💦💦🔞 Mi faccio perdonare💦💦🔞🔞

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I raggi solari mi svegliano di soprassalto e mi rendo conto di non trovarmi nel mio letto. Mi guardo per qualche breve istante intorno mentre la testa quasi mi scoppia e a stento ricorda cosa sia accaduto la sera precedente. Porto i piedi fuori dal letto e scruto attentamente la stanza nella quale mi trovo: le pareti sono azzurre e ornate da poster di attori famosi, la fotografia che più mi colpisce è quella di Sylvester Stallone, colto in un mezzo busto dove mostra i suoi addominali scolpiti nel film di Rambo. Poi, il mio sguardo cammina sulla parete e ci sono anche medaglie al valore e  premi sportivi e lì capisco di trovarmi nella camera di Abe Williams. L'ambiente è avvolto dal disordine e c'è uno strano odore da uomo all'interno di questa stanza, senza considerare che il pavimento è pieno di indumenti, pantaloni, calzini puzzolenti, mutande e inaspettatamente anche un reggiseno. Decido di uscire da questa camera dove sembra essere esplosa una bomba atomica e di dirigermi in sala per cercare Abe e chiedergli spiegazioni, dato che ricordo ben poco della serata precedente. Anche se la voce di Jack Thompson mi suona ancora nelle orecchie e pensare che Angela può vessersi suicidata, mi manda davvero in crisi. Sento il mio cuore battere sotto il ritmo dell'ansia ma quando faccio ingresso in cucina e sorprendo Abe ballare sotto le note di "I want to break free" dei Queen mentre cucina delle uova strapazzate.

Esplodo a ridere!

I suoi movimenti sono davvero esilaranti e noto che usa come microfono un mestolo da cucina e sto per piegarmi in due dalle risate. Ad enfatizzare il mio divertimento è il fatto che Abe si trova a ballare completamente nudo e non appena si volta e mostra il suo fisico scolpito ma anche la sua intimità vigorosa, i miei occhi brillano e non riesco a staccare il mio sguardo dal suo corpo.

"Cristo, Abe. Copriti!!" esordisco io finta pudica mentre mi copro gli occhi con le mani scherzosamente, anche se muoio dalla voglia di fissarlo con adorazione e devozione, dato che il suo fisico sembra quello di una statua greca. Ma Abe accorgendosi della mia presenza si irrigidisce totalmente e il suo sguardo sembra essere tutt'altro che divertito e il suo volto non lascia trapelare emozioni positive. Mi fa cenno di sedermi immediatamente e la scena sembra verosimilmente quella di un interrogatorio, anche se l'uomo lui si trova totalmente nudo e ciò genera in me delle sensazioni forti e travolgenti. Lui si siede di fronte a me e le sue pupille blu sembrano macchiate di serietà ma anche da una leggere punta di delusione e io non oso incrociare il suo sguardo perché pare che da un momento all'altro mi incenerisca.

"Margot, che ca**o ti è saltato in mente? Ti spiace spiegarmi per quale ca**o di motivo ti trovassi in casa di quel pappone del c**zo? Cristo, tu mi fai uscire pazzo, ho davvero perso le staffe questa volta!!!! Ca**o, Margot, ti avevo detto di non uscire e se avessi saputo che ti saresti recata lì ti avrei ammanettato in casa!!!" sbraia  con astio mentre si appresta ad indossare un paio di slip neri e io ne sono dispiaciuta. Poi, butta un pugno sul tavolo e io abbassl lo sguardo perché so di aver fatto una follia e non oso proferire parola.

Abe ha ragione e non posso contraddirlo perché tutti sanno che quei party sono altamente proibiti e spesso sono sventati dalla polizia.

"Ringrazia Dio che ho ricevuto io quella ca**o di chiamata , tuo padre non sarebbe stato così clemente con te ed è per questo motivo che ieri sera ho preferito risparmiarti un inferno e portarti qui. Tra poco tuo padre verrà perchè ci darà una mano per l'indagine. Non sa che ti trovassi lì ieri sera e per colpa tua mi tocca anche dire bugie in quanto gli ho detto che io e te ci saremmo incontrati sul presto per discorrere sull'indagine! Intesi?" mi spiega con rabbia e io lo ringrazio con un timido sorriso che lui evita schivo.
Le sue parole sono veritiere perchè se mio padre mi avesse vista ridotta in quello stato probabilmente sarebbe morto di infarto. Devo ringraziare la prontezza di Abe ma è davvero difficile instaurare un dialogo con lui perché è nervoso e scorbutico e il suo impeto non mi permette di rispondere.

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