'indagine.

"Margot, ho bisogno di parlarti!" mi dice mentre le sue pupille sono decisamente troppo dilatate e le sue labbra sono di un colorito davvero strano. Noto che ha tra la mani uno spine**o che aspira avidamente e onestamente mi stupisce del fatto che voglia parlarmi. In realtà, Brian ed io, non abbiamo mai avuto un dialogo, lo avevo intravisto sempre a casa di Angela quando si accingeva a portare la dose per poi dissolversi nel buoio. Esattamente, non so cosa ha spinto la pittrice ad intraprendere questa strada: durante il collage mi raccontò che facesse uso di droghe leggere, ma dopo aver scoperto del matrimonio di Thompson si avvicinò sempre di più alla coca**na. Angela mi aveva sempre raccontato che Jack nella sua vita era  stato il suo unico grande amore.

Intanto il ragazzo sulla trentina continua a fissarmi imbambolato e capisco che è strafatto e così per cercare la sua attenzione scrocchio le dita e lui sembra tornare alla realtà.

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