Ho trovato conforto, in una stanza buia e silenziosa,
solo perché lì i miei sogni erano liberi di vivere
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Mi giravo e rigiravo nel letto inutilmente, l'ennesimo incubo mi aveva svegliata e non mi sarei più riaddormentata, guardai l'ora sulla sveglia e decisi di alzarmi, mancava solo un'ora all'allenamento tanto valeva iniziarlo prima.
Dopo una quindicina di minuti lasciai la mia stanza e andai in palestra, era ormai un anno che vivevo in quella casa, ma avevo ancora problemi di orientamento.
Quando entrai in palestra, decisi di riscaldarmi velocemente e poi indossai i guantoni, quello era il mio momento preferito della giornata, potevo lasciare liberi i miei pensieri e contemporaneamente non mi facevo sopraffare da questi, perché scaricavo tutto sul sacco da box.
Primo pugno, era già da un anno che vivevo con Trevor e la sua gang.
Secondo pugno, i miei fratelli e Blake continuavano a cercarmi, si sarebbero fatti uccidere per questo.
Terzo pugno, continuavo a non sapere quando stare zitta e Trevor continuava ad avere i ceffoni facili.
E poi persi il conto dei pugni, perché la mia mente iniziò a correre veloce, per tutti lì dentro ero una sorta di regina di ghiaccio, ma la realtà era che le cose terribili che avevo fatto e che facevo per Trevor non facevano altro che tenermi sveglia la notte, avevo perso pezzi di me stessa lungo la strada e non li avrei più ritrovati, perché io non ero più la stessa persona.
"Rossa, ti vuole il capo"
Mi voltai verso William e gli feci segno di aver capito
Will era l'unico simpatico lì dentro e soprattutto non era viscido come tutti gli altri.
Mi sfilai i guantoni e dopo aver recuperato la mia bottiglia d'acqua uscì dalla palestra, l'ufficio di Trevor era al terzo piano della villa, quando arrivai davanti alla porta bussai e aspettai un suo cenno, che arrivò poco dopo.
"Entra"
Aprì la porta e senza staccare gli occhi dalla sua figura entrai, Trevor era seduto dietro la sua gigantesca scrivania in mogano e come al solito aveva una sigaretta tra le labbra, la scrivania era piena zeppa di disordine ed immersa nel disordine
"Devi partire"
Lo guardai per farlo continuare
"Andrai con William, l'aereo parte tra un ora lui ti dirà tutto, sparisci"
Lo fulminai con lo sguardo e me ne andai, imprecai sottovoce quando mii chiusi la porta alle spalle e andai alla ricerca di William
Lo trovai sul patio della casa mentre prendeva il sole
"Potevi dirmelo"
"E rovinarti la sorpresa, andiamo rossa prepara uno zainetto, staremo via solo un paio di giorni"
"E ditemi vostra grazia posso sapere dove?!"
Rise per via del nomignolo e io trattenni il sorriso che stava per nascermi in volto
"New York"
L'espressione divertita gli aveva abbandonato il volto subito dopo aver parlato, New York era uno dei centri principali degli affari di Trevor , io non venivo mandata spesso in "trasferta" ma a quanto pare voleva farmi aumentare di grado e per farlo aveva deciso di mandarmi in uno dei posti più importanti.
Lo lasciai da solo e salì in camera mia per preparare la borsa, avrei dovuto lasciare lo spazio per un paio di pistole e un coltellino, non partivamo per andare a fare una vacanza, conoscendo quel genere di viaggi avremmo dovuto sicuramente minacciare qualcuno e non potevo farmi trovare impreparata.
Portai un vestitino e un completo pantalone-giacca, con un paio di tacchi, misi il beauty con il trucco e i miei prodotti e proprio quando stavo piegando l'intimo per poi chiudere la valigia qualcuno bussò alla porta
"Avanti"
Trevor e William erano sulla porta, il mio amico in presenza del grande capo cambiava atteggiamento e io ero abituata
"Dovete partire, e vedete di risolvere la cosa"
Non sapevo qual era il nostro obiettivo ma me ne sarei occupata a tempo debito.
Trevor ci lasciò da soli e io feci cenno a William di aspettarmi
"Quanto ti manca rossa ?"
Chiusi la zip, mi guardai attorno
"Pronta, andiamo"
Sei ore di volo sarebbero state pesanti ma non infinite, il bello dei viaggi per Trevor era che per muoverci potevamo usare il suo jet.
DJ POV:
Non riuscivamo a trovarla, avevamo cercato ovunque, sapevamo dov'era Trevor, perché non si era mai mosso da Las Vegas ma non riuscivamo a trovarla in nessun modo.
In quell'anno solo una volta mi era sembrato di vederla, ma ero reduce da una settimana insonne e a detta di Tony era stata più un'allucinazione che un vero e proprio incontro.
"Dj?!"
Mi voltai verso la porta della mia stanza e Isobel era lì che mi sorrideva dolcemente
Isobel Craig, lunghi capelli biondi e occhi celesti, ad un primo impatto la classica barbie ma mi era bastato sentire una sola volta il suono della voce per capire che dentro di lei c'era un fuoco e che avrebbe potuto mettermi a tappeto solo guardandomi
"Piccola, che succede?"
Ha appena chiamato Peter, forse hanno trovato qualcosa
Scattai dalla sedia, eravamo un bel gruppo, anche se distanziati da chilometri riuscivamo a funzionare.
Peter e Kyle erano tornati ad Harvard poco dopo il "rapimento/fuga" di mia sorella, mentre Blake era rimasto con noi, aveva continuato a seguire i corsi online sotto nostra insistenza e anche se con lo sport aveva del tutto chiuso almeno non avrebbe perso la laurea.
Io e Isobel scendemmo quasi correndo al piano di sotto e lì ad aspettarci c'erano già Blake e Peter, fu il primo a spiegarmi la situazione
"Kyle ha trovato qualcosa, è da un paio di giorni che ci lavora, li stava raggiungendo Melody per mettere insieme tutti i pezzi, dovrebbero richiamarci a momenti"
Passarono un paio di minuti prima che sullo schermo della tv si accendesse la schermata della videochiamata in arrivo
"Che avete trovato?"
Blake non li salutò e lo stesso facemmo noi, eravamo troppo agitati per perderci nelle formalità
"E' diretta a New York con uno degli uomini di Trevor, andranno al Cherry a Brooklyn, arriveranno stanotte"
La voce di Melody cercò di celare il più possibile l'emozione ma non ci riuscì, dopo mesi era l traccia più concreta che avevamo.
"Ci vediamo lì"
Fu Blake a concludere la chiamata
"Prepariamoci, stavolta c'è la riprendiamo"
Preparati sorellina.
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Pezzi sparsi
ActionE' cambiato tutto o forse non è cambiato nulla. Dopo un anno, Cassandra è ormai persa nel suo limbo e con il suo carnefice . Blake è deciso a ritrovarla e con lui anche i ragazzi. Si ritroveranno? Alcune volte i fili si possono assottigliare ma non...