Otto

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La terza volta, esattamente una settimana dopo, per Stiles comincia in maniera un po’ imbarazzante. Esce con Derek direttamente dopo il lavoro, quindi escono di casa insieme quando i bambini sono già a letto. Solo che, mentre indossano le giacche, Braeden spunta dalla porta della cucina. “Scusate ragazzi! Der, dormi fuori?” chiede, con tutta la naturalezza del mondo.

“Sì, pensavo di avertelo detto, scusami.”

Lei sorride. “Tranquillo, magari me ne sono dimenticata. Ci vediamo domani, allora! Ciao, Stiles! Buona serata!”

Stiles riesce a malapena a balbettare un saluto. Si sente sempre più in imbarazzo con lei, quella situazione sta diventando pesante, ma ha così tanta voglia di stare con Derek che ingoia un groppo in gola e lo segue.

Stiles torna a casa il mattino successivo dopo aver fatto colazione insieme e con una sola idea in testa: la loro prossima volta insieme, la penultima. Vorrebbe aspettare, vorrebbe prolungare quella sensazione, vorrebbe svegliarsi molte altre volte insieme a Derek, perché quel mattino è stato... indescrivibile. Si è svegliato prima di Derek, un leggero raggio di sole ad illuminare la stanza. Stava per stiracchiarsi, ma un piacevole peso sul petto l’aveva fatto desistere. Derek, ancora addormentato, con i capelli tutti sciolti e arruffati. Stiles aveva preso a passarci le dita dentro, attorcigliandoli, beandosi di quella sensazione tra le dita e il suono rilassante del suo respiro. Derek si era svegliato qualche minuto dopo, baciandogli il petto nudo e guardandolo negli occhi. “Buongiorno, baby” aveva detto, per poi sporgersi e baciarlo.

Stiles ora è steso a letto, sta guardando il soffitto e sa di avere anche un sorriso sulle labbra, quando sente il campanello. Corre ad aprire e si ritrova davanti il corriere. Quasi saltella quando prende il pacco, poi corre in bagno per fare la doccia. È domenica, avrebbe tutto il giorno libero, ma prima di mettersi a fissare il soffitto come un ebete ha fatto alcune chiamate e ordinato quel pacco, non ha nessuna intenzione di riposare. Si prepara, prende la scatola, la infila in macchina e guida fino alla sua destinazione.

Quando arriva, manda solo un messaggio.

(Ore 16:08) Esci. SS

Il suo appuntamento esce dopo cinque minuti, indossa una tuta da casa e ha un’espressione confusa.
“Ehi, baby” dice, piegandosi a baciargli la fronte. “Come mai sei qui?”

Stiles prende un respiro. “So che è domenica e che stai sempre con i bambini e giuro che a una grande parte di me dispiace da morire, ma... ti va di uscire con me? Ti riporto a casa per cena, promesso.”

Stiles parla così veloce che ha il respiro corto e si aspetta quasi di essere preso per pazzo. Forse un po’ lo è, perché Derek scoppia a ridere e Stiles vorrebbe sul serio piangere. Gli occhi cominciano a farsi lucidi, sente le guance andare a fuoco e fa un passo indietro, vuole scappare.

Solo che due braccia gli si stringono intorno, fortissimo, mentre Derek ancora ride. “Cucciolo, no, ehi” dice. “Sono contento, mi ha solo fatto sorridere la tua ansia.”

Stiles alza lo sguardo, guardandolo negli occhi. “Sul serio?”

Derek gli bacia il naso. “Sul serio. Però penso di dovermi cambiare.”

“Puoi venire così, non è nulla di che, davvero.”

“Okay, vado solo dentro ad avvisare Braeden, okay?”

Dieci minuti dopo, sono in auto, Stiles sta guidando cercando di concentrarsi, nonostante di fianco a lui ci sia Derek che non fa altro che fissarlo. “Der, mi stai fissando, mi distrai.”

“Sei bellissimo, baby. Non devo guardarti?”

Stiles impiega un attimo ad incendiarsi. “Puoi fare tutto quello che desidere, daddy” risponde.

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