Chapter 1

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Attenzione: questa storia è il continuo di The Perfect Girl, che potete trovare sul mio profilo.

* * *

«Assurdo, ma non mi dire!»

«Chi lo avrebbe mai detto.»

Regulus sospirò, pentito di aver accettato l'uscita di gruppo insieme a Evan e Barty per aggiornarli sulle ultime novità.
Queste due teste di cazzo avevano la disperata voglia di rendere la sua vita ancora più tormentata di quanto già non fosse. Senza contare che lo stavano sfottendo da più di dieci minuti.

«Era così ovvio che la lasciassi?» chiese Regulus con un sopracciglio alzato.

«Ad Alexa? Direi proprio di sì» rispose Evan lasciando cadere a terra lo skateboard che teneva sotto braccio. I suoi capelli biondi erano legati in una coda pietosa. I vestiti larghi, nulla a che vedere con quelli che di solito indossava all'università, sventolarono appena prese velocità.

Fece un numero da urlo gettandosi da una scalinata di almeno otto o dieci gradini, e atterrò in piedi senza far scappare lo skate.

«Che fenomeno!» gridò Barty. Batté le mani e fischiò con voga, manco fosse stato allo stadio. Tirò una bella boccata di tabacco mischiato con l'erba e la passò a Regulus.

«No, grazie.»

«Avanti cocco di mamma. Non ti è mai dispiaciuto fare un tiro.»

«Non sono in vena.»

Barty si portò indietro i capelli lisci e castani, che tornarono intatti al loro posto.

Evan salì gli scalini e si avvicinò sedendosi al muretto tra loro due per rubare lo spinello. Barty gli lanciò un insulto ma gli permise di fare qualche tiro.

«Quindi lei come l'ha presa?» domandò Evan, espirando via il fumo.

Regulus si strinse nelle spalle, perché se c'era una domanda più stupida era sicuramente quella. Come avrebbe dovuto prenderla Alexa? Felice e serena senza alcun tipo di effetto collaterale?
Era una ragazza mite, spesso si era mostrata paziente di fronte ad alcuni suoi atteggiamenti freddi, o alle battute sessiste di Barty. O, peggio ancora, alla folle richiesta concitata di sua madre di procedere al matrimonio, dopo soli due anni in cui stavano insieme e senza aver finito gli studi.

Questo perché lui non era il figlio gay della famiglia, per cui prima trovava una ragazza e meglio era per loro. Non per lui. Per loro.

«Male, non ha voluto restare in rapporto. Meglio così, direi.»

«Tuo fratello potrebbe essere fiero di te.»

«Se solo sapesse cosa sappiamo noi» concluse Barty sghignazzando. Sembrava una frecciatina.

«Che cosa c'entra Sirius?»

«Adesso che vi siete riappacificati, non dovreste riallacciare i rapporti rivivendo l'adolescenza perduta e raccontarvi ogni cosa?»

Regulus si accigliò. «Lo fanno le ragazze.»

«E i froci, e voi lo siete.»

Era una frecciata in piena regola.

«Gesù, Barty... lo sei quanto me, se è per questo.»

Regulus scese dal muretto e si alzò il cappuccio della felpa. Mentre si allontanava, riuscì a sentire Evan dare del coglione a Barty e poi il rumore dei suoi passi che lo raggiungevano.

«Reg, e dai, sai com'è fatto.»

«E lui sa come sono fatto io. Non mi piace quando usa quella parola.»

«Dai, ora ti chiede scusa e non se ne parla più.»

«Senti, solo perché è il tuo ragazzo non devi perdonargli tutto. Ho capito che ce l'ha con me perché ho fatto pace con Sirius.»

«Direi!» ribatté Evan, ignorando l'occhiataccia di Regulus. «Dopo anni che hai pianto per lui e per quell'altro coglione, gli girano un po' le palle ora che si è risolto come se nulla fosse successo.»

Regulus si fermò di colpo. «Mi prendi in giro?»

«Certo che non ti prendo in giro, per una volta guarda in faccia la realtà. Avevi detto di aver voltato pagina, ma non è così. Cerchi di fare finta che tutto sia passato. Ma guardati, ti sei messo con Alexa dopo ben cinque anni di solitudine e ora l'hai lasciata dopo essere stato per mezzo minuto a casa di James!»

Per Regulus fu una pugnalata dritta al cuore e Evan se ne accorse troppo tardi. O meglio, se ne accorse ma non capì quanto avesse aggravato la situazione.

«Perché non riesci a dimenticarlo?» chiese ancora, mettendo il dito nella piaga.

Ci pensò su, prima di rispondere. «Perché avevo trovato la felicità, ma il dolore mi ha consumato talmente tanto che non ne troverò una simile con la prima persona che passa.»

Regulus pensò che Evan non avesse capito, poiché persino lui credeva di non averci capito molto.

Alexa era stata una sorpresa, a dir la verità. Era stato bene insieme a lei, ma dopo mesi di frequentazione, in cui lui in primis non aveva tutta questa gran voglia di iniziare qualcosa di serio, lei non si era data per vinta. Era determinata, sebbene avesse un carattere pacato.

Si erano messi insieme e, dopo un anno, Regulus capì che i loro "ti amo" e le notti passate a fare sesso non gli facevano provare le stesse emozioni che aveva provato con James.

I due anni insieme erano stati un completo ossimoro, tra felicità e dolore, perché era bello stare con lui quanto odioso dover nascondere la loro relazione. Ai loro genitori ma soprattutto a Sirius.

Probabilmente non aveva mai sospettato niente, troppo occupato a pensare a se stesso e ai suoi stupidi problemi come se fosse l'unico ad avercene.

E poi la rottura.

Vedere pian piano l'interesse di James sfumare via giorno per giorno era stato straziante. Mai quanto la negazione della loro storia, come se tutto quello che avevano passato era stato niente. In fondo, voleva bene più a Sirius che a lui, e si era anche auto-convinto che Regulus era stato d'accordo con i suoi genitori a cacciare di casa suo fratello. Per questo motivo lo detestava, per non dire che lo odiava.

Regulus sospirò, cacciando le lacrime che minacciavano di uscire.

Evan provò a scusarsi ma Regulus lo mandò a fanculo, con tanto di gesto, e se ne andò senza neanche salutare.

Tirò fuori dalla tasca le sue cuffie bluetooth e le mise alle orecchie. Fece partire la sua playlist.

Fu uno stupido scherzo se la prima canzone casuale che partì fosse proprio Wicked Game.

Era da mesi che non la sentiva.

Continuò a camminare per raggiungere la metro, nonostante la vista offuscata gli impediva di vedere bene la strada.

NdA
Mi sono innamorata di Regulus e del suo tragico personaggio e adesso non lo mollerò tanto facilmente perché l'angst mi scorre nelle vene da quando ho iniziato a scrivere.
Gli aggiornamenti saranno sporadici e spero tanto che vi piaccia!

Nora

Imperfect | Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora