Fuga.

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Ho preso questa scelta e devo
andare in fretta per ambire alla vetta.
Se tu sei in grado di seguirmi
allora non ti lascerò più solo.

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"È ormai nota a tutti la scomparsa dei due piloti di formula 1, Charles Leclerc, 26 anni e Max Verstappen, 27 anni. I due piloti sembrano essere improvvisamente spariti, la denuncia arriva dalle famiglie che, affrante, chiedono notizie disperatamente."

A volte mi chiedo cosa ci ha spinto a scappare.
O meglio, cosa mi ha spinto a seguirti a Zandvoort.

E te lo chiedevi anche tu, Max.
Ma il tuo non era solo un pensiero, no, il tuo era un urlo indicibile, una mano sul collo e un'espressione di fuoco.

E mentre mi tenevi bloccato sull'isola di quel motel, il sentimento d'astio che si insinuava sotto la tua pelle, come i tuoi occhi bloccati contro i miei, iride contro iride, mi bruciavi lentamente con la tua agonia.

<<Non dovevi venire, Charles.>>

Il tuo tono era sempre stato indecifrabile, non riuscivo mai a leggerti nelle corde vocali di quella voce fredda e inespressiva, non sapevo se eri arrabbiato, triste, felice, riconoscente.
O forse questi non erano sentimenti che tu normalmente potevi permetterti di provare.
Forse questo non era un privilegio che ti era concesso, forse quella roba ti aveva davvero rovinato.

Non eri sempre stato così.
E io mi sono imposto di volerti salvare, senza sapere che, in fondo, stavo morendo con te.

<<Cazzo, non dovevi seguirmi.>>
Respiri piano, mentre mi baci il collo, togliendo la mano che prima voleva quasi strangolarmi per sostituirla con un tocco dolce.
Come miele, come droga.
Le tue mani sui fianchi, le mie che si dipanano tra i tuoi capelli, biondi come cenere, fuoco del mio cuore.

<<Ti seguirei ovunque.>>

<<No, cazzo, no.>>
Ti stacchi e spacchi un piatto, le urla, le mani in testa, i tuoi occhi azzurri che ora sanno solo di grigiastro e di pioggia acida.

"Signor Verstappen, cosa pensa della scomparsa di suo figlio? Pensa che ci sia una qualche possibile correlazione con la scomparsa del pilota della Ferrari Charles Leclerc?"
"Mio figlio non ha nulla a che fare con quel frocio di Leclerc. E spero per lui che non si trovi con lui in questo momento, perché altrimenti, lo rinnegherei come figlio."
<<Max, ti prego..>>

<<Vattene Charles.>> 
Ti accasciasti a terra, non prima di aver lanciato il telecomando contro la televisione, di cui l'audio adesso era distorto.
Come se stesse riproducendo i tuoi pensieri.
Un singhiozzo, e fui subito inginocchiato alla tua altezza, perché sapevo come eri in quei momenti, sapevo del tuo cambio improvviso di umore e sapevo degli effetti che quella roba ti provocasse, l'odore della sostanza presente nella stanza come effluvio del loro momento.

Lo sapevo eppure continuavo a restare.
<<No.>>

<<Charles ti prego lasciami solo.>>

<<No, Max, non finché ci sono io.>>

ti amo.

Fuoco e benzina || Lestappen.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora