Albe e tramonti, piogge e giornate di sole
Controsensi continui
Continuamente noi
Dopo la cena con Peter avevo cercato di rintracciare Benedict e anche di capire chi avesse sparato a Will, tutto questo di nascosto e da sola.
Avrei davvero tanto voluto parlarne con qualcuno, ma tutto sembrava dirmi che non era ancora il momento; Trevor mi teneva praticamente sotto stretta sorveglianza ma non era una cosa di cui potevo occuparmi in quel momento.
Ero in giardino, non avevo granché da fare e parlare con la "ragazza" di Benedict quella mattina era stato sfiancante, la sua voce stridula che mi aveva praticamente perforato un timpano e non era stata esattamente piacevole
Stavo guardando l'immenso giardino che circondava tutto il retro della villa quando un sassolino mi arrivò vicino al piede, fu subito seguito da un altro così mi guardai attorno per capire da dove venissero e al di là del cancello di ferro che recintava la villa, vidi una moto nera con seduto sopra, la fonte delle miei gioie e dei miei tormenti, Blake.
Mi avvicinai di corsa al cancello
"Sei impazzito?!"
"Vieni con me"
Il casco era attaccato al manubrio e riuscivo a vedere per intero il suo viso, il sorriso da sbruffone e lo sguardo luminoso sarebbero rimasti sempre uno dei miei paesaggi preferiti
"Blake devi andartene, se ti vedono qui succederà un casino"
Sollevò gli occhi al cielo e sbuffò
"Andiamo, vieni come, o forse hai paura"
Lo sapeva, sapeva che non sarei mai riuscita a resistere ad una provocazione, anche se così stupida, soprattutto se fatta da lui
"Blake va via"
"Non ti ricordavo così fifona"
Rise di gusto e io mi pizzicai il naso per calmare il nervosismo
"Dammi cinque minuti e aspettami alla fine della strada"
Recuperai velocemente le chiavi e il cellulare e uscì dalla villa, lo ritrovai alla fine della strada appoggiato alla moto mentre fumava una sigaretta
Mi fermai di fronte a lui che non aveva distolto lo sguardo da me nemmeno per un istante
"Sono qui"
La mia voce uscì come un sussurro e lui si avvicinò pericolosamente a me, appoggiò la fronte sulla mia e senza mai smettere di guardarmi negli occhi mi accarezzo dolcemente la guancia
"Ti vedo scheggia"
C'era molto di più dietro le nostre parole, ma nessuno dei due sarebbe andato oltre, si allontanò da me e dopo aver aspirato la sigaretta per l'ultimo tiro la buttò a terra, mi passò il casco e mi fece cenno di salire dietro di lui
Non avevo idea di dove saremmo andati, ma non avevo paura.
Il viaggio non durò molto, quando ci fermammo mi resi conto che eravamo in un posto semi-deserto, molto probabilmente eravamo ai confini della città, l'edificio che avevamo di fronte sembrava un vecchio capannone che qualcuno aveva abbandonato lì.
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Pezzi sparsi
ActionE' cambiato tutto o forse non è cambiato nulla. Dopo un anno, Cassandra è ormai persa nel suo limbo e con il suo carnefice . Blake è deciso a ritrovarla e con lui anche i ragazzi. Si ritroveranno? Alcune volte i fili si possono assottigliare ma non...