Adoravo New York, e Brooklyn mi ricordava in qualche modo l'aria di casa.Eravamo appena entrati nell'appartamento che Trevor aveva affittato per noi, quando il mio telefono iniziò a squillare, lascia la borsa sul letto e risposi
"Pronto"
"Cassandra Heart?!"
"Dipende da chi lo chiede"
Cercai Will ma doveva essere sceso, non mi piaceva quella chiamata e uno strano senso di inquietudine mi attanagliò lo stomaco
"Tieni il conto piccola Heart"
Attaccò e io continuai a fissare il telefono per un tempo indefinito, fino a quando il rumore della porta non mi riportò alla realtà, impugnai la pistola e aggirai la porta, puntai la pistola verso l'entrata
"Rossa sei pronta?"
Will alzo gli occhi e si ritrovò a fissare la canna della mia pistola
"Ma che diavolo?!"
"Dov'eri?"
Abbassai la pistola e dopo aver messo la sicura la infilai tra l'elastico dei pantaloni e la schiena
"Non ti facevo così gelosa tesoro"
Non ero dell'umore per le sue battute così senza rispondergli tornai in salone, mi sedetti sul divano e appoggia la testa alle ginocchia mentre picchiettavo con le dita il ritmo di una canzone di cui non riuscivo a ricordare il nome
"Ero andato a prendere del cinese per cena"
Non alzai la testa e non smisi di canticchiare la melodia, stava per succedere qualcosa e avevo la netta sensazione che non sarebbe stato nulla di buono.
Sentì il rumore dei piatti e Will che sistemava tutto l'occorrente sul tavolo, respirai e dopo aver contato fino a dieci alzai la testa, mi ritrovai a guardarlo mentre apriva i sacchetti di involtini primavera e pollo al limone e mi vennero in mente le giornate d'estate, Will era come quelle giornate d'estate dove fa troppo caldo per stare a casa allora cerchi di inventarti qualsiasi cosa per occupare il tempo senza sprecare troppe energia.
Continuavo ad associare le persone alle immagini, alcune abitudini erano davvero dure da eliminare.
"Will perché siamo qui?"
Smise di ingozzarsi con gli involtini primavera e dopo aver bevuto una grande quantità di acqua si decise a rispondermi
"Affari, lo sai"
"William"
Di solito non facevo domande, eseguivo quello che mi dicevano e poi tornavo a casa, ma dopo la chiamata avevo l'impressione di essere all'oscuro di troppe cose
"Te lo ricordi Damian Lombardo, il proprietario del Cherry ?"
Annuì e gli feci cenno di continuare
"Il coglione ha deciso di non vendere più solo la roba di Trevor e il tuo caro papà lo ha scoperto, per questo domani sera dobbiamo andare lì e strapazzarlo un po', lui ritorna sulla retta via e noi a casa"
Riprese a mangiare gli involtini e io appoggiai la testa alla spalliera del divano e iniziai a fissare il soffitto.
Non so quando ma mi addormentai e come ogni notte un ricordo mi agitò il sonno
"Blake Blake"
Un paio di braccia sottili mi bloccarono mentre correvo a perdifiato e quando smisi di agitarmi un paio di occhi verdi mi fecero sorridere
"Eccomi qui scheggia"
Rise così forte che attaccata al suo petto mi muovevo anche io
Mi svegliai di getto e guardandomi attorno mi resi conto di essere ancora sul divano, ogni sera un ricordo diverso mi agitava il sonno, quella notte era toccato ad uno con Blake, avevo il fiatone e la pelle leggermente imperlata di sudore.
Avevo bisogno di una doccia, mi alzai dal divano e controllando l'orario mi resi conto che erano appena le quattro di mattina, andai in bagno e dopo essermi spogliata mi buttai sotto il getto dell'acqua della doccia.
Lasciai che l'acqua lavasse via la tensione e strizzai forte gli occhi quando sentì le lacrime risalire, ero in balia di una vita che non stavo scegliendo e soprattutto che non stavo più comandando.
Uscì dalla doccia e andando in camera decisi di indossare una tuta e stendermi sul letto.
MELODY POV
Eravamo da poco arrivati a Brooklyn avevo affittato un loft non troppo distante dal Cherry e Blake e i fratelli Heart ci avrebbero raggiuti quella sera stessa.
Era da un anno che inseguivamo Cassandra, ed era assurdo il fatto che l'avessi conosciuta per due o forse tre mesi, ma c'era qualcosa in lei che mi portava a non lasciarla andare, quella "caccia" non andava avanti solo per Blake ma per ognuno di noi.
Blake era uno dei miei più cari amici e l'avrei aiutato ogni volta che potevo, ma non era per quello che da un anno a quella parte avevo fatto di tutto per rintracciare Cassandra, semplicemente sentivo di doverla aiutare, lei l'aveva fatto con me e non aveva chiesto nulla in cambio, io sentivo di dover ricambiare il favore e magari di ricominciare da dove ci eravamo interrotte, avevo bisogno di un'alleata con quei tre bifolchi e non avrei accettato nessun'altra se non lei.
"Mel"
Fu la voce di Kyle che mi risvegliò dai miei pensieri
"Hey che succede?"
"Sono arrivati"
Gli sorrisi e gli lasciai un leggero bacio a stampo, lui mi strinse il fianco e io mi avvicinai ancora di più al suo corpo
"la mia condanna ecco cosa sei Mel"
Gli sorrisi e mi staccai da lui
"Su scendiamo poeta"
Mi mise una mano sulla parte bassa della schiena e mi accompagnò in cucina
"Ed ecco i due piccioncini"
Peter era il solito rompiscatole e dopotutto grazie a lui quell'anno era sembrato un po' più leggero.
Gli feci la linguaccia e poi salutai gli altri.
Tony e Dj mi arruffarono i capelli mentre Sanny e Iso mi abbracciarono, Blake accennò un ghigno e poi ci sedemmo tutti a tavola.
Io e le ragazze preparammo i caffè e nel frattempo i ragazzi iniziarono a parlare
"Siamo sicuri che domani ci sarà?"
Il timore di Isobel non era infondato, più di una volta avevamo fatto dei buchi nell'acqua ma per qualche motivo sentivo che in quel caso sarebbe stato diverso
"Sono sicura che ci sarà"
Portammo i caffè a tavola e ci unimmo ai ragazzi
"Allora domani ci sarà la serata burlesque al locale, il proprietario è Damian Lombardo, è in affari con Trevor per la cocaina ma ha deciso di strafare e quindi ora vende nel suo locale anche da altri acquirenti oltre che da lui, per questo il vostro caro paparino ha mandato Cass e il suo braccio destro qui a Brooklyn"
Il resoconto di Kyle ci lasciò per un po' senza parole, fino a quando quel silenzio non fu spezzato da Tony
"Bene, decidiamo come agire e domani non sbaglieremo"
Iniziai a giocare nervosamente con il braccialetto che avevo al polso destro, quella volta non ci sarebbero stati errori.
Vedevo Blake consumato dai sensi di colpa e i fratelli Heart in balia del loro caos, Peter e Kyle cercavano di restare razionali e io e le ragazze provavamo a mantenere gli equilibri.
Avevamo bisogno di lei e non potevamo più aspettare.
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Pezzi sparsi
ActionE' cambiato tutto o forse non è cambiato nulla. Dopo un anno, Cassandra è ormai persa nel suo limbo e con il suo carnefice . Blake è deciso a ritrovarla e con lui anche i ragazzi. Si ritroveranno? Alcune volte i fili si possono assottigliare ma non...