Itawon 1996.
Tutto inizia nella Korean High School di Seoul.
Il famoso Park Jimin, capitano della squadra di nuoto, dopo le vacanze estive ritornerà a scuola e incontrerà di nuovo la persona che ama infastidire di più al mondo, Jeon Jungkook.
Quest'...
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sᴏɴɢ: ɪᴛ's ʏᴏᴜ - ᴀᴛᴇᴇᴢ ❗️: red.
Narratore's pov Le loro labbra si muovevano sinuosamente e le lingue danzavano. Le loro mani vagano per i corpi altrui accarezzandosi la pelle sotto ai vestiti.
«Jungkook...» Lo chiamò Jimin stringendolo a lui.
Il nominato era intento a lasciare una scia di baci bagnati lungo il collo pallido del biondo, ora intento a mordersi il labbro compulsivamente.
«J-Jungkook ngh-» Continuò ad ansimare il suo nome, cosa che al corvino piacque un sacco.
«Cazzo Jimin, se continui a chiamare il mio nome così verrò nelle mutande.» Confessò alzando lentamente la felpa del nominato.
Gli baciò le clavicole, lasciando dei succhiotti su di esse scendendo verso il petto. Stette su un pezzo di pelle particolarmente sensibile per cinque minuti, beandosi dei suoni che produceva Jimin. Nel mentre prese fra le dita i suoi capezzoli iniziando a toccarli, strizzarli e tirarli, facendoli diventare turgidi.
Più lo toccava, più Jimin vedeva il paradiso. Il suo respiro pesante e le suo gote arrossate stavano facendo impazzire Jungkook che passò a succhiare e leccare uno dei bottoncini rosa del biondo.
«K-Kook!» Chiamò Jimin col fiato corto, facendo alzare lo sguardo al ragazzo.
«A-Andiamo sul letto... C-C'é freddo quì.»
Effettivamente farlo sulla porta di casa non era né comodo né semplice. Con facilità Jungkook prese Jimin da sotto le ginocchia, adagiandolo sulla sua spalla come un sacco di patate, conducendolo nella sua stanza.
Fortemente buttò Jimin sul letto, facendogli toccare la schiena al dolce materasso. Un gemito lasciò le labbra del biondo che in tutto questo si stava godendo la forza bruta del corvino, eccitandosi a dismisura.
«Piccolo, che ne dici di farmi un pompino? Mh?» Chiese dolcemente il corvino tornando a parlare. «Fai il bravo per me e fammi vedere come usi bene queste labbra.»
Detto questo, a Jimin partirono scosse di adrenalina lungo il suo pene, che durò come roccia iniziò a gocciolare nelle mutande, bagnando buona parte di esse. A Jungkook non passò inosservata questa cosa e iniziò a punzecchiarlo.
«Guarda quanto sei bagnato, ti faccio davvero questo effetto piccolo?» Disse chinandosi sulle labbra di Jimin, iniziando a baciarlo di nuovo portando una mano all'erezione di quest'ultimo, che, stimolato dal bacio, venne quando il corvino appoggiò la mano.
